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Io Covid, tu cancro, lui infarto e uno scappato di casa che si chiama ictus, chi di noi più semina dolore e pianto?

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Dopo gli influencer che hanno fatto licenziare I filosofi, sono arrivati i virus e loro affiliati che sviluppando una catena tipo quella di S. Antonio hanno dato forma ad una concorrenza spietata tra Covid, cancri vari di ogni origine ed estrazione biologica e sociale, infarti più o meno mortali e se non lo sono è perché le affiliate del miocardio le coronarie non vogliono cedere lo scettro di essere delle arterie da tangenziale che nemmeno se crollasse di nuovo il ponte Morandi sarebbero disposte a farsi eliminare per un semplice e non professionale infarto non annunciato, (quest’ultimo diventato un cold case da mettere dentro un forno a micro onde) e ictus arrivati trafelati sempre in ritardo e scappati da casa loro , gli ospedali perché laggiù non li vogliono più curare…
Cronaca in diretta di malattie entrate in conflitto di competenza territoriale che giocando alla roulette russa arruolano ignari pazienti a diventare le loro cavie permanenti affette da sindrome di
Stoccolma , purchè si parli di loro e della loro nefasta condizione di essere sempre dietro le quinte a contro chi anche attraverso esorcismi casalinghi vorrebbe allontanare queste sgradite presenze,
arrivando anche a stipulare un contratto a tempo indeterminato con maghi e fattucchiere senza che I dottori che non vengono informati (perchè il Covid e I suoi fratelli ballano da soli ), di questa concorrenza sleale dove una fattucchiera sostitusce un medico in fatto di competenza o stadiazione premonizione di malattie che non sono ancora arrivate e che non sappiamo come e quando arriveranno…
Stiamo parlando della predestinazione dell’umanità ad ammalarsi e in penuria di originalità di malattie varie, qualcuno decide di inventarsene una che alla fine diventa una soubrette da avanspettacolo che preso il gusto di stare sulla scena del crimine che lei crea con morti e feriti, non molla la presa e spodestando la restanti concorrenti catalogate come malattie mortali , si diletta a ballare da sola o con I suoi ammiratori – virologi e proseliti alias varianti calcando la scena come numero uno in fatto di terrore e paura con l’adrenalina e il cortisolo sempre in costante attività
fino a collassare come il motore di una macchina che resta sempre acceso fino a quando esausto si accascia alzando bandiera bianca….E la libertà si farà vaccinare o firmerà un contratto di non belligeranza con Mr.Covid “forever”?
La libertà non firma cambiali in bianco, è analfabeta pur sapendo leggere e scrivere.
E’ un caos in tangenziale con droni che hanno sostituito i condor, il vortice che aspira munito di aspirapolvere multiuso pensieri in divieto di sosta e in assenza di green pass…
Il mio cervello resta in vigile attesa e io che ne sono portatrice non ho “momentaneamente ?”la licenza di pensare, perché lui ha smesso di funzionare …Priva di green pass dove mai potrò andare?
“Libertà goccia di sangue che scorga dal cuore dimmi dove sta l’amore, guidami tu che sei luce e non lampadina, la strada che porta alla bellezza di resistere all’arroganza, tu libertà che mi hai scelto e che mi hai insegnato il valore della coerenza resta accanto a me la notte e il giorno insieme chiuse nella prigione che altri ci hanno dato , penseremo e realizzeremo il sogno della bellezza e della verità dove l’umanità marcia libera e consapevole del grandissimo e incommensurabile dono della vita, tu Libertà sei l’immaginazione di un giorno di primavera che diventando estate non abbandona il sole, nemmeno quando l’autunno e l’inverno oscurano il cielo accorciando i giorni che con te non avranno mai fine ! “ dopo questo accorato appello senza risposta, perché la libertà risulta “indisposta” mi accingo a respirare la mia solitudine in altrettanti moltitudini di solitudini certificate con passaporto “vaccinale”…
Nel frattempo giunge la notizia che l’elisir di un siringa sia stato sperimentato su un’auto elettrica e che questa non smetta tuttora di marciare senza autista con la siringa che lampeggia per l’emergenza..

