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La Racing Roma grintosa e manovriera ritorna alla vittoria a Casal Del Marmo dopo 4 mesi battendo in un incandescente finale un indomito Como ridotto in nove da due epulsioni (3-2)

Data:

LEGA PRO GIRONE A 26°GIORNATA

Splendida doppietta di De Sousa e bel goal di Di Quinzio-Pecche difensive ospiti

L’undici capitolino di Mr. Giannichedda, galvanizzato dal successo nella gara di ritorno di sabato scorso 11c.m. a Tivoli contro i cugini della lupa Roma, derby entrambi vinti,come pure conscio del fatto di non poter concedersi passi falsi in casa se vuole evitare la retrocessione diretta a vantaggio del Prato ed andare a giocarsi la salvezza ai “play out”,ha affrontato con gagliardia e vigore atletico,coraggio e determinazione, la sfida con il Como,attestato nei quartieri alti della classifica,partendo in velocità e dall’attacco fin dall’inizio. Ciò ha sorpreso i Blue lariani di Mr. Gallo che, pure loro sull’ali dell’euforia e consapevolezza dei propri mezzi,vantando ultimamente tre vittorie consecutive, due in terra di Toscana a Livorno e Siena e la terza al Senigallia contro la capolista Alessandria, che nel girone di ritorno ha perso lo smalto dell’andata ed ha collezionato finora tre sconfitte in trasferta,avevano impostato l’incontro su una tattica di contenimento e ripartenza a centrocampo con Cristiani, Bertani, Di Quinzio e Marconi,mentre in interdizione agivano Peverelli,Fissore e Fietta, con la classica tattica del 4-3-4 che aveva spesso pagato nel corso del campionato, in cui i Lombardi del lago del Manzoni avevano perso fino a sabato solo 6 partite,di cui l’ultime due sconfitte s’erano registrate nella settimana prima di Natale a Viterbo con lo stesso risultato maturato contro Vastola e compagni e poi in casa contro l’Arezzo sempre con il medesimo punteggio.Dunque, come si vede,quelle con il complesso ai confini della nostra penisola sono interessanti, dinamiche,aspre e dure contese ricche di reti per i rapidi capovolgimenti di fronte e lanci lunghi a pedalare, che sovente terreni malridotti, come quelli in prestito della Astrea ministeriale,penalizzano con falsi rimbalzi e cattivi controlli del pallone da parte dei calciatori,che tendono a scivolare.A centro campo i Bianchi locali con Vastola e Ricciardi, ben sostenuti sulla trequarti da Corticchia, Paparusso ed D’Attilio, gestivano la sfera ed aprivano varchi per Majtan e De Sousa nella retroguardia ospite,che non sembrava molto attenta in avvio e sbandava sulle fasce laterali per gli inserimenti vorticosi dei padroni di casa,nonché specialmente nell’area piccola di porta,dove il portiere Zanotti classe 94’ usciva spesso a vuoto ed appena al 4° minuto propiziava subito il vantaggio dei Romani non trattenendo,forse perché abbagliato dal sole quasi primaverile in anticipo,il pallone su un calcio d’angolo dalla destra di De Sousa che Majtan sospingeva in rete. I Comaschi,come punti sul vivo dell’orgoglio dal morso di una tarantola, prendevano il sopravvento reagendo caparbiamente ed i Quiriti, sia pure incitati a gran voce da un maggior numero di tifosi rispetto a qualche settimana fa,mostravano le solite distrazioni difensive a loro volta, tanto che si facevano prendere d’infilata da Cristiani al 14° con un abile palleggio in percussione centrale ed il suo delizioso pallonetto bucava Reinholds in uscita, che veniva graziato dalla traversa che gli rimandava il pallone tra le braccia. Era l’avvisaglia del goal del pareggio che giungeva al 19°,cinque minuti dopo,con un’ottima invenzione di Di Quinzio che dal vertice sinistro della trequarti di casa, lasciato maledettamente libero di calciare andava a cogliere con uno stupendo tiro di millimetrica precisione in diagonale l’incrocio dei pali sinistro dell’incolpevole Reinholds. Le formazioni parevano paghe dell’equilbrio ristabilito e bisognose di respirare, di prendere fiato, studiandosi a vicenda,ma al 33° sul lungo fendente di Ungaro a sinistra il terzino destro Lariano Nossa lisciava banalmente l’intervento e l’implacabile “bomber”De Sousa s’accentrava ed appena entrato in area fulminava in povero Zanotti con una potente saetta all’incrocio dei pali sinistro. Pronta era la risposta ospite con un rasoterra diabolico dal limite dell’area dell’estroso Cristiani che Reinholds parava in due tempi. Maggior compattezza del collettivo ed il miglior calcio fluido e lineare della Racing,ristrutturata dopo il mercato di gennaio, stavano dando i loro frutti,ma si capiva che il secondo tempo ci avrebbe  riservato altre emozioni,considerato il gioco a viso aperto e le sbavature, disattenzioni, fatali dei due complessi nel primo tempo. In apertura di ripresa era ancora la Racing con De Sousa che, su rilancio lungo dei suoi, da buona posizione mandava fuori, mentre al 54° gli ospiti rimanevano in dieci allorché il friulano Zufferli,alla