Una musicalità che, come ha raccontato Gì in una recente intervista, rende ragione di un legame che dalle parole, le quali contemplano la poesia, possono diventare canzoni, incontrando la musica. E lo sa bene il cantautore che in queste settimane sta promuovendo il suo nuovo singolo “Dinosauri”, un brano che racconta delle nostre paure, una sorta di lente di in gradimento che, focalizzandosi su di esse, cerca di conoscerle, per poi sconfiggerle.
Gianluca Prezzemoli -questo il vero nome dell’artista- sa bene che cosa significhi raccogliere immagini attraverso le parole, in quanto Gì, oltre che cantautore, è anche poeta. Le sue composizioni hanno poi preso confidenza con la musica, con note e accordi che seguivano le incursioni di un’anima alla ricerca di risposte, ma sempre con tante domande…. Ed ecco “Dinosauri”, un brano, come ha dichiarato Gì, con un testo molto particolare, il quale può esser percepito in molti modi, una specie di dialogo univoco verso se stessi, una presa di coscienza… Qualcosa che comunque, Gì ha scritto in primis per se stesso e che poi ognuno, ascoltandolo, può interpretare in maniera diversa, dando al brano una chiave di lettura magari anche del tutto differente. Ciò che risalta è comunque il bisogno di ascoltare e di ascoltarsi, di svecchiarsi dai “dinosauri” che affollano la nostra mente, cercando sempre di restare sui nostri passi, senza incedere in scorciatoie di cui poi possiamo pentirci.
Sempre durante l’intervista, Gì ci ha raccontato di come, questo periodo sia reso ancora più difficile, dai tanti social che, intrappolano la nostra vita su una rete da dove la nostra mente, a stento riesce a liberarsi, dove confondiamo le nostre idee con quelle degli altri, dimenticando chi siamo. Citando quindi un breve estratto dall’intervista con Gì potremo concludere dicendo: “Dovremmo dedicare molto più tempo a noi stessi, liberi dai suoni delle notifiche e ricominciare a pensare con la nostra testa senza ingolfarci il cervello da mille cose, spesso in contrasto fra loro. Musica e poesia in questi casi sono ciò che ci può aiutare…”
Sonia Bellin
