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“Chris un giovane latitante”. Prestissimo negli store il terzo romanzo di Florian Iberhasaj

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Florian Iberhasaj è un ragazzo di origini albanesi, che abita in Italia ormai da molto tempo. Sua grande passione è quella di scrivere romanzi che si basano su storie realmente accadute. La sua terza pubblicazione è molto vicina e programmata per il 19 di aprile 2018. Il libro si chiama Chris un giovane latitante e sarà pubblicato da Aletheia Editore. Ascoltiamolo.

Ciao Florian, ben tornato! Vorresti per favore ricordare ai nostri lettori chi sei, dicendo qualcosa su di te?

Salve, la ringrazio di cuore per questa nuova intervista! Mi chiamo Florian, sono un ragazzo di 19 anni che abita a Perugia.

Sono uno studente presso il Liceo Pieralli e studio Psicologia e Giurisprudenza, il mio hobby è quello di scrivere, è una sorte di relax oserei definirla, che mi aiuta molto a rilassarmi e staccarmi un po’ da tutti e da tutto.

Sono un appassionato di scrittura, sono l’autore di tre libri di cui quest’ultimo verrà pubblicato il mese prossimo: il 19 aprile.

Sono molto contento per te. Qual è il titolo di quest’ultima opera e di cosa tratta?

Il libro che sarà pubblicato si intitola: Chris un giovane latitante. Si tratta di un romanzo ripreso da una storia vera. Racconta la storia di due ragazzi: Chris e Lucy, che si erano conosciuti nell’adolescenza e il loro amore li aveva portati alla convivenza. Chris, un ragazzo di origini albanesi abbandonato dalla sua famiglia sin all’età infantile, era arrivato in Italia quando ancora era un ragazzino, cresciuto con i suoi zii, i quali avevano a loro carico un’associazione a delinquere. Così entrò anche lui a fare parte  di questa grande famiglia, fino a quando i suoi zii furono arrestati e processati dalla polizia. Chris a 21 anni si trovò a portarsi avanti un’organizzazione che controllava gran parte dei territori in Italia. Una mattina gli fu fatto un attentato per conto di alcune persone che lo volevano morto, cercando così di distruggere il clan e a causa di questo andò in coma, dal quale dopo mesi finalmente si risvegliò. Sembrava andare tutto per il meglio, però la polizia stava muovendo tutte le carte che aveva a disposizione per arrestarlo e infatti il 20 febbraio del 2010 Chris fu arrestato e condannato all’ergastolo. L’amore che aveva per Lucy però era troppo grande da poter affrontare la sua sorte. Un giorno, dopo quasi un mese dalla sua detenzione, aiutato da altre persone, Chris riuscì a evadere dal carcere con un elicottero – per questo prende anche il nome: Chris un giovane latitante!

Ho preferito lasciare un finale aperto per questo libro dove ogni persona potrà decidere quello che preferisce. Non trattandosi della storia completa di questo personaggio, chissà che in futuro non ne possa uscire una seconda parte!

Il romanzo è tratto da una storia vera, ricordo che tu di norma parti sempre da fatti realmente accaduti. È il tuo modo di operare…

Sì, preferisco operare in questo modo e rimango sempre dell’idea che romanzi tratti da storie vere e autobiografie abbiano qualcosa di speciale rispetto agli altri generi. Personalmente come lettore quando compro un libro sono più attratto dalle biografie poiché mi permettono così di scoprire, imparare storie di altre persone, storie vere da cui potrei prendere spunto e se ripenso ai miei libri penso di avere raggiunto il mio obiettivo, quello di attrarre i lettori. Il mio secondo libro per esempio parla di Emiljano, un giovane ragazzo albanese che entrò a far parte nella Mafia dopo aver avuto contatti in prigione. Nel libro notiamo come a volte la vita possa sfuggirci di mano, Emiljano per esempio non avrebbe mai desiderato avere quella vita, ma ne fu costretto in un certo senso dalla povertàdella famiglia. E’ un volume che tratta l’attualità, offrendo anche un insegnamento nei confronti dei ragazzi della mia età e quelli che dovranno entrare a far parte di quell’età così temuta che si chiama: L’ADOLESCENZA.

