La sua è una storia di sfida e di riscatto, di moda e di fotografia. Valentina Bianchi è una ragazza semplice, acqua e sapone, che per troppi anni ha dovuto convivere col pensiero di sentirsi brutta a causa di una violenza psicologica che le aveva tolto ogni certezza. Oggi la fotografia le ha consentito di ritrovare appieno se stessa, di sentirsi affascinante e di piacere agli altri.
Presentati!
Mi chiamo Valentina Bianchi, ho 24 anni e abito in provincia di Milano. Nella vita lavoro in un negozio di abbigliamento femminile a Milano e… quando non sono in negozio, poso come fotomodella. Ho frequentato la scuola alberghiera, ho iniziato a lavorare a 16 anni e dopo gli studi sono rimasta altri due anni nel campo della ristorazione per poi cambiare e indirizzarmi verso la moda, la mia più grande passione.
Com’è iniziato il tuo viaggio nel mondo della fotografia?
Quest’avventura inizia un anno fa, grazie a una mia amica che mi ha spinto e mi ha aiutato a entrare in questo mondo. Da sola non l’avrei mai fatto, sono sempre stata molto insicura sul mio aspetto fisico: a causa di anni di violenza psicologica ho sempre fatto fatica a guardarmi allo specchio. Odiavo ogni singola parte di me, quest’avventura è servita come sfida verso me stessa e rivincita su coloro che mi hanno sempre fatta sentire a disagio con me stessa.
Cosa ti ha permesso di fare la fotografia?
Grazie alla fotografia sto imparando ad amarmi e a smettere di scappare dallo specchio: ogni tanto ci sono delle ricadute, ma senza dubbio sono diventata più forte. Inoltre quella che era iniziato come sfida è diventata una vera passione: amo posare, mi sento me stessa e mi aiuta a trasmettere tutto quello che ho dentro soprattutto quando passo un momento difficile.
Che effetto ti fa riguardarti?
Guardando le prime foto e mettendole a confronto con le più recenti vedo grandi cambiamenti in me stessa, si vede che mi sento ogni giorno più sicura e non ho più paura ad espormi. Sono sempre stata affascinata dalla fotografia e mi piacerebbe un domani provare a stare dall’altra parte dell’obbiettivo, acquistando la mia prima macchina fotografica e frequentando un corso di fotografia.
In campo fotografico ti è piaciuto metterti in gioco…
Mi ricordo le prime volte che ho provato a fare glamour, mi sentivo a disagio dovendo scoprire il mio corpo. Ora invece, insieme ai ritratti, è uno dei generi per cui amo di più posare. Su questo mi ha aiutato moltissimo Erino Gualberto, grande fotografo e maestro, che riesce a cogliere l’essenza della persona senza mai creare foto volgari. I suoi scatti sono semplicemente capolavori. Grazie a lui mi sono vista con occhi diversi, ho pensato che forse davvero ero portata per questa strada.
Ci sono stati dei momenti di svolta nella tua carriera?
Un grande traguardo è stata la prima volta della pubblicazione di una mia fotografia su una rivista. La prima è stata su Art Of Portrait con le fotografie di Francesca Bonvini, successivamente sono stata pubblicata su Sguardo Magazine sempre con i lavori di Francesca, e l’ultima pubblicazione è proprio di questo mese sulla rivista Opium Red Magazine con le fotografie di Mario Valsecchi. Per me sono stati dei grandi traguardi, mai avrei immaginato di esser pubblicata su una qualsiasi rivista!
Se tu dovessi descrivere la fotografia…
La fotografia è libertà di essere me stessa, poter davvero sentirmi in pace con me stessa. La fotografia mi ha dato molto, mi ha permesso di non vergognarmi più di chi sono, di smetterla di sentirmi sbagliata o inadeguata. Trovo che ogni ragazza o donna sia stupenda e spesso non ce ne rendiamo conto, lo so per esperienza personale. Amo posare e non credo smetterò di farlo finché queste esperienze mi consentiranno di amarmi di più.
Che rapporto hai con i social?
Trovo che i social uniscano l’utile al dilettevole: ci trascorro volentieri il mio tempo libero e in più sono utilissimi per creare nuove collaborazioni. Non sono assolutamente un’influencer, condivido semplicemente la mia quotidianità e i miei lavori sul mondo social.
Che immagine vuoi veicolare sul web?
Semplicemente la mia, una ragazza di 24 anni che si divide tra il lavoro all’interno di un negozio e i servizi fotografici. Mi piace condividere la semplicità dei miei giorni, non sopporto le persone che pensano che dietro una “bella faccia” non ci siano contenuti, quindi ci tengo a condividere le mie giornate e le mie passioni. Non sopporto chi giudica senza conoscere, fatto che spesso capita sui social.
Come ti piace essere nel quotidiano?
Esibizionista è proprio un aggettivo all’opposto del mio essere, odio stare al centro dell’attenzione. Mi piacere uscire coi miei amici di sempre che non ti giudicano e non ti fanno sentire sempre sotto esame. Nel quotidiano mi piace cambiare ogni giorno: passo dai jeans baggy con maxi pullover e camicie a quadri, a tubini super aderenti con stivaletto e giacchetta. Il mio armadio e versatile come me, d’altronde posso passare dal set super glamour e sexy allo Street OLD school in mezzo secondo e sarei comunque a mio agio, diversi fotografi mi hanno descritta “camaleontica”!
Cosa ti differenzia dalle altre ragazze?
Sono diversa sul fatto che odio essere la principessina da essere salvata, mi piace rimboccarmi le maniche e salvarmi da sola. Amo stare in un semplice pub coi miei amici a bere birra o sul divano con il mio compagno e i nostri gatti.
Ci sono progetti che bollono in pentola?
Sono tanti, non mi stanco mai di fare progetti, cambiarli, disfarli e ricominciare da capo. Il mio obbiettivo è frequentare un corso per diventare Visual e prendermi l’attestato per potermi mettere in proprio, e poi chissà magari un domani riuscirò ad avere un mio marchio di abbigliamento che racchiuda tutte le mie personalità.
Luca Fina
