• Home
  • Redazione
  • Manifesto
  • Cenni Storici
  • Contatti
  • login Or Create an account
corriere_dello_spettacolo_logo
  • Home Page
  • Le Nostre Rubriche
    • Viaggio attraverso l’impossibile
    • La Bustina di Dioniso
    • Rispettiamo l’Italiano
    • Creativity Talk from London by Katya Marletta
    • La rubrica di Rovirò
  • Interviste
  • Recensioni
    • Arte e Cinema
    • Libri
    • Musica
    • Teatro
    • Opera e Musical
    • Danza
  • Da sapere…
  • Occhio a…
    • Poesia dello Sport
    • Cortona e Dintorni
    • Feuilleton
    • Filosofia
    • Moda&Tendenza
  • Premio di Poesia

Notizie Live

  • MARIA ELENA MONEGO, DALLO SPETTACOLO ALL’IMPRENDITORIA
  • “Giovanna D’Arco”
  • CHANDO ERIK LUNA PARLA DELLA SUA LOTTA CONTRO LA BULIMIA: “UN BRUTTO INCUBO DURATO 12 ANNI”
  • #UnaStoriaperlAbruzzo grande successo per la prima conventionshow presentata da Gabriele Cirilli
  • Paolo Bonolis immortalato a Roma insieme a sua moglie. Foto di Gianluigi Barbieri

Sei qui:

Home/ Da Sapere... / ADA NEGRI, una poetessa tra politica e condizione sociale

Feb

02

ADA NEGRI, una poetessa tra politica e condizione sociale

  • 2 Febbraio 2020
  • Da Sapere...
  • Laura Scoteroni, Poesia

Il 3 febbraio si celebra il 150° anniversario della nascita di Ada Negri, la poetessa che dalla miseria si consolidò come maestra prima e grazie alle sue poesie divenne professoressa, senza tralasciare l’impegno verso le donne in difficoltà.

Un cammino lungo, di attesa e di osservazione, dagli occhi di bimba in portineria della nonna a quelli di donna impegnata come insegnante e come letterata.

La sua prima raccolta Fatalità (1892) non passò inosservato a Sonia Albini, giornalista del “Corriere della Sera”, che colpita dalla scrittura irruente e dolorosa della giovane maestra di Motta Visconti (Lodi) le dedicò un articolo, facendola divenire un caso letterario, a poco più di vent’anni. Nella sua seconda collezione di poesie, Tempeste, uscita nel 1895, affrontò temi sociali rivoluzionari espressi con un linguaggio molto moderato.

La sua vita fu densa di avvenimenti, l’impegno sociale che la vede fondare insieme a Ersilia Majno l’Asilo Mariuccia (1902), rifugio per donne e bambine vittime della prostituzione, esistente ancora oggi con intenti verso i minori in difficoltà.

Quindi non solo professione di insegnante ed impegno sociale, ma soprattutto madre di Bianca (1898) e di Vittoria morta ad un mese dalla nascita. La raccolta Maternità (Milano 1904) e Dal Profondo (1910) testimoniano il passaggio all’interiorità.

In quel periodo, dal 1903 al 1911 è titolare delle Cronache del bene al “Corriere della sera” e autrice di articoli d’attualità e reportage. Allo scoppio della prima guerra mondiale, Ada è in Svizzera per seguire la figlia negli studi, dopo la separazione dal marito.

Esce la raccolta Orazioni (1918) su orazioni patriottiche tenute dalla scrittrice, avvicinandosi alle idee di Mussolini allontanandosi definitivamente dal socialismo democratico. Al “Popolo d’Italia” diventa amica di Margherita Sarfatti e scrive per “la Stampa” accettando le direttive del regime fascista che si affermerà nel ’22.

Solo nel 1926 ritorna al “Corriere della Sera” quando Ugo Oietti ne diventa il direttore, rimanendovi come giornalista fino alla sua morte nel 1945.

Nel 1926 e nel 1927 venne nominata per il Premio Nobel per la Letteratura (vinto nel 1926 da Grazia Deledda e nel 1927 da Henri Bergson), mentre nel 1931 vince il premio Mussolini a coronamento alla sua carriera di intellettuale del regime. Nel 1940 fu la prima donna membro dell’Accademia d’Italia, fondata durante il regime fascista e sua diretta emanazione.

L’accostamento al regime fascista ha di fatto sì che l’opera ed il nome di Ada Negri furono dimenticati, se non addirittura rimossi. Solo intorno agli anni ’80 grazie ad un musicologo Mario Genesi, che si dedicò al recupero sistematico della vastissima produzione musicale di compositori italiani, tra i quali Pier Adolfo Tirindelli, basata sui versi della poetessa lodigiana.

Un’autrice che nonostante tutto non è stata dimenticata, infatti a lei sono dedicate scuole, strade, perfino un francobollo, emesso da Poste Italiane l’8 marzo 2019 con la serie celebrativa ‘Il genio femminile italiano’, nella quale Ada Negri, sopranominata Dindin, è inserita insieme con Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, prima donna laureata al mondo, la grande matematica milanese Maria Gaetana Agnesi ed Eva Mameli Calvino prima donna a ottenere una cattedra universitaria.

