Trieste, Politeama Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Sala Assicurazioni Generali
dal 19 al 23 maggio 2021
Le Eccellenti
progetto, regia e drammaturgia Marcela Serli
Presentato in anteprima tra gli eventi collaterali all’Euroscience Open Forum 2020 svoltosi a Trieste lo scorso settembre, “Le Eccellenti” debutta in questi giorni al Rossetti, che lo ha coprodotto con il Teatro della Tosse di Genova e la Compagnia Fattoria Vittadini di Milano.
Il progetto, la regia e la drammaturgia sono curate da Marcela Serli, anche interprete assieme a Cinzia Spanò, Noemi Bresciani, Caterina Bonetti, Domenica Bueti, Saveria Capellari, Anna Gregorio, Pamela Martinez Orellana, Lorenza Masutto, Laura Nenzi, Veronica Ujcich, e ai musicisti Margherita Baggi, Camilla Collet, Piercarlo Favro.
È uno spettacolo corale: tante donne per parlare di donne, dando voce non soltanto a se stesse, scienziate e artiste del presente, ma anche ad alcune delle tante genialità del passato. Lasciate nell’ombra, anche se grandissime e fondamentali per la storia del pensiero universale, sono state scippate delle scoperte da loro fatte per dar lustro, fama, denaro a uomini che ne hanno usato l’ingegno senza nemmeno nominarle.
La lunga e vergognosa storia si dipana accennando alle violenze intellettuali subite dalle storie esemplari di Rosalind Franklin (scopritrice della forma a doppia elica del DNA), Lise Meitner (prima a teorizzare la fissione nucleare), Cecilia Payne (prima a scoprire la predominanza degli elementi gassosi nella struttura delle stelle), Katherine Johnson (la donna di colore che tracciò per la NASA le traiettorie della missione Apollo 11 e di moltre altre imprese spaziali) e di molte altre.
Furono costrette in vario modo al silenzio, all’invisibilità, a chiedere scusa per il fatto di esistere e di essere, donne, intelligenti e capaci come e più degli uomini.
Purtroppo però tale scandalo prosegue anche oggi; in modo meno spudorato, più sottile certo, ma prosegue, testimoniato dalle donne dell’arte e della scienza che, in scena accennano dignitosamente e senza mezzi termini ai propri vissuti: le molestie subite dal proprio mentore; l’induzione a scegliere tra famiglia e carriera, come se una dovesse necessariamente negare l’altra…
Persone, grazie alle quali la nostra vita è migliore e che anziché essere ringraziate, onorate, poste a esempio per le nuove generazioni indipendentemente dal genere, continuano a essere spinte indietro e a suscitare diffidenza, a essere considerate “anomalie del sistema”.
Quanto più bello e interessante potrebbe essere invece un mondo che guardi a ognuno per quel che sa fare, per la gioia e l’entusiasmo che pone alla sua personale ricerca e alla condivisione della conoscenza, per la passione con cui agisce per sé e per gli altri!
La buona notizia?
Da tempo, di tutto questo si parla. Le giovani e i giovani di oggi che vivono alle nostre latitudini, pensano e agiscono in modo diverso. Molte e molti di loro non cadono più nella trappola binaria che vede il mondo diviso tra realtà antitetiche e la superano agevolmente praticando con naturalezza l’equilibrio dinamico tra gli opposti: maschio-femmina; nord-sud; arte-scienza; innato-acquisito diventano così estremi di un continuum, nel quale vivere e agire in una realtà che sembra essere di gran lunga più interessante.
Paola Pini