OPERAZIONE BALENA. Il dramma storico del Quadraro

Data:

Al Teatro de’ Servi di Roma, fino al 14 ottobre 2018

Riflettere sul passato è sempre utile per elaborare il dolore,rimuoverlo e trarne preziosi ammonimenti per non ripetere gli stessi errori  fatali; ecco perché lo si fa oggetto di seminari,processi di rivisitazione critica e lezioni didattiche frontali per studenti superiori consci di ciò. L’Attrice ADELE rimasta disoccupata, single ed in crisi esistenziale,decide d’organizzare un corso di teatro terapia con dei giovani affetti da devianze psichiche, etologiche ed operative,per occuparsi sensibilmente di loro e risvegliarli alla vita,portando poi il lavoro nelle scuole acquisendo il contributo del provveditorato. Gli attori della compagnia”diciannove venti” si calano con autentica immedesimazione pirandelliana nei popolani del Quadraro, che IL 17 aprile del 1944 furono deportati in 947 e ne tornarono solo la metà. Vediamo impegnati con passione il traumatizzato Benedetto, l’autistico ed epilettico Nico custode della scuola, la pasionaria ANTONIA a cui furono uccisi 4 figli,l’intollerante CONCETTA assai litigiosa come vecchie comari Goldoniane,il polemico EUGENIO, fanno del loro meglio per riuscire pur se talora scontri, polemiche e delusione, sfiducia, serpeggiano tra loro. Riescono comunque ad entusiasmare il pubblico ed interessare l’autorità scolastiche, che vorrebbero concedere pure una replica domenica, ma la trasposizione fedele della tragedia, denominata “Operazione balena”, non convince.
Gli attori della commedia che se ne vano, salvo poi tornare per una rappresentazione a loro modo secondo la tecnica Pirandelliana dello struggente rastrellamento rionale. Il provveditore non è d’accordo su questa goliardica raffigurazione d’una storia dal forte impatto emotivo, tuttavia poi dovrà cedere all’allestimento rap dello storico evento,che rientra negli obiettivi della giovane compagnia sorta nel 2016 per trasmettere, partendo dal vero Manzoniano come soggetto, palpiti emotivi. Quale sarà lo stratagemma vincente dei ragazzi moderni, interpreti sofferenti ma perspicaci della gente del Quadraro dell’epoca, vivaci e bravi sulla scena. Non ve lo diciamo naturalmente, per non togliervi la suspence finale. Il testo originale è frutto d’intense ricerche condotte da G. VERGONI. Mentre il regista esterno alla compagnia è il brillante M. SIMEOLI. Si replica fino al 14 ottobre.

Susanna Donatelli e Giancarlo Lungarini

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