decima direzione in Lega Pro con sette vittorie dei padroni di casa per la statistica, espelleva per condotta scorretta Antezza, che entrava ”a martello” a centrocampo sul ginocchio destro di Corticchia. I  supporter ospiti, scesi a Roma in circa trecento,cominciavano ad inveire contro la giacchetta nera ed a pressare sulla rete di recinzione del terreno di gioco, beccandosi con il pubblico romano e gli Stuart che erano costretti ad una difficile operazione di controllo di dissuasione mancando un più opportuno e tempestivo intervento della forza pubblica. I Capitolini si rifacevano sotto al 60° con Majtan che si faceva ribattere un colpo di testa da due metri dal palo destro da Zanotti, mentre due minuti dopo Mr. Gallo operava una scaltra mossa destinata a incidere sul match: toglieva Cristiani ed inseriva Chinellato, il vero attaccante e maggiore realizzatore lariano nel corso del campionato, che in contropiede poco dopo si procurava un penalty per un contrasto da tergo da parte di Caldore. Reinholds era battuto dallo stesso che così toccava quota nove della classifica dei cannonieri del girone guidato da Gonzales dell’Alessandria a sedici, sulla sua sinistra. In inferiorità numerica il Como pareva avere più birra in corpo della Racing e si rinforzava con PESSINA per Cavalli garantendosi maggior dinamismo accanto all’esperienza per essere la maggior parte della squadra degli anni 80’; Giannichedda perciò al 72° faceva entrare una mezza punta come Maestrelli per D’ATTILIO per riequilibrare i tatticismi e provare a far valere la superiorità numerica, al punto che all’83° gettava  nella mischia un attaccante come TESTI per CORTICCHIA. Erano tuttavia gli ultimi cinque minuti a risultare decisivi: gli ospiti per tentare di vincere di rimessa davano spazio ad una terza punta come Le NOCI per Bertani all’88° e subito dopo il direttore di gara non ravvisava gli estremi del secondo penalty per i lariani in un indiscusso contrasto in area di Ungaro su Marconi, optando per l’ammonizione di quest’ultimo per simulazione. La partita si surriscaldava in piena zona Cesarini quando su cross in area da destra di Ricciardi e segnalazione del secondo assistente signor Basile di Chieti, che ha coadiuvato l’arbitro Zufferli di Udine con la bionda concittadina Di MONTE, per la seconda volta di seguito abbiamo osservato una donna come assistente a Casal del Marmo,è stato decretato il rigore invece per i Capitolini.Le vivaci rimostranze dei BLUE ospiti hanno portato all’espulsione di Fietta, presunto responsabile del fallo di mano in area e del trainer Gallo,andato poi su tutte le furie negli spogliatoi. Per Fietta si è trattato di cartellino rosso per somma d’ammonizione.Il goliador De Sousa, mostrando un invidiabile sangue freddo e buona classe,realizzava la sua doppietta personale trasformando il tiro dagli undici metri in piena zona Cesarini con un fendente a mezza altezza sulla destra angolare di Zanotti. Giannichedda si cautelava con Macellari per Majtan negli ultimi istanti della partita e dal fischio finale i lariani circondavano l’arbitro per le reiterate proteste,ritenendo d’aver subito un sopruso e non rammentando che all’andata le cose erano andate all’opposto. Ora la Racing Roma dovrà continuare su questa strada e dimostrare da sabato a Siena contro la Robur,già vincitrice all’andata con un secco 4 a 0, d’aver curato il mal di trasferta. In pratica non è successo nulla in quanto il Prato,che ha una sconfitta di meno nel curriculum del campionato, mantiene due punti di vantaggio avendo sorprendentemente battuto in renate di Meda per 1 a 0. In testa sconfitto a sorpresa pure  l’Arezzo a Piacenza contro la Pro per 3 a 1. Mentre il vero capitombolo l’ha fatto il Livorno all’Ardenza di casa facendosi travolgere con il minimo scarto (0-1) dal Giana Erminio di Gorgonzola.In serata la Cremonese di Tesser e capitan Brighenti s’è aggiudicata con il minimo scarto (1-0) l’atteso big match “dello Zini” con la capolista Alessandria, cogliendo il primo successo del campionato nel nuovo anno e girone di ritorno,portandosi al secondo posto da sola a 6 punti dai piemontesi costretti alla quarta sconfitta in trasferta ed in assoluto nel torneo.Dopo aver dominato il primo tempo a reti inviolate grazie alle parate di Vannucchi estremo difensore di Mr. Braglia, l’equilbrio nei secondi quarantacinque minuti a ritmo meno intenso e più reciprocamente combattuto è stato rotto al 63° da Brighenti su calcio piazzato dal limite con una forte saetta toccata involontariamente dalla barriera di quel tanto sufficiente a mettere fuori causa il portiere dell’Alessandria. Il serrate finale di Gonzales e compagni per pareggiare è stato inutile e privo d’occasioni da goal e tiri in porta per l’opaca serata del capitano e capo cannoniere ospite oltre alla buona difesa del complesso del “Torrazzo” con Canini e Salviato sugli scudi.

