In scena dal 15 al 20 febbraio 2022 al “Teatro Eleonora Duse” di Genova
“Alda. Diario di una diversa” è una drammaturgia scritta da Giorgio Gallione che ne adorna anche la regia. Il testo è un limpido ed avvincente omaggio teatrale che entra dentro l’anima della grande voce poetica di Alda Merini svelandone i tratti più intimi. Gallione con sagace maestria riesce a vivere i momenti di solitudine che avvolgono la fine dicitrice durante il suo travagliato rapporto con le passioni fino ad entrare nell’angoscioso gorgo della follia che la portò al ricovero coatto in un ospedale psichiatrico. Il regista e drammaturgo genovese con la sua abilità traccia un percorso autobiografico della poetessa milanese, trasformando la sua vita in una toccante avventura fatta di commoventi momenti ma anche di allucinanti ossessioni. Abbaglianti visioni che sul palco si trasformano in realtà fittizia che vive il suo tormento nello spazio emotivo. Un affascinate e coinvolgente infinito creato da un maestro come Marcello Chiarenza. Le coreografie di Giovanni Di Cicco esaltano i linguaggi scenici dei danzatori Luca Alberti, Angela Babuin, Noemi Valente, Francesca Zaccaria, i quali trasformano la scena in un fantasioso mondo poetico.
Il regista e drammaturgo Giorgio Gallione dice:
«Alda. Diario di una diversa è un affresco, una visione, un lucido delirio che attraversa tutta l’opera di questa straordinaria poetessa. Un universo di contrasti forti, caratterizzato da continui slittamenti emotivi, poetici e stilistici tipici dell’artista».
Raffaella Grassi del Secolo XIX scrive:
«Le poesie diventano impercettibilmente e fortemente teatro, mentre Milvia Marigliano si muove con passi difficili e persi in mezzo a tutta quella sabbia, a tutta quella vita e al suo dolore… Uno spettacolo delicato e insieme potente, molto applaudito, una interpretazione intima, straziante e coraggiosa».
Una impressionante Milvia Maragliano interpreta una vibrante Alda Merini con assoluta padronanza. L’attrice milanese da vera mattatrice vive pienamente ogni attimo ed ogni singulto della poetessa. La sua voce accorata e la sua mimica ci avvolgono nel volubile stato emotivo di Alda Merini ed alla sua tormentata avventura umana. Uno spettacolo decisamente da non perdere.
Giuliano Angeletti