PALMITA: FOTOMODELLA, ATTRICE E MOLTO ALTRO…

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Una mamma acrobata che è, contemporaneamente, fotomodella, cantante, attrice di teatro. Un trionfo di bellezza, di abilità e di competenze tutte da scoprire.

Iniziamo dalle presentazioni: chi è Palmita?

Mi chiamo Palma Karmen D’Addeo, ma potete chiamarmi semplicemente Palmita, ho 32 anni e sono di Roma. Nella vita sono una fotomodella, attrice e cantante, ma soprattutto sono una mamma full time! Sono diplomata in Ragioneria, diploma che ho perseguito più che altro per far felici i miei genitori, ma la mia vera passione è sempre stata un’altra. Ho infatti continuato gli Studi all’Accademia di Teatro, Cinema e Tv Achille Togliani. Mi sono diplomata con il massimo dei voti e per un periodo, ho anche insegnato recitazione teatrale nella stessa Accademia in cui mi sono diplomata.

Quando inizia il tuo rapporto con la fotografia?

È iniziato quasi per caso, il mio lavoro è sempre stato quello di attrice e di cantante, quindi alle fotografie ero praticamente abituata. Spesso mi capitava di venire contattata dai fotografi per posare anche come fotomodella, così ho iniziato a posare quando non ero impegnata e per divertimento. Ho posato persino con il pancione quando ero incinta del mio bimbo. Dopo la nascita di Alexander, ho deciso di mettere da parte il lavoro di attrice per fare la mamma a tempo pieno. Volevo però trovare un lavoro che mi permettesse di dare comunque sfogo alla mia natura di artista e alla mia creatività e senza sottrarre il tempo che volevo dedicare a mio figlio. L’idea di far diventare un lavoro, la mia passione per le foto, e di diventare professionalmente una fotomodella, me l’ha data Accursio Graffeo che ringrazio ancora oggi per avermi spronata. Lui oltre ad essere un talentuoso regista, è anche un bravissimo Fotografo. La cosa buffa però, è che lui mi ha dato l’idea, ma per i nostri impegni, non siamo ancora mai riusciti ad organizzarci per uno shooting insieme. Spero di riuscire a posare presto per lui.

Cosa ti ha trasmesso la fotografia?

Ho acquisito una maggiore padronanza e sicurezza in me stessa, nelle mie capacità e potenzialità. Inoltre la gravidanza, al contrario di quanti molti possano pensare, ha migliorato moltissimo anche il mio aspetto fisico. Per me la fotografia è qualcosa di magico. Sin da piccola ho considerato la fotografia una vera e propria magia, capace di fermare il tempo. Una foto è capace di evocare milioni di ricordi. La fotografia, come lavoro, mi ha dato tantissimo, ovviamente. Mi ha dato la possibilità di conoscere me stessa fino in fondo, di mettermi in gioco e di apprezzarmi di più per quella che sono e per quello che posso fare. Mi ha dato la possibilità di conoscere alcune persone straordinarie. Poi la fotografia è per certi versi molto simile alla recitazione. La fotomodella deve interpretare e deve trasmettere delle emozioni con il solo ausilio del corpo e delle espressioni facciali. Come nella recitazione, si può interpretare un ruolo, si possono indossare altre vesti ed altre sembianze e vivere per alcune ore in altri periodi, quasi come avere a porta di mano una macchina del tempo.

In effetti sei approdata alla fotografia dopo aver sperimentato l’arte e la creatività…

Ero poco più di una adolescente quando ho preso parte al mio primo cortometraggio, diretto da Sandro Spina. Il corto si chiamava: Ierofanie. Fu la mia prima volta come attrice e quel giorno capii che quella era la mia vocazione. La recitazione e il canto infatti, sono passioni che mi hanno accompagnata sin da piccina. Non perdevo occasione per ballare e cantare nei negozi; mia madre mi racconta spesso che appena sentivo della musica, ovunque io mi trovassi, ballavo e cantavo. E soprattutto sin da piccina amavo la moda ed amavo posare come modella. Credo che la mia prima volta che ho posato davanti ad un obiettivo, è stata alla comunione di mio fratello. I miei genitori chiamarono una fotografa e lei quando mi vide, si innamorò perdutamente di me e chiese ai miei genitori di potermi fare degli scatti. Appena dopo il diploma, ho proseguito studiando Recitazione, dizione, doppiaggio, danza e canto. Contemporaneamente, ho iniziato anche a Posare.

E, come naturale che sia, la tua carriera ha iniziato presto ad allungarsi.

