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Ilaria Solazzo, giornalista pubblicista e blogger, ha intervistato per noi e per voi la scrittrice Paola Ladogana.

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“Ciao Donna” è il nuovo libro della scrittrice romana Paola Ladogana: racconta il complesso rapporto tra madre e figlia, nel succedersi delle stagioni della vita.
Si chiama “Ciao Donna” il libro dell’autrice Paola Ladogana, pubblicato da Viola Editrice, che affronta il complesso rapporto di una madre con la figlia Alessandra, mentre scorrono le stagioni della loro vita, in un’Italia che cambia e si trasforma. Una storia di due donne che lottano per la propria affermazione, per essere riconosciute, per essere amate e per amarsi così come sono. Nel precipitare di eventi drammatici, errori e incomprensioni impareranno a esprimere e a rendere vero l’amore l’una per l’altra.

La narrazione abbraccia la quotidianità di una famiglia italiana degli ultimi 50 anni, con una prospettiva che scava nell’intimo dei due personaggi principali e pone al centro il loro rapporto ma anche il rapporto con se stesse e con gli altri. Quella di Alessandra e sua madre sono vite che si intrecciano mentre si aprono ad altre vite, che viaggiano nel tempo, che insegnano e imparano.

Tutti i personaggi sono vittime e carnefici al tempo stesso. Perché in fondo non ci sono buoni e cattivi, ma ognuno è solo con la propria percezione della realtà e degli avvenimenti. Saranno le circostanze della vita a trasformare le persone e a restituire verità, mai assolute.

Ciao Donna è un libro scritto con grande fluidità e semplicità di stile che invita alla lettura e lascia in chi lo legge il desiderio di prolungare la riflessione.

L’autrice

Paola Ladogana è nata a Roma il 3 febbraio 1967. Giornalista pubblicista si occupa di comunicazione da più di quindici anni. “Ciao Donna”, edito da Viola Editrice, è il suo primo romanzo.

Intervista

Ilaria – Genesi di una tua opera: come si manifesta in te la nascita di una storia? Segue una linea o un percorso predefiniti generalmente, o può scaturire di volta in volta da una “costante” differente, per esempio, partendo da una semplice scena visiva, o da un singolo dettaglio, o dal richiamo di un ricordo o di un’atmosfera, o ancora dall’idea di un ipotetico titolo da attribuire poi in un secondo tempo?
Paola – Direi che la principale fonte di ispirazione sono le immagini. Scene che vedo con gli occhi della mente e che mi restituiscono emozioni e poi da lì ricordi… L’insieme delle immagini diviene via via un puzzle da comporre. E vedo il filo che le lega il percorso che conduce da una immagine all’altra. Unisco i puntini ed ecco la storia. La riconosco e solo allora posso iniziare a scriverla.

Ilaria – Verità di intenti: come autrice cosa speri di trovare o scoprire durante la stesura di una tua storia? Cosa ti auguri di poter lasciare al lettore che si affida a un tuo romanzo?
Paola – Quando scrivo cerco me stessa. Spero di trovare quelle parti di me che non ho ancora capito. Di volta in volta aggiungo un pezzettino di consapevolezza e quindi di libertà interiore. Più mi conosco più sono certa di me più mi accetto più sono libera di dire ehi mondo eccomi io sono questa. Se vi piace sono contenta se non vi piaccio pazienza. Sono abbastanza libera da non pretendere di piacere a tutti.
Al lettore spero sempre di poter lasciare emozioni e riflessioni. Di regalare un po’ di quel sano menefreghismo che ti libera da sovrastrutture che ti permette di tirare fuori te stesso. Solo così si superano limiti e paure. Solo così a volte si vincono ansie panico difficoltà relazionali. Siate voi stessi sempre perché rende liberi. Questo è il messaggio che più di ogni altro mi piace lasciare a chi legge.

Ilaria – Romanzo vs racconto: pro e contro, se ci sono, vuoi confidarceli? Sei legata maggiormente a una determinata forma espressiva? Quale fra le due ti permette di comunicare al meglio il tuo universo interiore? Ritieni che l’importanza e la forza di uno o più messaggi sottesi al testo si possa evincere ugualmente, a prescindere da una forma narrativa breve o lunga che sia?
Paola – Il romanzo è la forma narrativa che preferisco. La differenza sostanziale la individuo nella trama più ricca di personaggi, fatti e linee secondarie.. ma soprattutto nella possibilità di vagare tra fantasia e realtà di trasformare il racconto in un viaggio della mente che può prestarsi a interpretazioni che ha un suo filo ma meno esplicito più possibilità di offrire messaggi da scovare e interpretare. La differenza dunque è nella modalità espressiva nella linea narrativa. Non credo invece che la forza del messaggio risieda nella lunghezza del testo. Ci sono romanzi lunghissimi dove aspetti di trovare un senso, un messaggio e resti deluso perché non c’è un bel niente se non il racconto fine a se stesso.
Certo è d’altro canto che la scrittura introspettiva sviluppata in un romanzo fa fatica a restituire un messaggio complesso e completo in 10 righe di racconto. Può dare sicuramente emozioni ma non svelare le grandi complessità dell’animo umano per intero.

