“Furore” Massimo Popolizio porta sul palco il capolavoro di John Steinbeck

Data:

In Scena al Teatro Civico della Spezia dal 19 al 21 novembre 2021

Il maestro dello spettacolo Massimo Popolizio porta in scena “Furore “di John Steinbeck. La scrittura teatrale magnificamente adattata da Emanuele Trevi ci riporta a momenti drammatici. La grande crisi economica e sociale che dal 1929 e per un decennio si accanì sugli Stati Uniti provocando disillusione e povertà. Il capolavoro di John Steinbeck nacque nel 1936 quando il “San Francisco News “lo incaricò di indagare sulle misere condizioni della grande massa di braccianti che dagli stati Centrali, prevalentemente da Arkansas e Oklahoma a causa delle continue ed avverse condizioni meteo e con i terreni confiscati dalle banche migrarono disperatamente in California con la speranza di una vita migliore. In quel periodo le continue tempeste di sabbia e le prolungate siccità resero sterili le grandi piantagioni di cotone provocando una immensa migrazione di poveri e derelitti. Steinbeck visse i loro momenti generando numerosi toccanti articoli che tre anni dopo trasformò in un testo di moderna ed eccellente letteratura.

Emanuele Trevi che ne ha curato l’adattamento teatrale dice:

“È una straordinaria figura di narratore – nello stesso tempo arcaica e modernissima – che può prendere forma in un lavoro di drammaturgia basato sul capolavoro di John Steinbeck. E forse non c’è un attore, nel panorama teatrale italiano, più in grado di Massimo Popolizio di prestare a questo potentissimo, indimenticabile «story-teller» un corpo e una voce adeguati alla grandezza letteraria del modello. Leggendo Furore, impariamo ben presto a conoscerlo, questo personaggio senza nome che muove le fila della storia. Nulla gli è estraneo: conosce il cuore umano e la disperazione dei derelitti come fosse uno di loro, ma a differenza di loro conosce anche le cause del loro destino, le dinamiche ineluttabili dell’ingiustizia sociale, le relazioni che legano le storie dei singoli al paesaggio naturale, agli sconvolgimenti tecnologici, alle incertezze del clima. Tutto, nel suo lungo racconto, sembra prendere vita con i contorni più esatti e la forza d’urto di una verità pronunciata con esattezza e compassione. Più che a una «riduzione», riteniamo che un progetto drammaturgico su Furore debba tendere a esaltare le infinite risorse poetiche del metodo narrativo di Steinbeck, rendendole ancora più evidenti ed efficaci che durante la lettura. Raccontando la più devastante migrazione di contadini della storia moderna, Massimo Popolizio darà vita a un one man show epico e lirico, realista e visionario, sempre sorprendente per la sua dolorosa, urgente attualità. Il controcanto è affidato al caleidoscopio di suoni realizzati dal vivo dal percussionista Giovanni Lo Cascio.”

Massimo Popolizio, geniale nella veste di narratore si confronta con il non facile testo. il grande uomo di teatro vive e fa vivere allo spettatore le sventure della famiglia Joad catapultando il pubblico attento in quel periodo di crisi e povertà. Il suo genio narrativo ci rinnova i timori e le angosce dei braccianti in preda all’ingiustizia sociale e non più padroni del proprio destino.

Giuliano Angeletti

“Furore”

dall’omonimo romanzo di John Steinbeck
adattamento di Emanuele Trevi
un progetto di e con Massimo Popolizio
con musiche eseguite dal vivo da Giovanni Lo Cascio

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