Di collaborazioni e di momenti “Forti” ne ho avuti molti. Forse quello che per primo, mi viene in mente è il periodo in cui ho lavorato a Radio Rock 106.6. E’ stata un’esperienza molto formativa oltre che molto divertente. Il Programma in cui lavoravo si chiamava: Karaoke Rock Bike. Era fighissimo ed innovativo. Avevamo una bicicletta elettrica, La Karaoke Rock Bike, per l’appunto, e andavamo in giro per tutta Roma intervistando vari personaggi del mondo dello spettacolo e della Politica. Ovviamente facevamo video e collegamenti con la Radio, ma la cosa veramente geniale era che il mio collega pedalava io sedevo su un amplificatore messo sulla bici e cantavo.. Oltre a cantare, ero anche l’assistente del conduttore nelle interviste e in tutto il lavoro che c’era dietro al programma. Un’altra bella esperienza è stata quella con Antonio Giuliani, ho cantato in un bellissimo evento dedicato a Grease, era il 2014. In realtà dovevo solo cantare prima e dopo il monologo di Antonio Giuliani, ma successe che una modella diede buca a poche ore dall’evento e mi venne chiesto di prendere il suo posto nella sfilata di moda e di partecipare al balletto di Grease con il ballerino e sosia di John Travolta, Lele Dinero. Quella è stata la mia prima esperienza su una passerella, oltre che un’altra esperienza inaspettata in cui mi sono ritrovata a sfilare e a posare come modella. Ero estremamente emozionata.

Restiamo in campo musicale…

Nel 2015 ho cantato come corista nel Brano del Piotta: “Wot! – Capitano, mio Capitano”, e devo dire che nonostante il Rap non sia il genere di musica che ascolto solitamente, il Piotta è un artista che ho sempre stimato e apprezzato molto, quindi ne ero entusiasta, solo che la mia solita fortuna Fantozziana ha voluto che nei credits dell’album Nemici, sbagliarono il mio nome in: “Palma D’Alessandro”. Inutile raccontare quanto ci sia rimasta male…

Il tuo curriculum si è allungato a vista d’occhio.

In realtà io considero importanti tutti i miei lavori e do il massimo impegno sempre. Ma una collaborazione molto significativa per me è stata allo Spazio Fotografico Tiburno. Un intero pomeriggio con Francesco Tiburno ed Alessandro Dalex. Sono tornata a casa stanchissima, ma con la consapevolezza di aver imparato moltissimo in quelle ore. Una delle foto che mi ha scattato quel pomeriggio Alessandro Dalex è stata scelta e pubblicata su Vogue.

Ma di momenti indimenticabili ce ne sono tantissimi…

Un’altra bellissima esperienza è stata quella fatta l’estate scorsa con Patrick per la promozione di un suo brano. Patrick è un rapper Romano, una vera forza della natura e di una simpatia più unica che rara. Ho passato un pomeriggio stupendo con lui, la sua troupe e il suo fotografo: John Galantucci e sono usciti fuori degli scatti davvero molto belli… Ho avuto persino la possibilità di posare con la sua magnifica Mustang. Lo shooting anni 80 con Massimiliano Zompi, anche quella è stata un’esperienza entusiasmante, ho potuto dare sfogo alla mia passione per quegli anni splendidi.

Non solo musica e fotografia…

La mia esperienza è soprattutto teatrale. Ho una decina di anni di esperienza come attrice teatrale, ma ho anche avuto la possibilità di portare in scena alcune sceneggiature scritte e dirette da me. Al cinema ho fatto una piccolissima esperienza nel film di Fausto Brizzi: “Com’è bello far l’amore”, ero in una piccolissima scena. Ho un bellissimo ricordo di quel giorno sul set a Cinecittà. Un’altra esperienza bellissima è stata recitare al programma televisivo: “Alta infedeltà”. Ho interpretato Miriam nell’episodio 41 della Terza Stagione. È stata un’esperienza molto bella, mi piaceva molto il personaggio che ho interpretato e la troupe capitanata dal regista Jole Nonkovic è stata spettacolare oltre che molto professionale. Il mio sogno in questo mondo, è di poter continuare a fare l’attrice e poter continuare ad interpretare innumerevoli ruoli, ma soprattutto di poter riuscire, un giorno, a vivere di questo lavoro; purtroppo in Italia è un Utopia. Anche per questo, da quando sono mamma, ho deciso a malincuore di mettere da parte il teatro, molti meccanismi rendono difficile agli attori riuscire a vivere solo con questo lavoro.

Visto da dentro, com’è il mondo dello spettacolo?

Mi ha sempre affascinato molto il mondo dello Spettacolo, credo che un po’ tutte da bambine abbiamo sognato anche solo per una volta di prenderne parte. Da piccola amavo fare le imitazioni dei personaggi che guardavo in tv. Non perdevo occasione per far divertire il mio pubblico, fatto di amici e parenti. La mia più grande fan, era la mia nonna. Lei era convinta che un giorno sarei riuscita a diventare famosa. Chissà, forse resterà solo un sogno nel cassetto, ma intanto mi sono presa delle belle soddisfazioni e ho fatto delle bellissime esperienze…

Che rapporto hai con i social?

Non sono una che passa molto tempo sui social in realtà, soprattutto ultimamente, nonostante il mio sia un lavoro che si basa quasi totalmente sui social. Diciamo che ci passo il tempo strettamente necessario per pubblicare foto, prendere contatti lavorativi… Di sicuro non mi reputo una influencer, anche se devo dire che ho già un bel po’ di persone che mi seguono sul mio canale Instagram, nonostante lo abbia aperto da poco tempo. Seguitemi anche voi: www.instagram.com/PalmitaKarmen.

