“Maria Stuarda – le donne e il potere”. Un gioco eterno e tragico

Data:

Roma, Teatro Tor Bella Monaca, dal 14 al 18 marzo 2017

Ha debuttato il 14 marzo, nel bel Teatro Tor Bella Monaca di Roma, l’interessante lavoro di Filippo D’Alessio, regista di Maria Stuarda – le donne e il potere. Dopo un suo precedente spettacolo di qualche tempo fa sulla figura di Elisabetta I, la protestante regina d’Inghilterra, interpretata da Maddalena Rizzi (qui invece nei panni della “nemica” cattolica Maria), va in scena ora la vicenda che inizia dal carcere in cui è rinchiusa proprio quest’ultima, la Regina di Scozia, con la sua fedele Anna, personaggio incarnato dall’esperta seppur giovane Carmen Di Marzo. Tragedia scritta da Friedrich Schiller e rielaborata da Francesco Fanuele, ben delinea sul palcoscenico un periodo storico cruciale per le sorti del mondo occidentale.

Maria_Stuarda_Corriere_dello_Spettacolo (2)Sulla suggestiva scena ideata da Tiziano Fario, una gigantesca scacchiera con tanto di autentici pezzi a grandezza d’uomo, si muovono geometricamente tutti i personaggi dello spettacolo. Soprattutto gli uomini, che tramano, complottano e tradiscono all’ombra delle due Regine, interpretate magistralmente da Maria Cristina Fioretti (Elisabetta I Tudor) e Maddalena Rizzi (sua cugina Maria Stuarda), con prove di grande presenza scenica e  ricche di pathos. Calcolatrice l’una, dedita al potere e alla ragion di Stato, circondata non da affetto ma solo dal tornaconto altrui. Consapevole della sconfitta ma orgogliosa l’altra, sovrana tollerante che dovette fronteggiare il montante potere protestante in Scozia, fino alla rivolta organizzata da questo e alla fuga in Inghilterra, dove pensava di trovare conforto da sua cugina Elisabetta che la imprigionò invece per un ventennio. Tra patti, menzogne, vili calcoli, va in scena l’eterna, delirante partita a scacchi del potere, degli intrighi, delle tattiche sporche.  Le ambiguità degli uomini che si affannano intorno a due figure femminili comunque enormi seppur discutibili. Francesco Maria Cordella, Bruno Governale, Andrea Murchio e Mario Focardi sono tutti credibili nei rispettivi ruoli. Notevoli i costumi di Silvia Gambardella e suggestive le musiche di Eugenio Tassitano. Una buona prima, forse da “asciugare” nei tempi di qualche passaggio, ma godibile  e interessante.

Paolo Leone

 
Maria Stuarda. Le donne e il potere. Da Schiller, di Francesco Fanuele. Regia di Filippo D’Alessio. Con: Maddalena Rizzi, Maria Cristina Fioretti, Carmen Di Marzo, Francesco Maria Cordella, Andrea Murchio, Bruno Governale, Mario Focardi. Scene di Tiziano Fario; Costumi di Silvia Gambardella; Musiche di Eugenio Tassitano.
Si ringrazia l’ufficio stampa del Teatro Tor Bella Monaca, nella persona di Monica Brizzi

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