“Bistecche di pinguino” per la rassegna Pausilypon Suggestioni all’Imbrunire

Data:

Sabato 1 luglio al Pausilypon Suggestioni

Quello andato in scena il 1 luglio per la rassegna Pausilypon Suggestioni all’Imbrunire è una prima assoluta ‘Bistecche di pinguino’ di Sonia Scognamiglio interpretato da Sara Missaglia, Peppe Fonzo, Stefano Scognamiglio, con Stefano Costanzo (suoni), testo e regia di Sonia Scognamiglio.

Il pretesto della scrittura è una azione mal riuscita da parte di un gruppo di idealisti, trovatisi a commentare l’accaduto raccontando in fondo sé stessi.

Non sveliamo troppo per non far perdere la suspense, ma il testo denota una ritmicità che gli attori hanno saputo trasportare sulla scena, includendo una mimica marcata che sottolinea il senso di smarrimento dei due protagonisti Michele (Stefano Scognamiglio) e Simone (Peppe Fonzo).

BIstecche di pinguino - Sara MIssaglia- Stefano Scognamiglio - Peppe FonzoSonia Scognamiglio parte da un finale per raccontare l’accaduto svelando la storia con il dialogo postumo, nel quale i due protagonisti commentano scoprendo le proprie storie personali.

Il primo pragmatico e irrisolto nella sua vita lavorativa e forse più in generale nel suo vivere, mentre il secondo incarna lo stereotipo dell’uomo oppresso dal ruolo di bravo figlio-bravo impiegato, intenzionato a seguire il suo ideale di libertà e di utilità.

Lucy (Sara Missaglia) è l’elemento inatteso che impone, come uno specchio, ai protagonisti di prendere coscienza della propria fragilità, la bocca della verità o una moderna Sibilla che parla, sconvolge e se ne va, lasciando i due alle prese con la propria vita e le scelte da intraprendere.

Ognuno farà la propria scelta, dissolvendosi nello scenario aperto e complice del sito archeologico del Pausilypon.

Un atto unico di circa quaranta minuti, dove il palcoscenico archeologico amplifica l’effetto di smarrimento, con gli attori che in apertura percorrono il fondale scenico costituito dal limitare dell’Odeion, per giungere fino al palco del teatro. Proprio lo spazio aperto però fa perdere qualcosa nell’intensità del testo, che risalterebbe maggiormente al chiuso, rendendo più viva la drammaticità delle azioni.

Da sottolineare il monologo di Lucy nel descrivere la violenza, quel : ‘Non voglio sentire piangere nelle mie notti, non voglio schiaffi sulla bocca… ‘ ben interpretato da Sara Missaglia.

Stefano Scognamiglio è ben calato nel personaggio, combattuto tra il supporto al cugino e le sue convinzioni non in sintonia col gruppo di idealisti. La mimica marcata dalla gestualità rende il personaggio antipatico, scostante, molto ben riuscito.

Peppe Fonzo intrepreta magistralmente il personaggio rappresentandone l’essenza, l’anima gentile che cerca di ribellarsi ad un destino precostruito da altri, il bonaccione ed un po’ goffo cui nessuno da credito più di tanto.

Stefano Costanzo accompagna lo spettacolo attraverso le sonorità che scandiscono le fasi del racconto, con grande sensibilità, colorando di intensità le scene. A lui il lungo intro di rumori d’ambientazione con l’archetto del violino che fa vibrare i piatti ottenendo un suono metallico, quello di una quotidianità assuefatta dalla ripetitività.

Allo spettatore la risposta all’eterna domanda: cosa fai tu per gli altri?

Laura Scoteroni

Foto Pasquale Fabrizio Amodeo
Testo e regia di Sonia Scognamiglio
Con Sara Missaglia, Peppe Fonzo, Stefano Scognamiglio e Stefano Costanzo (suoni)

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