Ilaria – Quanto ritieni sia fondamentale che la letteratura dia voce a tutto ciò, che la scrittura diventi per te veicolo espressivo per porre riflessioni, per sollevare quesiti, per cercare una sorta di “verità” della vita?
Paola – Penso sia essenziale. Quasi un dovere di chi scrive. Come dire un talento che deve dare i suoi frutti. E i frutti non sono certo i guadagni per la vendita di un libro, quanto piuttosto l’entità di riflessioni generate, anche queste non tanto in termini di numero quanto di valore. Scrivere è un dono che porta con sé altri doni che siamo chiamati a condividere.

Ilaria – Quali sono i tuoi riferimenti ispirazionali nella cultura e nell’arte?
Paola – Artisticamente ho amato e amo la poesia e la prosa del ‘900. Il cinema neorealista ed esistenzialista. La pittura naif e contemporanea.Ilaria – Quanto è importante il passato per immaginare e costruire il futuro? Credi che il futuro possa avere un cuore antico?
Paola – Sì assolutamente. Il mio futuro avrà sempre un cuore antico. Non c’è futuro senza passato. È il passato che costruisce il nostro futuro ed è al passato che dobbiamo ciò che siamo. Nel bene e nel male. Non è vero che il passato è passato. La storia che sia quella dell’umanità che di un singolo individuo non può non tenere conto della.memoria.

Ilaria – Quali consigli daresti a un giovane che voglia intraprendere la tua strada?
Paola – Di ascoltarsi e di ascoltare gli altri per imparare. Di essere sinceri, veri. Di non provare a essere qualcun altro ma essere se stessi.E poi di non mollare mai. Di non lasciarsi bloccare da chi ti dice ma tanto non
si va da nessuna parte. Perché vedi vai sempre da qualche parte. Vai nel tuo intimo vai nella tua serenità vai verso la tua libertà.

Ilaria – Qual è stato il tuo percorso per arrivare a fare ciò che ami?
Paola – Una vita di lotte contro i fantasmi interiori prima di poter dire… ora lo faccio. Un percorso tortuoso anche sul piano pratico per.poter arrivare a conquistare uno spazio nel mondo. Ci ho creduto fino alla fine e ho fatto tutto ciò che era possibile per diventare ciò che volevo essere. Tenacia, lavoro tanto e tanta voglia di imparare ogni giorno dal giorno appena vissuto.

Ilaria – A chi ti ispiri? Quali sono i libri che ti hanno formato?
Paola – Al Vangelo prima di tutto. Li trovi le risposte a tutto soprattutto se nella vita la tua priorità è la ricchezza interiore e con essa quella serenità che non avrai mai da nulla di troppo terreno.
Poi scendendo di grado…. Dante Alighieri e La Divina Commedia su tutti e scendendo ancora Simone de Beauvoir , il secondo Sesso, ma anche Hermann Hesse, Franz Kafka Thomas Mann o Cesare Pavese, Italo Svevo…

Ilaria – Progetto futuro?
Paola – Liberarmi sempre più da tutto ciò che amore non è. C’è ancora del catrame da ripulire prima di poter trasformare veramente la mia vita in un giardino sul mare e lasciar battere liberamente nel mio futuro tutto il mio cuore antico.

Descrizione

Il racconto di un amore tra una madre e sua figlia sullo sfondo della quotidianità italiana degli ultimi 50 anni. Un rapporto difficile tra due donne che lottano per la propria affermazione, per essere riconosciute, per essere amate e per amarsi così come sono. La storia intima di due vite che si intrecciano tra loro e con altre vite, che viaggiano nel tempo, che insegnano e imparano, che uccidono e fanno rinascere. Tutti i personaggi sono vittime e carnefici al tempo stesso, perché non ci sono buoni e cattivi, ma solo personali percezioni della realtà e circostanze della vita, che trasformano le persone e restituiscono verità, mai assolute.

Dettagli

Autore:
Paola Ladogana
Illustratore:
Massimo Calabro
Editore:
Viola Editrice
Collana:
Psyco
Anno edizione:
2021
In commercio dal:
15 marzo 2021
Pagine:
166 p., Brossura
EAN:
9788831250436

Link utili

https://www.lafeltrinelli.it/ciao-donna-libro-paola-ladogana/e/9788831250436

https://www.libreriauniversitaria.it/ciao-donna-ladogana-paola-viola/libro/9788831250436

https://www.mondadoristore.it/Ciao-donna-Paola-Ladogana/eai978883125043/

Ilaria Solazzo

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