Desirée Nossa, il fascino alla conquista dello spettacolo

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Quella di Desirée Nossa è una storia affascinante da raccontare, genuina e vera come poche altre se ne ascoltano nel mondo dello spettacolo e della fotografia. Un misto di semplicità e fascino, di bellezza acqua e sapone e di magia. Perché la protagonista, una ragazza di 20 anni che abita in un piccolo pacifico paese della Riviera ligure (San Bartolomeo al Mare, Provincia di Imperia), sembra arrivare da altri tempi. Semplice, originale, una “normale” ragazza che si dà da fare nell’attività ricettiva di famiglia pronto a trasformarsi in un’esplosione di sensualità e di eleganza. Desirée Nossa è ballerina e presentatrice, fotomodella e aspirante reginetta nei concorsi di bellezza. Ma è anche la ragazza della porta accanto che in estate si danna l’anima nell’albergo di famiglia – Hotel Fortuna – e che grazie al perpetuo contatto con il pubblico ha sviluppato una parlantina accesa e una personalità socievole. “Facendo leva su queste doti, fin da piccola, ho studiato danza e recitazione – racconta – Ora sono una ballerina e una presentatrice”. Ma, come detto, la sua vita sembra scorrere su due binari paralleli. Nella vita di tutti i giorni affianca il lavoro in hotel e la gestione dei beni familiari alla preparazione artistica, seguendo con determinazione e costanza intense ore di danza settimanali. Insomma, lei è una di quelle ragazze abituate davvero a darsi da fare. A rimboccarsi le maniche. Poi, se resta tempo, e il tempo se si vuole lo si trova sempre, c’è spazio per il resto. Dalla Provincia di Imperia ha già conquistato la tv e si prepara nel 2018 e tentare l’assalto a Miss Italia. Le carte in regola le ha tutte. Parlantina, simpatia e un segno particolare che poche hanno: è bella. Anzi, bellissima. Un trionfo di eleganza impossibile da dimenticare. Ecco perché il futuro sembra roseo e all’orizzonte ci sono nuovi traguardi da conquistare.

Innanzitutto, chi è Desirée Nossa?

Ho una spiccata sensibilità verso l’animo umano. A pelle percepisco i sentimenti, i disagi e le intenzioni delle persone che mi circondano. Il mio difetto principale invece credo che sia l’egocentrismo. Adoro stare al centro dell’attenzione e spesso sono vittima di cattiveria e invidia.

E sei artista polivalente.

La mia preparazione è avvenuta per 10 anni presso l’Accademia delle Arti “Scenart” sotto la direzione artistica di Pier Paola Serra. A 17 anni, sono entrata in Accademia perfezionando la mia tecnica in danza classica e contemporanea, arricchendo il mio backgroud con il canto e altri stili come il tip-tap e la danza acrobatica, presso il corso di TV-SHOW del MAS di Milano.

Iniziamo dalla fotografia: un’avventura che ti ha vista protagonista.

La mia primissima esperienza davanti alla macchina fotografica è avvenuta quando ero molto piccola. Ho posato per un’importante pittrice bergamasca, Ester Gaini, che ricordo oggi con molta tenerezza. L’anno seguente dipinse in regalo per me due meravigliosi ritratti, che sono tutt’ora esposti nella sala da pranzo dell’hotel, dove clienti e amici possono ammirare.

Col passare degli anni, hai coltivato questo mondo.

Sono stata testimonial per il brand di abbigliamento “U-crash” per il quale ho posato in diversi servizi fotografici. In questi anni ho collaborato con diversi fotografi, quelli che porto più nel cuore per la loro simpatia, professionalità e creatività sono due fotografi sanremesi: Lorenzo di Lucchio e Marco di Giulio.

Non solo fotografia, ma tanto spettacolo. 

Nel 2013 ho partecipato alla finale in diretta televisiva di un famoso concorso nazionale per il cinema, dove ho posato per il fotografo Roberto Minini. Sempre nel 2013 sono stata ospite nelle vesti di ballerina, in Lettonia, per un programma televisivo andato in onda nei paesi baltici “Eurojurmala” con la compagnia di collabozioni “Nino & The Nino’s”, con cui ho lavorato, sempre come ballerina, nei videoclip goliardici “Hully Kea” e “Rock Collection” visibili su Youtube e andati in onda su diverse tv private come Canale Italia e Telecupole.

Nel febbraio 2016 è avvenuto il tuo debutto come presentatrice.

Sotto la direzione artistica di Ilio Masprone, per “Sanremo Open Theatre”, ho presentato un evento collaterale al Festival di Sanremo. Inoltre, sono stata protagonista del programma televisivo “Take me out” andato in onda su Real Time l’anno scorso. Il mio sogno nel cassetto, in questo mondo, è quello di condurre un programma televisivo tutto mio su Mediaset, come Barbara D’Urso in Domenica Live o Ilary Blasi per il GFVip.

Come hai trovato il mondo dello spettacolo?

