“Peter Pan”, una favola senza tempo

Data:

Al Teatro degli Arcimboldi di Milano, dall’8 al 13 gennaio 2019

È tornato nuovamente in scena Peter Pan, il musical tutto italiano su musiche di Edoardo Bennato, con la regia di Maurizio Colombi, a Milano, al Teatro degli Arcimboldi. Rispetto alle edizioni viste in precedenza, lo spettacolo è sostanzialmente invariato, ma il cast invece presenta delle novità.

A livello registico, il lavoro risulta interessante, anche se non lo si vede per la prima volta: la trama è molto fedele alla fiaba, in particolare rispetto alla versione cinematografica della Walt Disney. Pur essendo in teatro, si fa non poco uso della tecnologia: la retroproiezione per illustrare il viaggio verso l’Isola Che Non C’è; la fatina Trilly che viene resa con un raggio laser. Il tutto però non stona con la teatralità che lo spettacolo deve mantenere. I personaggi volano, ovviamente sostenuti da corde invisibili, ma l’effetto è comunque piacevolmente sorprendente, specialmente per i bambini in sala.

Il regista Maurizio Colombi inserisce diversi doppi ruoli: il narratore iniziale (impersonato anche da egli stesso nelle precedenti stagioni) è l’anima del coccodrillo che insegue Capitan Uncino dopo aver assaggiato la sua mano sinistra; il padre dei tre ragazzi Darling è anche Capitan Uncino; il “bobby” che pattuglia il parco nella prima scena è successivamente il pirata Spugna. Insomma, un po’ “Schiaccianoci” versione Nureyev, dove il Mago Drosselmeyer si rivela poi essere il Principe sognato da Clara, la protagonista.

Nel ruolo del titolo, Giorgio Camandona raccoglie la difficilissima eredità del personaggio che fu di Manuel Frattini, il principe del musical italiano, per cui lo spettacolo era stato pensato e creato su misura. Un Peter un po’ lento il suo, un po’ appesantito, poco folletto, poco eterno bambino. Bella voce senza dubbio, grande impegno, ma manca della dolcezza e della poesia che ne fanno un personaggio da favola. Il suo Peter Pan è molto reale, è un ragazzino vero, in carne ed ossa, forse troppo; il ruolo di Wendy è ancora di Marta Rossi, una delle poche figlie di Maria (De Filippi, però) che abbia negli anni dimostrato un vero talento: molto convincente, brava, spigliata, a suo agio, bella voce, sorriso contagioso, non cala mai. Un bravissimo, come sempre del resto, Emiliano Geppetti è Capitan Uncino: dopo Claudio Castrogiovanni e Pietro Pignatelli, anche per lui un’eredità pesante, ma si rivela davvero ottimo: dopo Lumière (La Bella e La Bestia), Ciuchino (Shrek), Simone e Pilato (Jesus Christ Superstar), un ruolo decisamente congeniale all’artista livornese. Completano il cast il simpatico Jacopo Pelliccia nel ruolo di Spugna. Il corpo di ballo è formato da buoni elementi. Un solo dettaglio: non abbiamo visto le coreografie. Sequenze semplici, scontate, di basso livello; il cast meritava molto di più. Peccato!

Chiara Pedretti

Teatro Degli Arcimboldi
viale Dell’Innovazione 20, Milano
dall’8 al 13 gennaio
da martedì a venerdì, ore 21.00; sabato ore 17.00 e 21.00; domenica ore 11.00 e 17.00
biglietti da EUR 23,00 a EUR 63,00
www.teatroarcimboldi.it

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