“Wasted”: la giovane regista Giorgina Pi porta in scena il testo della rapper, Kate Tempest, già vincitrice del Ted Hughes Award e rappresentato al Festival di Glastonbury. Kate Tempest poetessa e scrittrice anglosassone che ha sconvolto la cultura inglese, cogliendo la voce deflagrante di una genesi divisa tra ambizioni e frustrazioni. I protagonisti che animano la trama ci fanno entrare nel cuore in quella Waste Land che è il nostro quotidiano, un mondo vuoto dove mai sufficientemente giovani e mai sufficientemente vecchi, da poterlo affrontare con sicurezza. Ma la condizione della società se non può essere cambiata con la forza la si può cambiare con l’immaginazione. Nella fantasia della regista, due uomini e una donna figli della classe operaia si ritrovano per commemorare il decimo anno della scomparsa di un loro amico. I tre amici nel loro incontro sdoganano i loro ricordi anche i più intimi, ma non riescono a salvare niente del loro passato.
Giorgina Pi nelle sue note di regia:
«Lavorando a questo testo abbiamo scelto di trasformare la Londra dell’autrice in un mondo meno connotato, abbiamo concentrato la dimensione temporale in dodici ore e scelto quattro pareti con chitarre e bassi come motore della storia. E allora dal tramonto all’alba, in una città qualunque, a partire da una sala prove, confessioni ed errori, chitarre e pezzi arrangiati e interrotti mille volte, si confondono con bilanci, droghe e tentativi mancati di essere finalmente se stessi. Prove che non diventano mai un concerto, principianti esclusi e soli. Ma continuano, per come possono, a provare».
«Questo spettacolo vuole onorare le esistenze che si sentono sprecate, il dolore che si prova quando ci si sente condannati all’ineluttabilità di una vita non scelta, predestinati ad una condizione materiale e spirituale di infelicità. Kate Tempest è figlia di un operaio che quando lei aveva otto anni è riuscito con ostinazione a laurearsi in legge. L’esperienza positiva della sua vita l’ha incaricata a parlare e Wasted dà voce a una ferita diffusa che forse ha bisogno di essere nominata anche da noi, ora. Sprecati e soli ci ostiniamo nel tentativo di vivere il primo giorno del resto della nostra vita comunque. Non è facile. Ma lo facciamo. È il caso allora di farlo insieme».
La regista Giorgina Pi con la sua creatività ci fa immergere in un’opera concepita in una lingua multiforme fatta di musica, prosa, e lampi di quotidianità. Il frutto di una ispirazione antica, interpretata da Sylvia De Fanti, Xhulio Petushi e Gabriele Portoghese che ci restituiscono l’umanità rarefatta che l’espressione “Wasted” contiene. I protagonisti di questa pièce ci trascinano in quella Waste Land che è il nostro vivere, un mondo sempre più difficile da affrontare.
Giuliano Angeletti