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“RIFARE BACH”, UN NUOVO CAPOLAVORO DI ROBERTO ZAPPALA’

Data:

Festival MilanoOltre, Teatro Elfo Puccini, Fino al 10 Ottobre 2021

Al Teatro Elfo Puccini di Milano continua il festival MilanoOltre, dedicato alla danza contemporanea. Abbiamo assistito al nuovo lavoro della Compagnia Zappalà Danza, Rifare Bach, coreografia del suo direttore, Roberto Zappalà, uno dei pochissimi, veri coreografi italiani di danza contemporanea.
Il suo è un nuovo lavoro, che ha debuttato a Napoli una settimana fa all’interno del Campania Teatro Festival. Dieci danzatori in scena si alternano in momenti tutti insieme, oppure a due, a tre od a quattro, dove la musica di Bach fa da colonna sonora, ma non è l’unico: ci sono momenti dove Bach lascia il posto a suoni della natura come uccellini, insetti, e fragori di temporali.
Come spesso nel contemporaneo, non c’è trama narrativa, non c’è una storia, ma una ragnatela che è un susseguirsi di movimenti, senza che si fermino un attimo. Fisicamente molto impegnativo, la coreografia è molto fisica, con continui cambi di livello, da terra alle mezze punte, con una pressione sulle ginocchia particolarmente importante.
Il sipario si alza ed una nebbia dal pavimento sale verso l’alto, come nei boschi nelle prime ore delle giornate invernali; per quasi un’ora e mezza la musica ed i danzatori sono una cosa sola, in un continuo cambio di scena, entrate, uscite, brevi passi a due, momenti di insieme. Tutti sono vestiti con delle semplicissime tute in ciniglia, di colori diversi, stesso modello per ragazzi e ragazze, con un trucco particolare sugli occhi, tali da renderli simili a creature della natura. La tecnica è impressionate, non per niente la compagnia è nota a livello internazionale per la qualità dei suoi danzatori, magistralmente guidati dal loro direttore.
Un bellissima realtà tutta italiana, con danzatori anche stranieri, con base a Catania, che dovrebbe essere di esempio per molti, in primis per i ragazzi che si avvicinano alla danza ma, ormai, pensano che danzare sia quello che vedono in televisione. Assolutamente da vedere.

Chiara Pedretti

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