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15

  • 15 Settembre 2020
  • Da Sapere..., Musica
  • Musica, Paola Pini, Trieste

Trieste, Teatro Lirico Giuseppe Verdi, domenica 13 settembre 2020

È domenica pomeriggio e un po’ alla volta il teatro si popola di spettatori; in sala si entra alla spicciolata, e lo stesso fa anche l’Orchestra in palcoscenico ed ecco che l’origine della piacevole cacofonia che sempre si sente in sordina uscire dalla buca è ora ben percepibile anche alla vista.
Lo spazio per il pubblico è stato ridotto di qualche fila per ampliare quello necessario agli interpreti e il lungo schermo, usato di norma per far scorrere i sopratitoli, farà da programma di sala; finalmente si inaugura la programmazione dell’Attività Artistica Autunno 2020.
Si sente suonare il primo, poi il secondo e infine il terzo campanello e si abbassano le luci.
Si dà inizio a un concerto che si rivelerà trionfale, liberatorio, coinvolgente e fonte di commozione per tutti.
Il Teatro Lirico Giuseppe Verdi, il più antico della città tra quelli attivi oggi, festeggerà nel 2021 il suo 220° compleanno e il fortissimo legame affettivo che lega da generazioni i triestini a queste sale, da moltissimi frequentate fin da bambini, si è sentito tutto in quest’occasione assumendo quasi l’aspetto di quel rito civile necessario per affermare tutti assieme la volontà di riappropriarsi finalmente della socialità musicale e collettiva bruscamente interrotta qualche mese fa.
L’improvviso lutto familiare che ha purtroppo colpito il M° Francesco Ivan Ciampa, ha costretto il Teatro a trovare in tempi rapidissimi un direttore d’orchestra che si rendesse disponibile a sostituirlo e davvero provvidenziale è stata la sollecitudine dimostrata dal M° Jordi Bernàcer, che con straordinaria e coinvolgente autorevolezza, alternando rigorosa misura a vibrante esuberanza, ha guidato l’Orchestra, il Coro e i solisti, incontrati solo il giorno prima, in un concerto memorabile.
Il soprano Maria José Siri ha dato vita con elegante spontaneità a notevolissimi camei dalle più note opere del repertorio fra Ottocento e Novecento (Donna Leonora ne “La forza del destino”, Maddalena in “Andrea Chénier”, Tosca, Violetta ne “La Traviata”), mentre il tenore Marcelo Álvarez ha offerto un’interpretazione particolarmente partecipe di pagine e personaggi altrettanto noti (Federico ne “L’Arlesiana”, Rodrigue in “Le Cid”, Mario in “Tosca”, Calaf in “Turandot”, Alfredo ne “La Traviata”).
Molto appropriato il programma, che si è svolto con morbido continuum in lento ma inesorabile crescendo, alternando ai brani esclusivamente sinfonici (la Sinfonia da “I vespri siciliani” e l’Intermezzo da “Manon Lescaut”) e a quelli che hanno visto per protagonista il Coro, diretto dal M° Francesca Tosi (da “I lombardi alla Prima Crociata, il Finale da “Macbeth” e da “Nabucco”), gli interventi dei due solisti, sempre separati fino al grandissimo finale (“Mario! Mario! Mario! da “Tosca”) che come il bis, il Brindisi da “Traviata”, ha visto impegnati tutti.
Tra le tante preziosità interpretative il “Va, pensiero” ha brillato in particolar modo per l’emozionante fluire delle dinamiche, dirette attimo per attimo dal M° Bernàcer con un’attenzione dotata di particolare finezza.
Applausi, ovazioni, richieste di bis hanno accompagnato l’intero concerto, testimoniando una volta di più il desiderio e la speranza di poter continuare, come si è sentito dire all’uscita dal teatro, ad ascoltare sempre, al Teatro Verdi di Trieste, la musica dal vivo.

Paola Pini

Di seguito il link per accedere all’intera galleria fotografica, particolarmente utile per dar conto anche visivamente a quanto appena descritto (le immagini sono di Fabio Parenzan)
http://www.teatroverdi-trieste.com/it/spettacoli/1-concerto-1#photogallery

Trieste, Teatro Lirico Giuseppe Verdi
Attività Artistica Autunno 2020
1° Concerto
Direttore
Jordi Bernàcer
Soprano
Maria José Siri
Tenore
Marcelo Álvarez
Maestro del Coro
Francesca Tosi
Orchestra e Coro della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste
Giuseppe Verdi
Sinfonia da I vespri siciliani
Francesco Cilea
“E’ la solita storia del pastore” da L’Arlesiana
Giuseppe Verdi
“Pace, pace mio Dio!” da La forza del destino
“O Signore dal tetto natio” da I lombardi alla Prima Crociata
Jules Massenet
“Ô souverain, ô juge, ô père” da Le Cid
Umberto Giordano
“La mamma morta” da Andrea Chénier
Giuseppe Verdi
Finale da Macbeth
Giacomo Puccini
“E lucevan le stelle” da Tosca
“Vissi d’arte” da Tosca
Giuseppe Verdi
“Va, pensiero” da Nabucco
Giacomo Puccini
Nessun dorma” da Turandot
Intermezzo da Manon Lescaut
“Mario! Mario! Mario!” da Tosca
Trieste, Teatro Lirico Giuseppe Verdi, domenica 13 settembre 2020 È domenica pomeriggio e un po’ alla volta il teatro si popola di spettatori; in sala si entra alla spicciolata, e lo stesso fa anche l’Orchestra in palcoscenico ed ecco che l’origine della piacevole cacofonia che sempre si sente in sordina uscire dalla buca è ora ben percepibile anche alla vista. Lo spazio per il pubblico è stato ridotto di qualche fila per ampliare quello necessario agli interpreti e il lungo schermo, usato di norma per far scorrere i sopratitoli, farà da programma di sala; finalmente si inaugura la programmazione dell’Attività…
2020-09-15
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    • Pino Caruso , Il teatro è una forma di felicità interrotta dall’esistenza.

    • Orson Welles , Il teatro resiste come un divino anacronismo.

    • Giorgio Albertazzi , Teatro è guardare vedendo.

    • Louis Jouvet , Niente di più futile, di più falso, di più vano, niente di più necessario del teatro.

    • Arthur Miller , Il teatro è così infinitamente affascinante perché è così casuale. E’ come la vita.

    • Joël Jouanneau , Scrivere, è annerire una pagina bianca; fare teatro, è illuminare una scatola nera.

    • Federico Garcia Lorca , Il teatro è poesia che esce da un libro per farsi umana.

    • Terrence Mann , Il cinema vi renderà famosi; la televisione vi renderà ricchi; ma il teatro vi farà bene.

    • Eduardo De Filippo , Il teatro non è altro che il disperato sforzo dell’uomo di dare un senso alla vita.

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