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I SENSI VIETATI: VI PRESENTO “COCKTAIL”

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Oggi mi trovo con I Sensi Vietati, nome d’arte di Federica Rasicci, il suo progetto nasce nel gennaio del 2018. Nel febbraio 2019 esordisce con l’EP Carbone prodotto da I&I studio e seguito dai singoli Spigoli (2019) e Sottosopra (2020). Dal 5 febbraio è disponibile in rotazione radiofonica COCKTAIL, il nuovo brano, ma parliamo di questo con Federica che ringrazio di essere con noi, al corriere dello spettacolo

Ciao Federica, piacere di conoscerti e bentrovata al Corriere dello Spettacolo. Intanto ti faccio i miei complimenti per Cocktail, perché è un singolo che ha una tematica molto particolare e interessante. Una canzone che parla della mancanza di comunicazione che va oltre al periodo storico che viviamo, d’altra parte è da tempo ormai che umanamente non comunichiamo?

Assolutamente! La canzone parla di un legame che non c’è più, indipendentemente dal periodo che stiamo vivendo come dici tu, dove non c’è più complicità e comunicazione. I personaggi cercano di stare lontani l’uno dall’altra.

Come è nata Cocktail?

L’ho scritta spontaneamente, come tutte le altre canzoni, non c’è stato nulla di particolare che mi ha spinta a scriverla. L’ho scritta l’anno scorso, nel periodo del lockdown, dove al di là di questo e dell’epidemia, ho vissuto un momento in cui ho pensato ai rapporti in generale ed è venuta questa canzone. L’unica cosa diversa rispetto agli altri pezzi è che insieme al mio produttore abbiamo deciso di dare vita a un brano dinamico dal suono elettronico.

Cosa ti dicono le persone che hanno ascoltato Cocktail?

E’ un pezzo che sta piacendo molto, tanti sono rimasti stupiti dal cambio musicale, per la dinamicità del pezzo rispetto ai precedenti.

In questa intervista mi sono voluto concentrare su Cocktail, per la sua sublimità del contenuto e messaggio. Mi è piaciuto il fatto che sottolinea la mancanza di rapporti e della comunicazione tra gli esseri umani, in un contesto che va oltre al periodo storico che stiamo vivendo. I rapporti umani sono da tempo in crisi, è da tempo che teniamo le distanze, oggi c’è una epidemia, che ci costringe, ma credo che prima del suo arrivo abbiamo avviato le distanze. E davanti a questa tua canzone che sottolinea questo mi viene spontaneo domandarti perché è difficile trovarsi e comunicare con le persone?

Secondo me, situazione storica a parte, le persone hanno perso molta innocenza, hanno perso capacità di dare valori alle cose, c’è molta superficialità.

Di solito la domanda che ti voglio fare adesso la faccio all’inizio, ma stavolta ho voluto cominciare a parlare del nuovo singolo. Mi vuoi parlare un po’ del percorso artistico, e quindi un po’ della tua biografia e quali progetti – musicalmente parlando – hai per il tuo presente?

Ho iniziato a suonare la chitarra all’età di otto anni e a scrivere ho iniziato più tardi, precisamente nel 2018, e poi come sai ho lanciato l’EP Carbone, seguito dai singoli Spigoli (2019) e Sottosopra (2020). Al momento, sto pensando e lavorando a un album, augurandomi che la situazione permetterà di lanciarlo presto, altrimenti rimando tutto al prossimo e mi limiterò a lanciare altri singoli.

Con l’augurio che questo momento storico passi presto, ti ringrazio ancora per questo tuo tempo, buon lavoro e un caro saluto.

Giuseppe Sanfilippo

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