Non sempre i proverbi dicono la verità e si realizzano:stavolta il Trastevere di Gardini ha smentito quello che recita”non c’è due senza tre” e l’ha fatto in un modo che nessuno s’aspettava dopo la buona impressione lasciata contro L’Albalonga ed in trasferta a CIVITA CASTELLANA contro il Flaminia. Si sapeva che l’incontro con L’Atletico Fregene sarebbe stato spigoloso,difficile e scorbutico, dato che i Tirrenici erano stati bellamente corsari ad Anzio nella prima giornata ed erano più freschi e riposati per aver saltato la gara di domenica scorsa con l’Aprilia per impraticabilità di campo; inoltre dispone di validi elementi esperti ed ai padroni di casa mancavano giocatori inamovibili come Bernadotto e Drischly, già a segno contro i Castellani. All’inizio i Biancorossi sembravano essere ben disposti e pericolosi sulle fasce, tanto che gli ospiti erano costretti a salvarsi in corner ed al 5° su traversone dalla bandierina sinistra capitan Martorelli schiacciava di testa,ma la traversa s’opponeva a portiere battuto e la sfera ricadeva al di qua della linea bianca. Evitato il crack,l’Atletico si riorganizzava e diventava masiccio ed imperforabile in difesa; dopo un’altra occasione procuratasi da Lorusso al 14°con una percussione centrale inarrestabile, che tuttavia la punta sprecava con una conclusione debole e centrale. Qui si spegnevano le velleità dei Romani che scendevano di ritmo, si perdevano in sterili e lenti fraseggi orizzontali, senza verticalizzazioni,palle lunghe a superare il centrocampo di mister Scudieri e chiara mancanza d’un faro in cabina di regia che creasse schemi verticali aggiranti, avesse idee inventive con rifornimenti d’assist. e palle gol per gli attaccanti che perdevano d’incisività e Carosa si faceva pure male al 34° per un fallo tattico a centro campo su Tornatore, che gli costava anche l’ammonizione. Infatti gli azzurri dell’ATLETICO, prese le misure ai Capitolini, che avevano perso lo smalto dell’anno, stavano reagendo con Pompei, Formisano e Capitan Sevieri in interdizione, mentre Rizzi-Rocchi e Di Emma agivano in impostazione con lanci per Esposito e Nanni sulle fasce e Tortolano a fare il trampoliere nell’area del Trastevere, che aveva sostituito Larosa con Calcagni e si stava sempre più disunendo e smarrendo, scendendo di ritmo e concedendo spazio agli avversari al punto che Sottoriva si doveva superare per sventare in corner una semirovesciata di Tortolano incustodito in area,allo scadere del tempo. Nell’intervallo mister Gardini avrebbe dovuto scuotere i suoi dal torpore, dare moduli perforanti e comprendere le mosse del complesso del presidente Ciaccia che aveva chiuso meglio la prima parte della partita,al contrario queste rimanevano attese deluse in quanto al ritorno in campo l’ATLETICO assurgeva a padrone del campo con triangolazioni di prima sulle fasce che bucavano incontropiede il club romano del patron Betturri sempre più sbilanciato,senza logica e con passaggi sbagliati in avanti. Con la testa era rimasto nello spogliatoio il Trastevere, come la Juventus a Cardiff e Barcellona. Di ciò ha subito un campanello d’allarme al 46°: Tornatore infatti s’invola sulla sinistra e conclude al volo sulla destra ma il segnale non è percepito per lui, il “karakiri” accade poco dopo con un autentico “patatrac”. Tre minuti dopo Fatati appoggia male lateralmente il pallone in disimpegno e s’impossessa così della sfera Tornatore che batte in uscita sotto Riva. I padroni di casa accusano il colpo e s’innervosiscono non riuscendo a riprendersi, a costruire azioni pericolose nella circostanza a nulla servono gli innesti tentati dal trainer Gardini per ricucire la situazione. Escono prima Fatati e poi Martorelli rilevati da Neri e Pagliarini, mentre Scodieri immette Romacci, Pedrocchi e Contucci per Sevieri, Rizzi e Formisano per rinforzare i suoi, preservare il vantaggio con dinamica ed energia. L’Incontro si fa nervoso,roccioso e grintoso costringendo l’arbitro Cristian Robilotta di Sala Consilina (SA), fratello di Donato che dirige in serie C, ad estrarre il cartellino giallo per Martorelli e Vendetti,dopo quello di Larosa per scorrettezze; per l’ATLETICO è stato ammonito Tortolano per simulazione in area seguito da una parata di Sottoriva su Saetta di Sottoriva sul palo sinistro.Il Trastevere otteneva solo platonicamente corner, alla fine imponendosi per 6 a 3, ma i fendenti erano lunghi o centrali, per cui i difensori respingevano comodamente,finchè al 76° Lorusso cadeva in area ma Robilotta, ben assistito da Portella e Pizzoni di Frattamaggiore, sorvolava e Nanni in contropiede con rapida manovra di rimessa, infilava Sottoriva sul palo sinistro non dandogli scampo. Lì praticamente calava il sipario ed a nulla servivano gli ingressi di Cardillo per Lorusso e Massella per Tortolano migliore in campo. Sei minuti di recupero per le numerose sostituzioni, ma Galantini negava la rete della bandiera a Neri su punizione. Domenica il Trastevere dovrà riscattarsi a San Teodoro vicino Olbia,sconfitto a Monterosi per 4-2,dopo essere stata in vantaggio per 2-1 e fermo a 3 punti. In testa v’è il RIETI che ha liquidato con un secco poker il Sassari; tuttavia ipoteticamente potremmo considerare in testa appunto L’ATLETICO,ma che deve recuperare con L’APRILIA.
Giancarlo Lungarini