TESI RAPPORTI FAMILIARI IN ETA’ SENILE E PERICOLO DI CATASTROFE NATURALE  AL VITTORIA. LA DIFESA ECOLOGICA NELLA SENSIBILITA’ DIALETTICA EMOTIVA DELLA TONIOLO E DI DELLA CASA

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Il 24 febbraio 2022 al Teatro Vittoria di Roma

Nel tempo attuale la preoccupazione dell’opinione pubblica sembra spostarsi dal Covid 19, il cui contagio virale è in netto calo, al rischio della guerra devastante dell’Ucraina in cui un dispotico dittatore tiranno dell’URSS il presidente Putin, ex colonnello del KGB nato sulla Neva a San Pietroburgo, vuole riprendere l’espansione della grande civiltà sovietica, che già dal Cinquecento con Ivan il Terribile desiderava essere la Terza Roma. Tutti i Paesi dell’UE si sono logicamente schierati contro la legge dispotica ed oppressiva del più forte, anche se la Crimea già apparteneva alla Russia se ricordiamo l’evento bellico del 1855 -56 grazie alla quale Cavour convinse Napoleone II con gli accordi di Plombiers ad intervenire in Italia per la seconda guerra risorgimentale contro l’Austria da cui poi uscì con il trattato di Villafranca. Pure sotto Stalin quella parte era territorio sovietico, che poi fu donata alla Repubblica di Kiev. Speriamo che non  scoppi un conflitto nucleare e che si trovi un modo onorevole di bloccare lo scontro armato senza un’impietosa strage umana, carneficina incalcolabile. Tuttavia se anche si potesse scongiurare tale rischio, rimarrebbe sempre il problema della tutela del Creato come ha stabilito la Conferenza di Glasgow che ha detto che entro il 2030 non si potrà superare il 2° dell’ emissioni di “gas serra” per la cappa dell’ozono che chiude il firmamento, ma il tema è  importante  anche per le costruzioni in riva ai fiumi ed i laghi non rispettando la fascia di protezione con le speculazioni immobiliari, la distruzione delle foreste, come quella dell’ Amazzonia che è un polmone d’ossigeno, il disboscamento di pini ed abeti quale quello operato dal vento sulle Alpi  a Panaveggio e lo scioglimento dei ghiacciai per il cambiamento delle stagioni. Ecco perché il Papa ha scritto le due Encicliche “Omnes Fratres” e “Laudato Sii” per richiamare l’ opera creativa di Dio in cui dobbiamo vivere positivamente, ovvero custodendola come un Bene primario in cui dobbiamo promuovere con un’ottica trascendente, similmente a quella che animò San Francesco, lo sviluppo integrale dell’essere umano che s’avvicini per approssimazione al Suo Fattore. Non è una questione di poco conto ed a codesto fine va potenziata la Protezione Civile e rimossa l’indifferenza individuale, che si concretizza ancora nell’uso della plastica e nello smaltimento incivile delle mascherine e dei rifiuti con la “Terra dei Fuochi”. A tutto questo abbiamo amaramente riflettuto assistendo all’incisivo atto unico di denuncia civile “ Effetto Serra” di Alex Jones che, nella traduzione di Antonia Brancati, Viviana Toniolo, direttrice del teatro Vittoria a Testaccio da quando tristemente scomparve all’improvviso il marito brillante e gentilissimo Attilio Corsini che ricordiamo con intenso affetto, e Roberto Della Casa hanno interpretato con una superba recitazione espressiva e chiara scansione fonetica nei panni di due arzilli vecchietti  Tom e Sally che abitano sulla riva d’un corso d’acqua che s’è talmente ingrossato al punto da temersi un’esondazione, nella maniera che registrammo qualche anno fa con la tragedia del Vajont ed in Lombardia, mentre il Tevere s’è sempre riusciti, sia pur con qualche difficoltà, a contenerlo. I due gestiscono un’attività artigianale di piccolo “Bistrò” e discutono sovente per caratteri non proprio omogenei e mancanza di lavoro determinato per lui, per cui sono in condizioni economiche precarie. Dunque si ascoltano prima l ’esternazioni dei loro pensieri e contrapposti stati d’animo finché non vengono presi da una terribile angoscia in quanto il fiume per il maltempo sta per superare i margini di contenimento e loro non sanno come fronteggiarlo. Le comunicazioni telefoniche e via etere sono saltate, qui il rapporto accennato all’ Ucraina torna in perfetta analogia, non si può sperare nell’aiuto di nessuno, mentre ci dovrebbe essere una centrale di controllo come quella, che sulla scorta degli episodi passati distruttivi, monitorizza un po’ meglio il nostro paesaggio nazionale, anche  se i terremoti, che siano ondulatori o sussultori, come gli infarti o malori cardiaci, sono subitanei, rapidi e letali. Basti pensare al ragazzo quindicenne che durante gli allenamenti di calcio è deceduto sotto gli occhi sconvolti ed atterriti della madre a Latina !Invece di stare nella loro piccola residenza ad aspettare il peggio, credono che debbano agire loro, fare qualcosa per salvarsi ed allora con acqua, viveri ed il minimo necessario occorrente, prendono il largo con una barchetta sulla piena fluviale, il che francamente ci pare un po’ inverosimile, a guisa che qualcuno con una leggera tuta ignifuga si gettasse in un grosso incendio e codeste perplessità ce le conferma il fatto che nel 2001 nell’attacco alle torri gemelle di New York in parecchi si tuffarono dalle finestre sperando nel miracolo e nella misericordia di Dio, che il papa emerito Benedetto XVI ha sottolineato piamente nella Lettera Enciclica “Dives in Misericordia”. Rimangono al centro del fiume discutendo sul fatto che simili cataclismi bisogna evitarli con una maggiore cautela preventiva, anche considerando che i soccorsi non sono mai solleciti e pure qui non arriva nessuno per cui Sally rassegnata, dopo aver dovuto soddisfare le sue esigenze fisiologiche in acqua, invita il marito a rigirare la piccola imbarcazione e rientrare, augurandosi che il grave sinistro sia passato. Perciò abbiamo seguito 80 minuti di commovente epicità sociale, con la segreta speranza che l’umanità di fronte agli sconvolgimenti materiali cui sta assistendo si senta coinvolta in coscienza e badi di più alla sua sicurezza territoriale e spaziale, secondo l’originario progetto divino per cui anche la Creazione geme nelle doglie del parto prima d’essere liberata dai suoi limiti e dai procurati attentati edilizi e delle risorse alternative, ossia le pale eoliche e le centrali inquinanti a carbone o nucleari, per cui c’è bisogno della transizione ecologica con produzione elettrica o macchine all’idrogeno ,come sostiene il ministro Cingolani che ha guidato l’Istituto di Ricerca Tecnologica di Bologna. La doppia scenografia della modesta magione e della barchina sull’acqua è stata ideata da Gianluca Amodio, curando la regia psicologica e la dinamica dell’efficacia dialettica situazionale  Stefano Messina. Lo spettacolo di grande pregnanza sociale e civile per il primato dell’ambiente sarà replicato fino a domenica in Piazza Santa Maria Liberatrice nel cuore della romanità testaccina. Poi da martedì 8 fino alla domenica successiva arriverà la grinta effervescente e satirica di Giobbe Covatta con uno scoppiettante lavoro parodistico sulle donne, assolutamente da non perdere.

Giancarlo Lungarini 

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