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A Trieste il brillante adattamento di Giorgio Sangati per Arlecchino il servitore di due padroni di Goldoni

Data:

Trieste, Politeama Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Sala Assicurazioni Generali, dal 29 marzo al 2 aprile 2017

A Trieste va in scena Arlecchino il servitore di due padroni di Carlo Goldoni nell’adattamento di Giorgio Sangati che ne cura anche la regia.

È la messinscena fresca e tenera di un classico assoluto e propone una visione amorevole e leggera del teatro. All’inizio, quando si alza il sipario, ci viene anche offerto il privilegio di dare un’occhiata al suo interno: sopra o dentro un ammasso di bauli (che di seguito costituiranno, opportunamente collocati e continuamente spostati, il nucleo portante della scenografia) sta dormendo una compagnia di attori che si svegliano all’improvviso e si accorgono che il teatro è già pieno di spettatori.

Tutti allora si muovono velocemente: chi si veste, chi indossa la maschera, chi aiuta a mettere in ordine questo spazio confuso per trasformarlo, come per magia, in un ordinato palcoscenico.

Poi lo spettacolo ha inizio e non manca nulla a questo meccanismo perfetto, in cui gli attori sembrano a volte muoversi come gigantesche marionette aumentando così il divertimento e fornendo ulteriori piani di lettura, senza però creare appesantimenti o ridondanze.

arlecchino 3Strepitoso l’Arlecchino di Marco Zoppello, intorno al quale tutti ruotano mantenendosi al contempo autonomi e facendo ben emergere le specificità di ogni singolo personaggio così ben costruito da Goldoni: Brighella (Anna de Franceschi, dalla bellissima voce anche quando canta) con la sua balbuzie e l’attaccamento al denaro; il Dottore Lombardi (Michele Mori), leguleio toscano un po’ confuso e padre di Silvio (Francesco Folena Comini) giovane e goffo promesso sposo di Clarice (Marta Meneghetti), di lui innamorata e figlia di Pantalone de’ Bisognosi (Eleonora Fuser) uomo saggio, accorto e molto razionale.

Pantalone si trova costretto a gestire l’ingarbugliata situazione causata dalla presenza di Beatrice Rasponi (Laura Serena) che, in abiti da uomo, finge di essere Federigo, il fratello morto e precedente promesso di Clarice per poter viaggiare in modo più sicuro da Torino a Venezia, alla ricerca dell’amato Florindo Aretusi (Stefano Rota).

Alla fine l’amore, com’è logico, trionferà: Clarice e Silvio da una parte e Beatrice e Florindo dall’altra, separati forzatamente dagli eventi, si potranno riunire e ad essi si  aggiungerà una nuova coppia, composta da Smeraldina (Irene Lamponi, già apprezzata qualche mese fa con il suo Tropicana) e Arlecchino.

C’è anche molta musica, con Veronica Canale che non solo commenta con la fisarmonica quel che sta avvenendo, ma intona anche altro, come ad esempio una serie di villotte, subito seguita a turno da tutti gli altri e un inno alle maschere e al Carnevale.

Il teatro di Goldoni ci riporta in una dimensione buona, profondamente umana, un po’ come avviene con la musica di Mozart: in entrambi il giudizio verso la natura umana è sempre sospeso, ed i comportamenti di ognuno sono esposti senza mascheramenti, ma con un occhio così benevolo ed affettuoso da risultare in alcuni momenti quasi struggente.

I brevissimi e puntualissimi commenti “a parte” affidati dall’Autore a questo o a quel personaggio tra una scena e l’altra e attraverso i quali fa capolino la sua figura, sono pura poesia, una carezza fatta all’anima dello spettatore, impossibili da cogliere dalla semplice lettura del testo.

È teatro vivo, fisicamente incarnato nelle parole scritte in modo definitivo più di duecentocinquant’anni fa e che continua a parlarci come se questo tempo non fosse trascorso, facendoci tornare ad un’infanzia consapevole e lucida, libera da tutti gli orpelli che non rendono la nostra realtà più complessa, ma soltanto inutilmente complicata.

Paola Pini

Trieste, Politeama Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
Sala Assicurazioni Generali
Dal 29 marzo al 2 aprile 2017
Arlecchino, il servitore di due padroni
Da Carlo Goldoni, adattamento di Giorgio Sangati
Scene di Alberto Nonnato
Costumi di Stefano Nicolao
Maschere di Donato Sartori – Centro Maschere e Strutture Gestuali
Luci di Paolo Pollo Rodighiero
Regia di Giorgio Sangati
Interpreti: (in odine alfabetico):
Anna De Franceschi (Brighella, locandiere), Francesco Folena Comini (Silvio), Eleonora Fuser (Pantalone de’ Bisognosi), Irene Lamponi (Smeraldina), Marta Meneghetti (Clarice), Michele Mori (Il Dottore Lombardi), Stefano Rota (Florindo Aretusi, torinese), Laura Serena (Beatrice, torinese, in abito da uomo sotto nome di Federigo Rasponi), Marco Zoppello (Arlecchino, facchino).
Produzione: Teatro Stabile del Veneto/Teatro Nazionale

 

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