Per conoscere e giudicare meglio una persona bisogna saperne il più possibile non solo dei suoi meriti ed attività pubblica, del suo modo di pensare e comportarsi, ma pure delle sue inclinazioni, gusti, vizi privati, testimonianze dirette ed indirette, citazioni, cimeli e carteggi. Ecco perché è tanto apprezzabile il copione del partenopeo Antonio Tarantino che ha indagato sul piacere del musicista emiliano G. Verdi, nato a Busseto e compositore oltre alle celebri opere del periodo Romantico, della “Messa da Requiem” per il sommo A. Manzoni nel 1873, di recarsi spesso a Napoli, come Leopardi ivi sepolto a Piedigrotta con Virgilio, per osservare l’incantevole vista del vesuvio e respirare aria salubre come indica il discusso e rischioso attualmente nome del “rione sanità”, posto tra il vento della montagna e gli influssi del mare con il libeccio ed il maestrale. Fu pure analizzato sociologicamente nella commedia sul rispetto della gerarchia della camorra nella commedia di E. De Filippo. Lì andava a far visita al proprio librettista Salvatore Cammarano e dalla loro amicizia nacque un epistolario,da cui l’autore della pièce biografica è partito con la fantasia per costruire un dialogo tra il musicista facoltoso ed assai noto ed all’opposto un misero e disagiato lirico civile. Ecco allora che tra loro regnano scambievole opportunismo ed egoismo culturale e materiale,ipocrisia e dominio dello “status sociale” con ripicche, rivalità di fondo, inganni fraudolenti e gelosie con sospetti ed odi. Perciò aldilà delle relazioni di facciata esisteva una frattura ed incomunicabilità totale, che esigeva un intermediario comunemente accettato e sopportato. Questa fu la spregiudicata e ruvida, rozza, popolana Caterina abituata a dire in faccia la verità anche ai signori, avendo partecipato, forse,ai moti rivoluzionari della plebe del 1799 guidati da Vincenzo Cuoco, Elena Fonseca Pimentel, Caracciolo ed altri; ella mediò fraternità,vantaggi ed ossequio borghese e titolato tra i due. Protagonisti della commedia, che andrà in scena in prima assoluta a Roma al teatro Vascello di monte verde dal 23 al 26 c.m., saranno Paolo Graziosi e Graziano Piazza affiancati nel cast da Marika De Chiara e Carlo Di Maio. Le scene ed i costumi sono stati creati da Roberto Crea, la musica sarà arrangiata e diretta dal maestro Enrico Arias, mentre Sandra De Falco ha impostato la regia sul piano dello scavo psicologico dei personaggi e della gestione dei rapporti umani.
Susanna Donatelli