Palmita è molto presente sui social…

Recentemente ho anche aperto un profilo Professionale su Facebook, soprattutto per cercare di semplificare il lavoro e gestire su un profilo tutti i contatti lavorativi. Su Facebook mi trovate sia con il mio profilo personale: Palma karmen D’Addeo e sia con il nome Palmita Modella, profilo esclusivamente lavorativo.

Che immagine vuoi veicolare di te attraverso i social?

Spero di riuscire a trasmettere l’immagine di una madre che non si arrende mai. Di una mamma che è anche fotomodella. E non di una fotomodella che è anche una madre. Dico questo perché tante volte, nel periodo in cui ero incinta, mi sentivo dire che non sarei rimasta la stessa, e non solo fisicamente, e questa è già una grandissima cattiveria, inoltre mi dicevano che non avrei più avuto tempo per me stessa. È incredibile quanto terrorismo psicologico debbano subire le donne quando sono in attesa di un figlio. Quindi spero, di riuscire a veicolare con la mia immagine, un messaggio, soprattutto alle giovani madri, di non temere nulla: un figlio cambia la vita, è verissimo, ma la cambia in meglio.

Cosa ti piace e cosa ti infastidisce di questo mondo virtuale?

Mi piacciono soprattutto gli artisti che riescono a trasmettere la loro arte e la loro creatività attraverso video, foto e musica. Mi piace tutto ciò che trasmetta arte e tutto ciò che è originale. Mi piacciono poi le persone che attraverso i social riescono ad aiutare gli altri. Mentre mi infastidiscono moltissimo i leoni da tastiera, quelli che fanno cyber bullismo nascondendosi dietro ad uno schermo. Mi infastidiscono molto le cattiverie e le offese gratuite che spesso si leggono sui social. Delle volte leggo dei commenti che mi fanno drizzare letteralmente i capelli, c’è polemica ed odio ovunque; nel mio campo ad esempio, c’è spesso molta invidia dietro a dei commenti sterili. Poi ci sono le persone forti, quelle che come me, ci si fanno sopra una bella risata e vanno avanti più forti di prima, ma non siamo tutti uguali, e quando queste cattiveria arrivano ad una persona più fragile, il risultato può essere veramente devastante. Dovremmo tutti riflettere un po’ di più su ciò che scriviamo e che giudichiamo.

Come ti descriveresti dal punto di vista caratteriale e fisico?

Devo dire che mi piaccio abbastanza, ci ho messo tutti i miei 32 anni per arrivare a questo traguardo. Quando ero adolescente, ad esempio, non mi piaceva il mio naso e volevo essere più alta, questi li reputavo dei difetti fisici. Crescendo invece ho capito che il mio naso era una caratteristica del mio viso e che, tra l’altro, non era poi così male. Ho iniziato anche ad apprezzare la mia “altezza” di 1,65, anche perché amo indossare i tacchi e spesso mi è capitato di innamorarmi di ragazzi non molto alti. Per quanto riguarda i pregi, direi che mi piacciono molto i miei occhi e le labbra e nel complesso credo di essere molto proporzionata, fisicamente, all’altezza. A livello caratteriale sono permalosa, impulsiva e molto orgogliosa, e questi sono ovviamente i difetti; sono autoironica, sincera… spesso anche troppo schietta, ma non riesco a fingere e se ho qualcosa da dire, la dico senza farmi troppi problemi. Non riesco ad essere ipocrita. Sono un vulcano di emozioni. Sono eccessivamente sensibile, empatica e so essere estremamente buona e dolce… Ah, un altro pregio: ho molto coraggio.

Come ti piace essere nel quotidiano?

Non mi definirei “esibizionista”; tutt’altro, sono molto timida nella vita quotidiana. Mi piace moltissimo però vestire bene ed essere sempre in ordine. Amo indossare i tacchi, sempre, anche quando vado a fare la spesa. Amo gli accessori, sono sempre piena di anelli, collane, bracciali e orecchini. Per me, uscire senza un paio di orecchini e/o gli anelli, sarebbe come uscire in pigiama. Anche in spiaggia, mi piace molto indossare sempre costumi particolari e abbinare anche collane, orecchini e occhiali dello stesso colore del costume. Amo molto il vintage. In particolare amo gli anni 80. E nel mio look si evince lo stile di quegli anni.

Cosa vedi nel tuo futuro?

Ho vari Shooting in “Stand by” a causa dell’Emergenza Covid, ma sono fiduciosa e spero, non appena sarà possibile, di riprendere più forte e decisa di prima. Tra l’altro, durante la Quarantena, sono riuscita a mantenere contatti lavorativi e ad organizzare futuri lavori. Per il resto, la vita è un mistero. Ho imparato che non conviene mai fare progetti, che ciò che ti può cambiare la vita, ti può accadere in pochi minuti. E questo vale sia per le cose negative e sia per quelle positive. Tra dieci anni potrei essere ovunque o da nessuna parte. Io farò il possibile per andare sempre oltre le mie aspettative.

Luca Fina

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