Consapevole che infrangere le consuetudini, specie se consolidate, è sempre un atto di coraggio, Pietro Pancamo si è ribellato alla moda delle antologie a tema, curando un piccolo volume collettaneo di versi – proprio questo che stringete fra le mani -, nel quale a ciascun autore è stata lasciata completa libertà di scegliere autonomamente la materia da trattare; ne è nata un’opera corale in cui tutti, svincolati com’erano da forzature di sorta, hanno avuto una preziosa oppurtunità d’esprimersi al meglio. E ciò è ampiamente dimostrato non solo dai componimenti, ma anche dai poeti (Kikai, Angela Lombardozzi, Tommaso Meldolesi e Fabio Sebastiani) che il libro raccoglie.