A Trieste si chiude il festival TSDanza con il coinvolgente “#Hashtag 2.0” dei Pokemon Crew

Data:

 

Trieste, Politeama Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia , Sala Assicurazioni Generali, 13 marzo 2018

È possibile esprimere con la danza una critica al nostro attuale rapporto con la tecnologia digitale che sia costruttiva? Il coreografo Riyad Fghani ne è convinto e lo dimostra in modo originale assieme alla Pokemon Crew, campioni del mondo di breakdance che in nove, con lo spettacolo “#Hashtag 2.0”, hanno mescolato questo genere di danza all’hip-hop regalando al pubblico del Rossetti di Trieste una mescolanza di emozioni e divertimento grazie a evoluzioni dal ritmo sempre più coinvolgente, coronato da un bis di intenso freestyle.

La loro espressività è data dalla molteplicità dei codici usati, che si aggiungono agli esperti movimenti integrandosi e aggiungendo ulteriori dimensioni e prospettive: la scenografia, limitata al minimo, è resa suggestiva dal sofisticato disegno luci ed entrambi sono firmati da Arnaud Carlet; ad essi si somma la presenza in scena di svariati strumenti tecnologici portati o inutilmente cercati: non soltanto piccoli cellulari reali o simboleggiati, ma anche più ingombranti tablet, fino ad arrivare al portatile “Mac” protagonista di una divertente scenetta collettiva dotata di veri e propri dialoghi verbali. Come nel quotidiano, anche qui i supporti informatici sono espressione di un volersi mantenere costantemente “connessi” al mondo virtuale, bisogno indotto sempre più preponderante della vita di ognuno di noi.

La Pokemon Crew, opponendosi a un rifiuto aprioristico, invita all’esercizio del senso critico declinato in modo nuovo per riuscire a mantenere una libertà di giudizio che permetta di non farsi ammaliare dalle seducenti sirene che ci attraggono, giocando sul perenne desiderio umano di emergere dalla massa e che oggi ci vogliono illudere della sua possibilità aumentando a dismisura il numero di followers o di petizioni firmate online.

Il World Wide Web, inventato da Tim Berners-Lee che ora chiede “un intervento regolatore contro le grandi compagnie dell’Hi-Tech e i social media”, non si limita più a mettere in contatto il mondo, ma esce dai confini virtuali per farsi sempre più concreto negli effetti e, anziché aumentare l’autonomia delle persone, le lega a sé in modo sempre più pervasivo, condizionando le relazioni umane e la nostra percezione del mondo.

La buona notizia è che la scelta di delegare sempre più la responsabilità di ogni cosa a delle macchine è nostra, di ognuno di noi resici volontariamente complici collettivi più o meno consapevoli nell’aver reso concreti gli incubi distopici di artisti visionari, creatori di opere quali “1984” (George Orwell), “Fahrenheit 451” (Ray Bradbury) o anche “2001 Odissea nello spazio” (Stanley Kubrick). La Rete, con tutti gli elementi interconnessi, social media in testa, evoluti e complicati finché si vuole, sono soltanto strumenti e in quanto tali non dissimili da una penna, inventata anch’essa per mettere in comunicazione i nostri pensieri con gli altri e con noi stessi, in modo sicuramente rudimentale, ma altrettanto potenzialmente efficace.  Se, anziché usarla per tracciare segni dotati di significato su un foglio, la prendiamo per cavare un occhio al nostro vicino, la colpa è nostra, e se è vero che ci sono molti ambiti fuori dal nostro controllo, è altrettanto vero che, in tutte le epoche, ogni situazione di predominio o di schiavitù è stata ribaltata con l’esercizio del libero arbitrio. La possibilità mai morta di scegliere con intenzione da che parte stare e come agire di cui tutti noi siamo dotati è un diritto e, forse, anche un dovere per noi stessi, da insegnare ai nostri figli.

Paola Pini

Trieste, Politeama Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
Sala Assicurazioni Generali
13 marzo 2018
#Hashtag 2.0
Pokemon Crew
Direzione artistica Riyad Fghani
Interpreti Pokemon Crew
Coreografia di Riyad Fghani
Creazione musicale di Flavien Taulelle
Creazione scene e luci di Arnaud Carlet
Costumi di Nadine Chabannier
Produzione: Association Qui fait ça? Kiffer ça!
Coproduzione Ville de Lyon, Région Rhône-Alpes, Ministère de la Culture et de la Communication, Organisation Internationale de la Francophonie
Coproduttori e residenza creativa: Ville de Lissieu, Ville de Velaux, CCN de Créteil & Val de Marne
Residenza creativa: Ville de Meyzieu, MJC laennec-Mermoz, Convention Gymnique de Lyon 8ème, Centre Choréographique Pole Pik di Bron
Mecenati: Descode – agenzia web di creazione grafica e produzione
Distribuzione: Music and Arts

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