Lodi si appresta a celebrarla nel suo 150° dalla nascita il prossimo 3 febbraio attraverso il Comitato per le celebrazioni che si occuperà di eventi, convegni scientifici, esposizioni, appuntamenti musicali e iniziative rivolte alle scuole che si svolgeranno nel corso del 2020.

Dice Lorenzo Maggi assessore alla cultura: “Diamo così finalmente una veste istituzionale a un progetto di omaggio alla poetessa lodigiana, prospettato già da alcuni anni, ma mai adeguatamente formalizzato, almeno fino ad oggi”.

“Di noi donne nessuno ha mai capito nulla e abbiamo troppo orgoglio per dir forte il nostro segreto patimento.” (Ada Negri)

Laura Scoteroni

Il 3 febbraio si celebra il 150° anniversario della nascita di Ada Negri, la poetessa che dalla miseria si consolidò come maestra prima e grazie alle sue poesie divenne professoressa, senza tralasciare l’impegno verso le donne in difficoltà. Un cammino lungo, di attesa e di osservazione, dagli occhi di bimba in portineria della nonna a quelli di donna impegnata come insegnante e come letterata. La sua prima raccolta Fatalità (1892) non passò inosservato a Sonia Albini, giornalista del “Corriere della Sera”, che colpita dalla scrittura irruente e dolorosa della giovane maestra di Motta Visconti (Lodi) le dedicò un articolo, facendola…
ADA NEGRI, una poetessa tra politica e condizione sociale
ADA NEGRI, una poetessa tra politica e condizione sociale
2020-02-02
Redazione Corriere
0

0

User Rating: Be the first one !
Tweet
Share
0 Condivisioni

<h2>Leave a Comment</h2> Annulla risposta

  • Ricerca

    Ultimi Articoli

    • MARIA ELENA MONEGO...

      Published OnFebbraio 28, 2021

    • Malattie rare, spo...

      Published OnFebbraio 27, 2021

    • MARTINA CERETTI, U...

      Published OnFebbraio 26, 2021

    Parole di Ricerca

    Arezzo Arte Cinema Claudia Vincenzino Cortona e Dintorni Creativity Talk from London Daniele Giordano Danza Daria D. Festival Feuilleton Fotografia Francesco Vignaroli Giancarlo Lungarini Gianluigi Barbieri Giuliano Angeletti Giuseppe Sanfilippo Interviste Katya Marletta Laura Scoteroni Libri Luca Benvenuti Luca Fina Marco Assante Martina Naccarato Mauro Guidi Milano moda Musica Napoli Opera ox4d Paola Pini Paolo Leone Poesia Poesia dello Sport Renata Marzeda Rispettiamo l'Italiano Roma Stefano Duranti Poccetti Susanna Donatelli Teatro Torino Trieste Venezia
    • Pino Caruso , Il teatro è una forma di felicità interrotta dall’esistenza.

    • Orson Welles , Il teatro resiste come un divino anacronismo.

    • Giorgio Albertazzi , Teatro è guardare vedendo.

    • Louis Jouvet , Niente di più futile, di più falso, di più vano, niente di più necessario del teatro.

    • Arthur Miller , Il teatro è così infinitamente affascinante perché è così casuale. E’ come la vita.

    • Joël Jouanneau , Scrivere, è annerire una pagina bianca; fare teatro, è illuminare una scatola nera.

    • Federico Garcia Lorca , Il teatro è poesia che esce da un libro per farsi umana.

    • Terrence Mann , Il cinema vi renderà famosi; la televisione vi renderà ricchi; ma il teatro vi farà bene.

    • Eduardo De Filippo , Il teatro non è altro che il disperato sforzo dell’uomo di dare un senso alla vita.

    • Pino_Caruso_Corriere_del_Teatro
    • Giorgio_Albertazzi_Corriere_del_Teatro
    • Louis_Jouvet_Corriere_del_Teatro
    • Arthur_Miller_Corriere_del_Teatro
    • Federico_Garcia_Lorca_Corriere_del_Teatro
    • Terrence_Mann_Corriere_del_Teatro
    • Corriere_del_Teatro

    Menù Secondario

    • Home page
    • Redazione
    • La Nostra Storia
    • Manifesto
    • Contatti

    Magazine

    Copyright © 2015 Corriere dello Spettacolo di Stefano Duranti Poccetti. Testata registrata al Tribunale di Arezzo n. 9/12 RS © Corriere dello Spettacolo - P. IVA 02242470512 | Powered by SWS |

    I cookie aiutano a fornire i propri servizi. Navigando sul sito accetti il loro utilizzo.Accetto Leggi
    Privacy & Cookies Policy

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessario
    Sempre attivato

    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.

    Non necessario

    Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.