Bellissimo e misterioso ma altrettanto pericoloso e subdolo. È importanti affidarsi alle persone giuste e valutare bene chi si ha davanti, dalle agenzie agli agenti, è fondamentale non cadere in ricatti e compromessi. Viviamo in una società che ruota intorno al denaro e al sesso. Non è vero che l’unica via per arrivare è quella. Non è vero che bisogna passare per forza da li, sfatiamo questi orrendi miti.

C’è un messaggio che ti senti di dare?

Studiate, preparatevi, studiate danza, canto, recitazione, teatro, quello che volete… ma preparatevi. Siate professionali e preparate, non professioniste e raccomandate. Io credo ancora nella meritocrazia, fu Enzo Iacchetti a insegnarmi a crederci, quando in accademia parlò a tutti noi studenti dell’importanza della formazione.

Anche sul palco, il tuo modo di fare è all’insegna del carisma e del sorriso.

È il mio modo per provocare e attirare l’attenzione, così come nel privato uso molto i miei occhi azzurri per rimanere impressa nelle persone. Non servono gesti maliziosi o esagerare. Mi riferisco anche al mio modo di vestire: mi vedrete spesso casual, con pantalone skinny, maglioncini e giracollo. Anche in estate non mi piace esagerare: un pantaloncino a vita alta e una camicia legata sotto la vita è il mio modo di pormi.

Quale episodio particolarmente imbarazzante ricordi sul palco scenico?

Non ricordo con precisione quanti anni avevo, sicuramente tra i 14 e i 17 ma poco importa. Teatro Cavour, in scena con la compagnia della scuola di danza “Scenart” di PierPaola Serra, coreografia Moulin Rouge, vestita da Can-Can: gonnellona blu, culotte bianca, giarrettiera rossa. Un paio di salti, qualche pirouettes e via che mi si slaccia il gancetto della gonna. Applausi del pubblico, dalla platea si è sentito perfino un piccolo boato. La mia compagna in scena ha prontamente raccolto la gonna lanciandola dietro le quinte. Complimenti su complimenti, tutti credevano fosse parte della coreografia perché noi come se nulla fosse abbiamo continuato a ballare senza scomporci un attimo.

Cos’è per te la fotografia?

La fotografia è arte, libertà, spettacolo, illusione e magia. Una modella, il suo corpo nudo o vestito, la luce perfetta e una macchina fotografica dominata dal fotografo giusto diventa pura arte. Anche se devo dire che c’è ancora molto bigottismo e pregiudizio nei confronti delle modelle, che, come me, posano anche nude.

Cosa perdono le ragazze che non si buttano?

Beh, il potere di essere felici fregandosene di tutto ciò che può dire e pensare la gente, perdono la capacità di scoprire per intero la bellezza del loro corpo, delle loro movenze, delle emozioni che potrebbero trasmettere. La fotografia mi ha fatto scoprire tutta la mia sensualità, femminilità e ho imparato ad accettare il mio corpo, ora metto in mostra prima i miei difetti, poi i miei pregi, perché sono quelli che mi contraddistinguono.

Nel quotidiano che ragazza sei?

Sono parecchio esibizionista. Quando salgo sul palco mi piace lasciare tutti a bocca aperta. Un’altra volta, sono andata in giro per il paese con una parrucca bionda enorme cotonatissima, in intimo color carne e tutto il corpo dipinto per pubblicizzare “Le Unghie di Iris”. Vi svelo un segreto per essere sempre sexy anche mentre fate la spesa? Non indossate il reggiseno sotto gli indumenti: non tutti lo noteranno ma nella mente di chi lo noterà rimarrete più impresse voi che un’altra in minigonna e tacchi a spillo..

Che progetti hai per il nuovo anno?

Parteciperò a Miss Italia 2018, spero di arrivare a Jesolo. Riportare la corona in Liguria, lontana dal 1975 sarebbe un sogno meraviglioso. Poco tempo fa ho conosciuto un coreografo Alex Aztewi, mi ha dato una grande spinta motivazionale, ho deciso di affidarmi a lui, studierò danza sotto le sue direttive e chi lo sa… magari arriverà qualcosa di molto molto bello. Al momento, in progetto, grazie a Marco di Giulio, dovrei posare per il fotografo Mariano Annoni, per una pubblicità di lingerie in Russia.

Anche sui social il tuo personaggio sta decollando?

Grazie ai social mi faccio conoscere e conoscono gente. Il mio rapporto però è molto conflittuale: mi scrivono molte persone e a volte è estenuante, all’inizio lusinga ma piano piano diventa un peso ricevere continue avance. Sono molto riservata, non do mai confidenza sui social in chat a sconosciuti, non esco con uomini conosciuti sui social.

Ti reputi una influencer?

Non sono una influencer nel senso letterale del termine. Più che impostare tendenze, mi piace distaccarmene. Uso l’arma della provocazione e della sensualità per esprimermi. “Scandalizzare” è una potente arma comunicativa, e in passato se ne sono serviti grandi pensatori ed artisti. Mi piace pensare che il mio rapporto con il pubblico ricordi in parte quello che aveva D’Annunzio, o i Decadenti e i Futuristi: provocare, osare senza preoccuparsi di compiacere. Ma, alla fine, piacere.

Luca Fina

Foto di copertina Lorenzo di Lucchio

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