Rondò di coppie ed amanti per la trasposizione scenica di MARITI E MOGLI

Data:

Al Teatro Quirino di Roma, fino al 17 dicembre 2017

Continua il rapporto multimediale tra le arti culturali ed eclatante esempio è stato l’adattamento teatrale della sceneggiatura assai nota del celebre regista e genio creativo americano Woody Allen operata da Monica Guerritore che n’è pure fantastica interprete. In questo spettacolo dal vivo,ambientato in una notte tempestosa in un luogo astratto che con la rarefazione del tempo può essere diversamente valutato, assistiamo ai litigi delle relazioni matrimoniali che scoppiano, corteggiamenti amorosi, pulsioni sensuali senili, scontri furibondi per donne piacenti tra maschi rampanti e dongiovanni, infine a ragazze che cercano l’occasione per l’inserimento nel bel mondo. Le coppie che si disfano per esaurimento dell’affetto ed istinti passionali, più giovani e dinamici, seducenti sono due:Gabe professore universitario di lettere,incarnato da C. Giammarini, si lascia circuire dalla rampante scrittrice sua allieva che è tratteggiata con orgoglio da M. Ruggiano, separandosi dall’incredula moglie Eddy che lavora in una rivista d’arte e finirà per peferirgli il collega d’ufficio Michael,incarnato da E. Curcurù; stupenda è la Reggiani nel suo vestito rosso alla fine. Il menage più d’alto bordo aristocratico è tra l’imprenditore finanziario Jack, nei cui panni si cela l’aitante F. Maddaloni e la rampante intellettuale Sally dipinta con fascino dalla stessa M. Guerritore che è una grintosa donna d’ingegno che è conquistata da Paul,allorchè il marito si dedicherà ad una prosperosa Sammy esperta di aerobica e burlesque, in cui si destreggia con spirito libero e disinvolto L. Mininno. Insomma si tratta di esseri grigi, perennemente insoddisfatti di se stessi,che W. Allen ha ripreso dal valzer-rondò di piccole anime borghesi nella mediocrità della vita quotidiana tra fallimenti e successi. Ci sono momenti di felicità, effimere gioie e bramosi tradimenti su musiche classiche di L. Armstrong con balli collettivi.Tutto si svolge in questo bar, sala d’attesa e ristorante deserto in piena campagna isolata con pericoli avvertiti, ma non materializzati rispetto alla Manhattan della pellicola con scene di cappellini da film nordici. Lo spettacolo è al Teatro Quirino fino al17/12.

Susanna Donatelli

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