La difesa dei diritti dei neri con Rosa Parks e Luther King, l’amore per l’archeologia classica del direttore del museo di Palmira, esempi per M. BALIANI “DEL CORAGGIO SILENZIOSO”

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Palazzo Venezia – Giardino Ritrovato di Roma

Spesse volte gli individui sono spinti da improvvise e forti pulsioni interne ad atti d’irrefrenabile,segreto e taciturno eroismo, senza pretese di riconoscimento civile e glorioso, esaltazione storico-narrativa. Proprio di tali gesti esemplari di valori sentiti da animi nobili ed eletti, spiriti generosi e solidali, s’è fatto interprete Marco Baliani con uno scrupoloso lavoro di ricerca che partendo dall’occupazione nel settore secondario è giunto fino al’occupazione dei monaci Tibetani asserviti brutalmente dai monaci  Cinesi, che negano l’indipendenza di Lasa da cui è dovuto fuggire in esilio il “Dalai Lama”. Le garanzie democratiche degli operai nelle fabbriche pericolose come a Taranto, Casal Monferrato, Marghera e Seveso ci hanno ricordato lo spettacolo”Fabbrica” di A. Celestini al tempo del regime fascista, costato l’incriminazione per apologia al bagnino di Bibbione, in cui veniva rifiutato l’impiego agli scapoli, con sanzione pecuniaria aggiuntiva,ma pure il bel film di M. Placido ”7 minuti”con Fiorella Mannoia dopo la rappresentazione teatrale con Ornella Muti. Quindi si è reso omaggio alla figura di Rosa Parks che nel 1955, si impuntò nel non cedere il posto su un bus dell’Alabama ai bianchi e l’anno dopo, la corte di Montgomery abolì la segregazione razziale sui mezzi pubblici, cui seguirono le battaglie leggendarie di M. Luther e Malcom X per la parità dei diritti costituzionali. In questo periodo B. Obama ha fatto un passo avanti con la legge sulla sanità pubblica,che il discusso Trump vorrebbe far naufragare dopo non essere riuscito per 2 volte a bocciarla nel congresso USA.Come dimenticare i pescatori Tunisini,come il buon Zenzeri che per salvare naufraghi destinati ad affogare nel canale della morte,si sono fatti arrestare a Lampedusa,dove l’eccesso di bontà è costato il posto di sindaco a Giusy Nicolini!. Vogliamo tralasciare il dramma degli Ebrei durante la 2° guerra mondiale,costretti ad assecondare l’obbrobriosa farsa ipocrita “dell’ideale” campo di concentramento di Teresin davanti agli ispettori della croce rossa,fattasi beffardamente ingannare.Tuttavia il martire più insigne ai nostri giorni è stato Kalip che,per difendere il patrimonio artistico di Palmira cui aveva dedicato tutta la sua esistenza,si è immolato ai barbari guerrieri dell’ISIS con il sanguinario stato di Albaghdadi. A sottolineare la struggente emotività dei singoli pezzi,ha provveduto con i suoi stacchi musicali Max D’Aloe, che s’è servito di armonica e fisarmonica per sentire e riflettere sulle norme sinergiche e compassionevoli del cuore.

Susanna Donatelli

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