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Martina Tosi, un’artista della fotografia

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La fotografia è il suo pane quotidiano. Il filo conduttore di una vita che senza l’obbiettivo sarebbe stata decisamente più vuota. Sul set, Martina Tosi si racconta. Mostra i lati di sé a chi la guarda. Presta la sua immagine per progetti che l’hanno portata in giro per l’Italia. Ma non solo. Perché, da fotomodella, lei è diventata imprenditrice. In quel di Firenze, sua città natale, ha un’agenzia di eventi e di servizi. Insomma, è una ragazza in gamba che ha poco tempo per social e chiacchiere. Ama badare al sodo e andare dritta al punto. Un carattere tosto che sa trasformarsi in una bomba di seduzione. D’altronde, che l’arte sia nelle sue corde lo si era intuito sin da bambina, quando per 8 anni aveva seguito danza. Sognava di diventare una pop star a Los Angeles, salire sul palco e cantare davanti a centinaia di migliaia di persone. Col passare degli anni Martina è diventata “soltanto” – si fa per dire – una fra le fotomodelle più ricercate d’Italia. Merito di una semplicità innata, di una dolcezza al primo sguardo e di tanto lavoro. E di una curiosità che la spinge a voler sempre provare nuove emozioni, sperimentare nuovi progetti, realizzare nuove idee. “Questo è il mio modo di esprimermi, molto meglio che raccontare la propria vita privata sui social – spiega – da questo punto di vista sono molto riservata e non ho voglia che la gente conosca la mia vita da un pc o smartphone. Amo il mio spirito di adattamento e la mia intraprendenza, odio il mio non voler rinunciare mai a niente”.

Carattere deciso, idee chiare in testa.

Eppure ho iniziato questo lavoro per caso: lavoravo come assistente alla poltrona e segretaria in uno studio dentistico, ma nel tempo libero ho sempre lavorato con agenzie come hostess, promoter o ragazza immagine. Finchè per un servizio fotografico cercavamo una ragazza proprio come me: provai e da lì… non ho più smesso! A tal punto da lasciare il mio lavoro ufficiale ed entrare nel campo della fotografia, soprattutto quella creativa e di interpretazione.

Ricordi il primo shooting?

E’ stato per un giornale di Firenze che analizzava i vari stili di abbigliamento: in quel periodo ero un po’ sul gothic-dark, al fotografo colpì il mio modo di vestirmi e mi propose un servizio in esterna nelle vie di Firenze. Foto molto street che mi misero subito a mio agio. Fu quello l’inizio di uno straordinario cammino che mi ha portato a collaborare con fotografi quali Alberto Buzzanca o Paolo Tallarigo, ad ottenere pubblicazioni in riviste e magazine come “Playboy” o cataloghi come “Lolita ” o “Guru”.

Cosa ti piace del tuo lavoro?

È perfetto per lo stile di vita che desidero: non mi annoio mai, mi permette di girare il mondo, scoprendo posti nuovi e persone che mi riempiono il cuore e la mente di idee e progetti artistici stimolanti e creativi. Naturalmente ho imparato a convivere con situazioni meno serio, dandoci poco peso…

Hai un sogno che ti piacerebbe realizzare per coronare la tua carriera?

Credo che per una fotomodella, vedere la propria immagine su una rivista come Vogue o collaborare con fotografi mondiali quali David Lachapelle sia l’ambizione di ogni giorno. Ma anche essere testimonial su gigantografie o cartellonistica non deve essere male: e io, così mi vidi qualche anno fa in una vetrina di Bologna, emozione splendida…

Che rapporto hai col tuo corpo?

Piacersi totalmente credo sia difficile, ho molti difetti ma ci convivo nel migliore dei modi: li ho accettati e non ho nessuna intenzione di rifarmi o ritoccarmi niente.

Che rapporto hai col nudo?

Ottimo, nel senso che sono una naturista dentro! Giro sempre nuda anche per casa e fosse per me vivrei sempre nuda e scalza, in fondo è così che siamo nati ed è una cosa naturale.

Come ti piace vestire?

Con abiti e accessori particolari e strani, magari anche eccentrici; ultimamente però, forse per il fatto che sono sempre in viaggio tra treni e aerei dove amo star comoda, ho perso un po’ il mio modo di vestire e ho mi sono adattata ad uno stile più “semplice”.

Che mondo è quello della fotografia?

Come tutti gli ambienti lavorativi ha i suoi pro e i suoi contro: ipocrisie, falsità, illusioni, arroganza. Ma si incontrano anche belle persone, gentili, affidabili, umane, con cui si crea anche un rapporto di amicizia. Con qualcuno quando sono in quella città per lavoro mi ospita, o mangiamo qualcosa insieme parlando di arte e di nuovi progetti. Ho avuto modo di creare rapporti anche veri e duraturi, persone che sento e frequento abitualmente.

La fotografia ti ha cambiato?

Sicuramente! Per certe cose in negativo e per altre in positivo, ma non posso negare che mi lascerà dentro in un futuro tante belle cose, fantastici ricordi, momenti bellissimi: una vera e propria crescita personale sia a livello di mente che umano.

Che sensazione dà il tuo ruolo di imprenditrice?

Bello, senza dubbio è un passo in avanti, la possibilità di vedere questo mondo anche da un’altra prospettiva. La mia agenzia si chiama Dama, Daniele e Martina, dove Daniele sta per il nome del mio socio-fotografo che mi aiuta con l’organizzazione e la segreteria.

Dove ti vedi tra dieci anni?

A Firenze, nella mia casa di proprietà, con i miei cani e con il mio nuovo progetto. Quando il mio lavoro di modella sarà agli sgoccioli, mi piacerebbe aprire un grande centro per cani di veterinaria, fisioterapia, piscina, asilo, educazione e pensione; un luogo pensato per la gente che, come me, lavora molto e non riesce a tenersi gli animali con sé. Sarebbe uno spazio dove poterlo lasciare tranquillamente insieme ad altri cani con cui può giocare e divertirsi.

Luca Fina

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