La giuria designata ha espresso il suo giudizio e ha decretato vincitori alla I Edizione del Premio di Poesia Corriere dello Spettacolo i seguenti concorrenti:
1° Anna Minicucci, con la lirica “Il mio Nord”
2° Mariangela Romanisio, con la lirica “Dalla Luna alla Donna”
3° Azelio Cantini, con la lirica “A… Ida”
Menzione speciale per Valentina Ardenti, con la sua lirica “Pensieri di Bimba”, in quanto a soli 11 anni ha il merito di dedicarsi a questa delicata Arte.
Un complimento anche al resto dei partecipanti, che nonostante le poesie di valore non sono riusciti a classificarsi, ma vi saranno in futuro per loro certamente ambiti traguardi, essendo tutto il materiale pervenuto di ottimo livello.
Vi aspettiamo a questo punto alla cerimonia di premiazione aperta al pubblico, che avverrà venerdì 11 maggio 2018, ore 21.00, alla Libreria del Frattempo di Sansepolcro (Ar), dove si assisterà alla lettura di tutte le liriche partecipanti.
I seguenti sono i commenti dei giurati sulla poesia vincitrice. In ordine alfabetico:
Daria D. Morelli: Versi da cui sembra scaturire l’immagine di Artemide, da “i piedi alati” rubati ad Hermes, che corre sul corpo della terra in cerca di quell’enigmatico, inafferrabile, forse inesistente, Nord.
Alessandro Ferri: Fuga onirica in direzione di un metaforico quanto carnale Nord, la poesia coniuga la potenza delle immagini all’acribia fonica, permettendo alla trama narrativa di confondersi in una forma evocativa. L’enjambement “occhi / che mietono aurore” è un solo esempio, felicissimo, della creatività dell’autore.
Fiorinda Pedone: “Corri con il tuo cuore”… e “baciami sui meridiani…”, suoni che richiamano la libertà, l’amore. “Senza sapere …”, perché l’attesa crea delusioni. Pochi versi, variazioni di una melodia intima che ti lascia entrare solo se i passi sono soffici e lo sguardo è accogliente.
Giuseppe Sanfilippo: Un inno all’incoraggiamento con cui possiamo comprendere che possiamo – attraverso il cuore – oltrepassare i sassi che si troviamo nel cammino… anche se non sappiamo dov’è il Nord.
Massimo Triolo: Fluida e sensuale, la poesia, avvolge con i suoi versi il lettore cullandolo con immagini vivide eppure leni e gentili, almeno quanto concrete. V’è un’indubbia efficacia evocativa condita di essenziale eleganza.
Lina Vannini: Espressione di un pensiero profondo e una sensibilità che si palesa in immagini delicate.
Su Valentina Ardenti invece si sono espressi Daria D. Morelli e Massimo Triolo, con i seguenti commenti:
Daria D. Morelli: Valentina Ardenti, con la sua poesia “Una risata triste” ci regala un ossimoro molto personale, intimo, dove allegria e melanconia si fondono insieme, diventando un unico modo di sentire. Ed è forse questo quello che lei prova nell’affacciarsi alla vita, e allora ci viene spontaneo pensare ad un altro ossimoro, fatto solo per lei: Valentina la bambina donna, innocente e consapevole, profonda e leggera, in una parola, Valentina poetessa (con l’augurio che sia sempre così).
Massimo Triolo: La poesia di Valentina è colma di una sensibilità e una tenerezza amabilissime, ed è portatrice, al modo lieve di un petalo sospinto da un vento gentile, di delicatezza e fascino. La profondità dei suoi versi, davvero sorprendente vista la verde età della piccola poetessa, trova respiro in modo netto e cristallino.
Ricordiamo i premi che saranno elargiti.
Alla prima classificata vanno una targa, un bijou messo a disposizione da Laura Falcinelli Jewels, nonché la pubblicazione di altre cinque liriche sul nostro giornale.
Alla seconda e al terzo classificato saranno invece donate una medaglia per parte e a ciascuno/a sarà concesso di pubblicare altre tre liriche sul nostro giornale.
A Valentina Ardenti, per la menzione, andrà una medaglia speciale a lei dedicata.
Inoltre, ai vincitori, come del resto a tutti i partecipanti, saranno garantiti attestati di partecipazione.
Stefano Duranti Poccetti, direttore della testata e ideatore del Premio, che per correttezza non ha voluto partecipare alle votazioni, avendo egli stesso reperito il materiale, si ritiene soddisfatto dell’avvenuta prima edizione, sperando che da qui in avanti il concorso possa essere riproposto con continuità.