Oggi intervisto Max Elli. Chitarrista, cantante, produttore e songwriter per molti dei più grandi nomi del panorama musicale italiano tra cui: Nek, Cremonini, Jovanotti, Gue Pequeno, Chiara Galiazzo, Mahmood, Tommaso Paradiso, jack Jaselli e tanti altri, Max da anni in tour come sideman, calca i palchi più importanti in Italia e nel mondo, tra i quali anche il Circo Massimo per il Live 8 e le olimpiadi di Torino nel 2006, oltre ai tradizionali stadi e palazzetti. È reduce dal tour europeo di Nek conclusosi a gennaio 2020.
Oltre alle produzioni discografiche, produce e suona la Title track del film “L’Estate Addosso” di Muccino scritta e interpretata da Jovanotti e Jack Jaselli, ma anche la colonna sonora di Braccialetti Rossi 1 e 2 per la Rai. Come cantautore pubblica nel 2018 l’album “Get The Love You Want” e a dicembre 2020 il singolo “Vivere o Morire”. Inoltre, Max insegna presso il CPM di Milano ed è endorser D’Addario e Duesenberg.
Ciao Max, benvenuto al Corriere dello Spettacolo, è un piacere e onore intervistarti. Ho riassunto la tua biografia, ma non ho detto del tuo nuovo singolo dal titolo “Le montagne” (Greylight Records), scritto, suonato e prodotto insieme alla batteria di Luciano Galloni. Brano medesimo che lascia trasparire le influenze americane del suo sound e che si trova disponibile in radio e in digitale dal 28 maggio 2021. Iniziamo proprio a parlare di questo?
“Le Montagne” è un pezzo che nasce da una mia metafora, quella che porta a reputare i rapporti come se fossero delle montagne. Noi tutti, nel nostro immaginario, vediamo le montagne come qualcosa di maestoso, di imponente, che è lì da molti anni e che sarà ancora per molti anni. Ovviamente, chiunque è andato in montagna, sa che per scalare una montagna non si fa da soli, se non c’è cooperazione almeno con un’altra persona, se non c’è rispetto per il percorso e il rispetto verso l’altro non si arriva in testa. È questa la metafora che prende come riferimento il rapporto tra esseri umani e in particolare a quel rapporto che per un motivo o per un altro lascia che la poca attenzione verso l’altro faccia sì che il legame naufraghi.
Mi piace molto questa tua canzone, perché arriva in un tempo in cui umanamente abbiamo preso l’abitudine di far naufragare i rapporti. Non importa se si tratti di un rapporto d’amore o di amicizia e così via, ma ci siamo dimenticati che i rapporti sono come delle montagne, che permettono di scalarle, e quindi affrontare le sfide della vita e le difficoltà, solo se siamo insieme. Quindi questo singolo contiene un grande messaggio.
Come ho detto giustamente nell’introduzione, tu sei un chitarrista, un cantante, un produttore e songwriter. In quale ruolo ti riconosci di più?
Ti dico che ogni forma di musica è una parte di me, e quindi è vita. Di conseguenza, qualunque ruolo io ricopra – quelli che sono in grado di ricoprire, perché nessuno giustamente riesce a far tutto – fa parte di me e perciò quello che faccio lo sento proprio come una parte di me e la sento vicina.
Dici una cosa molto importante, in modo umile: una cosa bisogna sentirla dentro, deve essere una parte di te. Cosa ti hanno detto le persone che hanno ascoltato “Le Montagne”?
Sono state colpite molto dal sound, oltre che dal testo, ma soprattutto dal sound, che riporta tutte le mie influenze anglosassoni e americane. Mi hanno detto anche qualcosa sulla voce e ci sono certe riproduzioni che sono piaciute molto.
L’ultima domanda che ti faccio è sul presente: Dopo “Le montagne” lancerai altri singoli oppure c’è un progetto che vede il lancio di un nuovo album?
Sicuramente ci sarà ancora tanta musica e probabilmente a fine estate ci sarà qualcosa di nuovo.
Allora, non ci resta altro che aspettare e ci salutiamo ricordando che “Le Montagne” è accompagnato da un videoclip ufficiale diretto da Gianluca Riva (già regista del video di Vivere o Morire). Grazie Max e un caro saluto.
Giuseppe Sanfilippo