E’ il Vangelo di una siringa che per cambiare nome si spaccia per Babbo Natale, il furto di identità delle parole , un reato con immediata prescrizione, in tema di festività astenetevi di laudare Gesù bambino madonna Ursula vi dice che lodando solo lui è dimenticando tutti gli altri che non si sa chi siano peccate di esclusione e il Covid vi colpirà in una eterna cospirazione…
il Vangelo gnostico di Filippo, inversione arcontica. Ricorda che : «Essi presero il nome delle cose buone e lo diedero alle cose che non sono buone per potere per mezzo dei nomi ingannare gli uomini e legarli alle cose che non sono buone perché essi deliberarono di prendere l’uomo libero e fare di lui un loro schiavo in eterno».
Non avrete altro sostantivo che il Covid e i vostri figli così li battezzerete: Covid e Covidda mettendo anche l’asterisco come fanalino di coda davanti agli hub vaccinali….
Ridatemi la lingua italiana, i suoi sostantivi, i suoi aggettivi, che sono buoni come lo è la lingua italiana che e’ stata usurpata senza che nessuno lo capisse della sua propria semantica, sostituita con perdita di parole, sintagmi brevissimi, meno parole si usano più il pensiero che necessita delle parole per esprimersi si impoverisce, impoverendo la sfera del processo di ideazione-immaginazione processo indissolubile con la creazione artistica – emozionale, perché l’arte è intelligenza emotiva che predilige la differenza, le diversità che hanno sempre tra loro un collegamento baluardo dell’artista preposto alla ricerca della verità che è il discepolo che trova il collegamento tra verità e bellezza: la demolizione del processo di ideazione vede nella destrutturazione semantica- semiotica della nostra lingua madre la riduzione del linguaggio all’essenziale – minimo vitale (-secondo i colonizzatori-) ciò vuol dire riduzione di parole , riduzione di idee, appiattimento cognitivo del cervello , passo successivo creare la lingua degli schiavi povera di vocaboli perché” gli schiavi – lo disse Hitler non devono saper leggere, scrivere, al massimo possono contare fino a dieci e come disse Himmler che un intero popolo, quello polacco muoia di fame importa quanto quello che viene loro tolto e viene dato ai tedeschi per rifocillarli,” “che muoiano prigionieri russi, ebrei per fare un fosso anticarro poco importa se il fosso anticarro serve a proteggere la Germania …” (Tischgespreache dagli appunti di Martin Bormann segretario del partito nazista che annotava tutto quello che diceva Hitler e i suoi ospiti in questo caso Himmler, il quale questa teoria la presentò anche durante i vari comizi inclusa la conferenza di Wannseee), quindi che ci siano 130.000 italiani sacrificati a Mr.Covid può essere solo un segreto di stato che anche Pulcinella ha deciso per la sua incolumità personale di censurare…Ritornando a qualche decennio saltando da un millennio , il secondo al terzo, l’attuale,Il brutto che diventa buono esercitato dal nazismo fu l’anticamera dell’attuale
Ifinestra di Overton; per distruggere un popolo prima si distrugge la sua lingua che è lo scrigno della sua memoria storica e culturale , poi si distruggono le sue tradizioni e la religione (vedasi la strega di Biancaneve alias Ursula von der Leyen e le sue indicazioni sugli auguri di Buone Feste e non Buon Natale)quello che resta è un popolo letteralmente apolide privo di memoria e valori facilmente manipolabile, in pratica lo schiavo perfetto.
E il Covid in tutto questo che ci azzecca? Lui è il tutorial, lo spartitraffico che ha invaso mente e cuore con il danno collaterale di essere diventato un ospite permanente traghettato da siringhe e vaccini che vaccini non sono ma che pur di spacciarsi per buoni si sono inventati la solidarietà del vaccino “vettoriale” , una specie di treno ad alta velocità senza macchinista dove il controllore e il bigliettaio sono una cosa sola si chiama Spike è talmente veloce che alle prossime Olimpiadi porterà la bandiera della proteina buona più veloce del mondo, dietro di lei annaspano infarti, ictus e cancri, che lamentano giustamente una mancata visibilità mediatica da Miss malattia perché dopo il concorso di Miss Italia, è arrivato il concorso di Miss Malattia, una nuova forma di pandemia dove la bellezza sta nelle parole buone per calmare il resto della biologia messa da parte per Mr. Covid, il quale vanta al proprio battesimo I più grandi padrini becchini dell’umanità che hanno deciso che siccome siamo in tanti, hanno delegato lui e Miss Spike ad una selezione “naturale” con buona pace del resto delle patologie che gridano al ratto della telecamera fissa sui nostri beniamini Spike e Covid uniti per sempre dalla nostra paura di non riuscire più a mandarli via.

Barbara Appiano

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