Giulia Pratelli è un’artista che ha più volte attirato l’attenzione di grandi artisti quali Fiorello (che dal 2014 l’ha accolta nel cast della sua Edicola Fiore), Enrico Ruggeri e Grazia De Michele. Negli anni è stata ospite dei concerti di Marco Masini, Edoardo Bennato, Diodato e Mirkoeilcane. Nel 2018 è la cantautrice a dare la spinta propulsiva per creare e organizzare “Come è profondo il mare”, uno spettacolo in omaggio alla musica di Lucio Dalla che la porta a cantare nei teatri e locali italiani insieme a Tommaso Novi, Giorgio Mannucci e Luca Guidi. Nell’estate 2020 apre alcuni concerti di Paolo Benvegnù. Nello stesso anno entra a far parte della scuderia di Blackcandy e l’inizio della collaborazione è segnato dalla pubblicazione di “Un’altra domenica (canzone a casa)”, brano del quale qualche mese dopo verrà pubblicata una speciale live session acustica. Dopo la pubblicazione del brano “Qualcuno che ti vuole bene” feat. Bianco, l’11 gennaio arriva il suo nuovo album dal titolo “Nel mio stomaco” (Blackcandy Produzioni). Il disco sarà disponibile prossimamente anche in formato fisico.
Ciao Giulia, bentrovata al Corriere dello Spettacolo. Complimenti per questo tuo nuovo album, terzo della tua carriera musicale, che vede tra l’altro rinnovarsi la collaborazione artistica con Zibba, che aveva già seguito la produzione del precedente “TUTTO BENE” (Rusty Records, 2017). “Nel mio stomaco” è il tuo terzo album, che sensazione si vive ad arrivare al terzo album?
Sicuramente, è un passo in più in un percorso che si spera possa continuare, possa essere più lungo. Allo stesso tempo, penso che il testo possa mostrare una maturità diversa. Forse ti allontana dall’ingenuità del primo lavoro e secondo disco, il terzo è il momento in cui provare a dimostrare una maturità diversa. In qualche modo, ho fatto un tentativo e sperò che si possa percepire questa cosa.
Parliamo del nuovo album che si intitola “Nel mio stomaco” (Blackcandy Produzioni): Com’è nato e di cosa parla?
“Nel mio stomaco” è nato dall’idea di aver scritto una serie di brani che sarebbero stati bene insieme, che non si perdessero fra di loro, anche perché erano il frutto di un periodo unico, che raccontavano delle emozioni e sensazioni particolari. Raccontano una sorta di viaggio. Un viaggio che comincia con la prima traccia che chiede di lasciarsi alle spalle quello che non è fondamentale; e quindi di andare verso l’essenza e poi procede con vari momenti, varie stazioni, per arrivare poi al viaggio di ritorno verso casa, raccontato nell’ultima canzone.
È un album che contiene 11 tracce, tra cui “Qualcuno che ti vuole bene”, pubblicata lo scorso 22 novembre, scritta e interpretata insieme a BIANCO, e “Le cose da fare”, già contenuta nell’album “Benvenute”, una compilation prodotta da Musica di Seta e dedicata al racconto della condizione femminile. Poi troviamo “Niente”, “Luglio”, “Nel mio stomaco”, “Autunno”, “A memoria”, “Tutti hanno ragione”, “Un’altra volta” e “Roma Milano” e a chiudere tutto è la tracklist “Non ti preoccupare”, brano col quale hai vinto il premio “Miglior testo” al Premio Bianca D’Aponte 2018. Ti faccio una domanda a cui tieni molto: Mi vuoi dire qualcosa del lavoro svolto, delle collaborazioni e dei musicisti che hanno lavorato?
Come nel lavoro precedente, ho chiesto l’aiuto di Zibba, che ha seguito la produzione artistica, insieme abbiamo arrangiato le canzoni. L’album è completato dai musicisti in studio e devo dire che il contributo che hanno dato è stato veramente importante; avendo anche la possibilità di suonare con musicisti veramente bravi, che si prestavano alle nostre idee in un ambiente positivo in cui ci siamo divertiti a trovare delle soluzioni insieme a loro. Li voglio citare tutti: Edoardo Petretti, ha suonato Pianoforte e tastiere; Filippo Schininà, la Batteria e le percussioni; Toto Giornelli, basso elettrico e contrabbasso; Luca Guidi, alle chitarre elettriche e acustiche, mentre il violoncello è stato suonato da Novella Curvietto.
Come ultima domanda ti voglio chiedere un messaggio per i nostri lettori: perché ascoltare questo album?
Da questa nostra bella chiacchierata mi auguro che susciti curiosità. È un disco che ha tanta voglia di essere ascoltato, di farsi ascoltare e quindi spero che le persone si possano approcciare a queste canzoni che hanno aspettano tanto per essere ascoltate.
Grazie Giulia, è stato davvero un piacere intervistarti, un caro saluto e buon lavoro.
Grazie a te e un caro saluto a tutta la vostra redazione.
Giuseppe Sanfilippo