IL DOPO GARA DI Racing Roma-Como

Clima rovente e polemiche accese da parte dei lariani negli spogliatoi per  il burrascoso finale dell’incontro che ha avuto per protagonista l’arbitro Zufferli di Udine con le sue opinabili decisioni, oggetto di attenzione anche da parte del designatore dei direttori di gara della Lega Pro signor Giannoccaro di Lecce che l’ha visionato con i propri occhi, risultate importanti per l’esito della partita. Il primo a venire in sala stampa è stato il trainer Giannichedda, che ha manifestato la sua soddisfazione per i progressi tecnici della squadra: “era da settembre che ci mancava la vittoria in casa,facendoci recuperare il vantaggio iniziale come contro l’Alessandria o ribaltare il risultato con il Tuttocuoio ed il Livorno, quando non abbiamo perso pure in casa seccamente come contro la Cremonese. Con gli acquisti invernali abbiamo dato più grinta e solidità alla formazione per cui oggi abbiamo potuto giocare a viso aperto contro un’ottima squadra come il Como che ha in Cristiani,Bertani e  Di Quinzio i suoi elementi migliori. Creamo più palle goal di prima anche se ne sprechiamo ancora parecchie, ma la stupenda doppietta di De Sousa e il buon fiuto da rete di Majtan ci riempiono di gioia ed indicano che possiamo fare sempre meglio. Fra poco rientreranno Massimo e Selvaggio che stanno smaltendo i postumi degli infortuni. Sabato a Siena al “Franchi” vorremmo riscattare la bruciante sconfitta dell’andata,dimostrando personalità ed accorto reparto difensivo ben protetto dalla mediana”. Poi è sopraggiunto Mr. Gallo fuori di sé, con un nervo per capello e voce alterata dalla cocente ira s’è così espresso: “qualcuno oggi non ci ha voluto far vincere ed ha determinato il risultato con le sue cervellotiche decisioni degli ultimi minuti, in cui prima del penalty per la Racing, a cui riconosco d’aver ben giocato, c’era un secondo rigore per noi per il fallo su Marconi che invece è stato ammonito per inventata simulazione. Io, che ancora non so perché sia stato espulso,la gara l’avevo praticamente vinta inserendo in avanti Chinellato dando più fantasia e vivacità all’attacco,dopo essere rimasto in dieci per un’altra sbagliata decisione. Dall’inizio del campionato che gli arbitri ci stanno dando contro e da questo punto non parlerei più di incapacità, ma almeno per oggi di malafede. Peccato aver regalato i primi due goal per imperdonabili svarioni di Zanotti e Nossa, oggi non all’altezza del loro solito rendimento. La squadra migliore è l’Alessandria che noi abbiamo battuto domenica scorsa con un ottima prestazione, mentre il secondo posto spetta tecnicamente al collettivo dell’Arezzo.”

Giancarlo Lungarini

Foto Gennaro Masi

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