Il mio ultimo libro titolo sopra riportato parla di Chris, un ragazzo giovane che fu abbandonato dalla sua famiglia quando ancora era un bambino molto piccolo, nessuno lo amava, tutti pensarono che il suo posto dovesse essere in casa famiglia. Sono dell’opinione che prima di criticare una persona, allontanarla dalla società bisogna conoscere la sua storia, il suo passato per poi analizzarlo.

29497205_1994983260576629_3224165342754373632_nOggi siamo molto focalizzati sul fenomeno: Baby Gang, dove ragazzini (maleducati) sono tenuti a infrangere la legge. Quando ero piccolo io l’unica cosa a cui pensavo era quella di andare al campetto e giocare a calcio con i miei amici, c’è una grande confusione su questo argomento, ognuno esprime la sua opinione e la mia è che la strada della vita non è semplice, non bastano dei coltelli in tasca per rendere una persona pericolosa, qualche grammo di marijuana per sentirsi spacciatore o tenere i pantaloni bassi per essere definito un gangstar. La Mafia c’è dappertutto, è inutile negare questo fenomeno, veramente le persone credono che i veri mafiosi si trovino in piazza o al centro della città a tenere in mano le armi e farsi notare?

No, sono le persone che non ci aspetteremmo mai, quelle vestite in giacca e cravatta che si trovano al loro ufficio a finanziare attività e dare ordini, i veri mafiosi non conosco il termine spacciare, per loro è uno scambio: “Tu mi dai la merce e io i soldi”, come se fosse un mercatino, non si tratta di qualche grammo, ma di intere tonnellate che vengono trasportate ogni settimana.

Il protagonista capisce di essere diventato qualcuno, un vero mafioso, quando a sedere davanti si ritrova giudici, avvocati, politici, finanzieri… insomma persone di alto livello. Arrivati a quel punto avevano cominciato a chiamarlo “Capo” e una sola chiamata poteva decidere la sorte di una persona. Prima invece era considerato un semplice bullo, una persona comune alle altre che veniva comandata da tutti, allora c’è un’enorme differenza tra Bulli e Gangster.

Con chi pubblicherai questo libro, quando uscirà di preciso e dove potrà essere acquistato?

Questo libro verrà pubblicato dalla casa editrice ALETHEIA EDITORE il mese prossimo, ovvero il 19 aprile e potrete trovarlo nelle librerie, ma anche online negli Store (Amazon, Feltrinelli, Mondadori, Aletheia e in molti altri).

Cosa significa essere scrittori oggi?

Non so cosa significa essere scrittori oggi, ma posso raccontarvi la mia esperienza, oggi come oggi è difficile che un manoscritto venga valutato da case editrici di ampie dimensioni, voglio sottolineare che quelle più famose o importanti, che non desidero citare, preferiscono pubblicare libri solamente di autori già noti dai lettori, credono che investire sul libro di un ragazzo “anonimo” sia inconveniente. Personalmente penso che è sbagliato basarsi sulla fama piuttosto che sulla validità del libro.

Altre case editrici invece, molte delle quali mi hanno contattato e sono state interessate ai miei libri, sono a pagamento, desiderano che l’autore acquisti un numero di copie per poter così dare luogo alla pubblicazione del libro. Personalmente penso che una casa editrice sicura che il manoscritto sia valido non ha bisogno di chiedere alcun contributo all’autore in quanto certa di guadagnare.

La casa editrice dove verrà pubblicato il mio libro è no profit, non chiede alcun contributo, si tratta di giovani ragazzi come me che condividono la stessa passione, oserei chiamarla come una grande famiglia dove ci si aiuta a vicenda, ora come ora mi trovo molto bene con questa casa editrice e spero che la nostra collaborazione continui per lungo tempo.

E ora? Progetti futuri?

Ora mi sto occupando di pubblicare i libri anche in Albania. Inoltre, come ho detto anche prima, potrei continuare la seconda parte del libro se questo avrà una buona influenza e i lettori fossero interessati, altrimenti sto pensando ad altri libri da poter scrivere che si basano sempre su racconti veri, preferisco però fare un passo alla volta quindi occuparmi ora del libro che verrà pubblicato e assicurarmi che i lettori e la mia casa editrice siano soddisfatti dei risultati.

Stefano Duranti Poccetti

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