Roma, Teatro Brancaccio. Dal 29 marzo al 2 aprile 2017
La meraviglia al Teatro Brancaccio di Roma! Si conclude infatti nell’enorme teatro di Via Merulana il tour italiano, iniziato in febbraio, della celebre compagnia Parsons Dance. Meraviglia dipinta sul volto dei tanti spettatori che sono accorsi per la prima di sole cinque repliche, il 29 marzo, meraviglia sul palcoscenico dove gli otto ballerini hanno davvero esaltato tutti i presenti. Non seguo abitualmente la danza, non posso esprimere un giudizio tecnico, me ne guardo bene, ma le emozioni che questi artisti riescono a trasmettere sono straordinarie. Dobbiamo essere orgogliosi che in una compagnia americana sia presente l’italiana Elena D’Amario, un concentrato di virtuosismo ed energia sbalorditivo. Proprio lei ha interpretato il leggendario Caught, il brano inventato da Parsons nel 1982 su musiche di Robert Fripp, con cui il danzatore di turno sembra sospeso in aria grazie all’uso delle luci stroboscopiche e ad un impegno fisico mostruoso. Platea in delirio, bocche spalancate (anche quella del sottoscritto), per un momento di arte e spettacolo impareggiabile. Solo questo momento varrebbe il prezzo del biglietto, ma c’è tanto altro. Diversi quadri, senza soste, per un’ora e mezza di piacere assoluto. Quanta poesia, quanta arte!
Parsons Dance mette in discussione le leggi della fisica, è una prova a favore della capacità di elevazione dell’essere umano, in tutti i sensi. Energia, ritmi travolgenti, precisione millimetrica nelle coreografie, eleganza. E’ una primavera, la speranza in un uomo migliore, che esplode nella grazia e nella bellezza dei corpi e dei movimenti. Un’unica pecca nella serata: sarebbe stato piacevole ricevere qualche nota sui brani presentati in scena. Raffinate le luci di Howell Binkley. Si esce dal teatro frastornati da tanta bellezza. Da non perdere.
Paolo Leone