“Kinky boots”, broadway è decisamente lontana

Data:

Al Teatro Nuovo di Milano, fino al 6 gennaio 2019

Ha debuttato a Milano, al Teatro Nuovo, il musical Kinky Boots, diretto da Claudio Insegno, ripreso dall’originale di Broadway, con musiche scritte da Cindy Lauper.

Kinky Boots narra la storia vera del neo proprietario di una tradizionale fabbrica di scarpe, che per salvarla dal fallimento inizia a produrre stivali per drag queens. A Northampton, Inghilterra, Charlie Price eredita dal padre, suo malgrado, la fabbrica di famiglia, la Price and Son, che naviga decisamente in cattive acque. Pur desiderando fare altro nella vita, affiancato anche dalla fidanzata Nicolà molto ambiziosa, Charlie cerca di contenere i danni, pensando a varie soluzioni, in primis licenziare alcuni dipendenti. Ma deve assolutamente trovare un nuovo prodotto per cercare di non fallire: l’idea vincente gli viene imbattendosi per caso in Lola, o meglio Simon, una drag queen che si esibisce in spettacoli con sei colleghe (o colleghi?). Decide sia di assumerla come stilista che di avviare una produzione di stivali per loro: calzature da donna che possano però sostenere il peso di un uomo. Nella cittadina di provincia la presenza di Lola non è molto ben tollerata ed è spesso oggetto di critiche e commenti sarcastici dai dipendenti. Sarà solo la grande forza d’animo di Charlie, supportato da Lauren, sua dipendente innamorata di lui, e dall’infinita pazienza di Lola/Simon a rendere la nuova collezione un successo perfino al MiCam di Milano.

Un inno alla tolleranza ed all’accettazione del diverso dalla normalità a cui siamo abituati. Ancora oggi facciamo fatica! La versione italiana, con la regia di Claudio Insegno, lo stesso di Jersey Boys e Hairspray, vede un cast di buon livello ma del solito vivaio SMD – Scuola del Musical, fondata da Saverio Marconi: chi studia lì, molto facilmente trova lavoro in produzioni di musical italiane, perché gli insegnanti sono anche registi o attori/cantanti ancora in attività. Charlie è Marco Stabile, grande performer italiano, già nel cast di Jersey Boys e Flashdance: stavolta però ci è sembrato un po’ sottotono rispetto al suo solito. Fenomenale la Lola di Stan Believe: francese di colore, bravissimo ballerino e simpaticissimo attore, è lui a monopolizzare l’attenzione del pubblico, perfettamente a suo agio en travesti. Bravissimi, con lui, le sei Angels, ossia le ballerine/drag che affiancano Lola nei suoi spettacoli: Giulio Benvenuti, Pasquale Girone, Pierluigi Lima, Christian Maesani, Daniele Romano, Giuseppe Savino; danzano per tutto il tempo sui tacchi che già non è facile per una donna, figuriamoci per un uomo. Completano il cast Martina Lunghi (Lauren), simpaticissima e molto convincente, Lisa Grap (Nicolà, fidanzata di Charlie), bellissima voce, Mary la Targia (Pat, ex Tracy di Hairspray), Claudia Campolongo (Trish), tutte SDM; inoltre Michele Savoia (Don) e Giuseppe Galizia (George).

La regia di Claudio Insegno è vivace e mai lenta o noiosa, insomma funziona; non si può dire la stessa cosa delle coreografie di Valeriano Longoni. Dopo Jersey Boys, anche qui ci troviamo davanti a quattro passi base ripetuti all’infinito, tenendo conto che il livello del corpo di ballo è anche molto buono: un vero peccato, sembra di stare ad un casting per veline o ragazze immagine. L’orchestra è dal vivo, diretta dal M° Angelo Racz; le voci ottime, le traduzioni in italiano però non dicono molto. E’ il cast all’altezza del ruolo e ben affiatato a salvare questo spettacolo: Broadway è decisamente lontana…

Chiara Pedretti

Foto Luca Vantusso

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