Ci preme far sapere, o comunque ricordare che i termini suo e proprio non sempre sono sinonimi come molti pensano, ecco perché, in certi casi queste due parole non sono intercambiabili.
Alla luce di quanto appena affermato, vediamo quando si può o addirittura si deve usare l’una piuttosto che l’altra:
- l’uso di proprio al posto di suo è preferibile in proposizioni che altrimenti potrebbero essere fraintese, come nel seguente esempio: «Francesca ha accompagnato Giulia al lavoro con la propria auto» o in frasi che hanno un soggetto indefinito: «ciascuno decide con la propria testa».
- suo e proprio se utilizzati entrambi nella stessa frase, si rafforzano a vicenda: «Sara scrisse la lettera di sua propria mano».
- È obbligatorio usare il termine suo quando quest’ultimo ha funzione pronome o di aggettivo: «Marta ed io abbiamo dei figli, ma, il mio è più grande del suo», oppure nell’espressione invariabile «di suo», che significa «spontaneamente», o ancora in alcune frasi idiomatiche come: «ne ha combinata una delle sue», «non ha nessuno dalla sua parte» ecc… oppure quando suo ha un valore aggettivale _nella maggior parte dei casi femminile_ e sottintende un possesso “ carnale “: «Maria non è mai stata sua».
La rubrica Rispettiamo l’Italiano vi dà appuntamento a giovedì prossimo con altre curiosità riguardanti la nostra lingua.
Martina Naccarato