STORIA E LEGGENDE SU NAPOLEONE BUONAPARTE

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Leggere notizie del tempo passato a volte induce fare delle riflessioni, chi era Napoleone?

I libri di storia riportano fatti clamorosi su questa persona, noi certamente ultimi non vogliamo fare quelle persone che sanno tutto sulla sua grandezza, proprio per questo ci limiteremo a narrare fatti e curiosità per il semplice gusto di pubblicarle.

Nato da una famiglia della piccola nobiltà, padre e madre di origine toscane, dopo che si trasferirono ad Ajaccio (Corsica), venne alla luce il 15 agosto del 1769, sviluppando una brillante carriera militare.  A seguito della rivoluzione francese e l’assalto alla Bastiglia, il giovane Napoleone si distinse militarmente che gli diedero il comando delle truppe per la campagna d’Italia.

Come tutti i famosi condottieri, anch’esso amava ricoprirsi di gloria conquistando territori e vincendo numerose battaglie. Con la resa di Marengo, da parte degli Austriaci, il Piemonte ritorna a essere una provincia francese con leggi e lingua d’oltralpe, ma col trattato di Campoformio inizia a il suo grande percorso come stratega militare, gettando le basi per il Regno d’Italia. Nel frattempo modificò il cognome che diventò Bonaparte per renderlo “più francese” sebbene tutto questo, continuava a essere un grande stratega militare, lasciando tracce del suo passaggio distruggendo forti difensivi, uno per tutti è quello di Fenestrelle in Valsusa non meno come uomo politico, nel 1801 fece un concordato con la chiesa accordando molti privilegi, oppure ponendo le prime basi del Diritto Civile… A Torino, oltre donarle lo stemma cittadino aggiunse alla figura del toro tre api inserendola tra le trentasei città imperiali nel 1085, con la benedizione di PIO VII, cinse la corona imperiale di Francia e del Regno d’Italia dicendo: Solo Napoleone può incoronare Napoleone…

Intorno al grande condottiero gli aneddoti si consumano, parlando di un edificio salvato grazie a Napoleone Bonaparte è Palazzo Madama, a dirla come disse il Governatore di Torino generale Menou, rivolgendosi all’imperatore <È una vecchia baracca” dal 1802 troppo sabaudo sarebbe da demolire >. Napoleone con lapidaria frase rispose: Sei tu una vecchia baracca! Dicasi altrettanto per i bastioni, che furono abbattuti, tranne per quelli della Cittadella e di S. Adelaide e S. Giovanni nella zona dei giardini Cavour, dando una bella scossa all’urbanistica torinese.

Napoleone, dopo la battaglia di Marenco (giugno 1800) di passaggio in carrozza a Torino per annessione Piemonte alla Francia, si pensa abbia dormito al Dogana Nuova, per poi proseguire alla volta di Milano per essere incoronato Imperatore e Re d’Italia. Nel ritorno, prese residenza alla Palazzina di Stupinigi, con Josephine (sua moglie), rimanendo una decina di giorni tra bagordi e “scappatelle.

Interessante sapere legata alla carrozza (scampata ad innumerevoli attentati, grazie all’abilità del conducente) che lo ha portato Milano, fu rinvenuta a Marenco, in un cascinale adibito a pollaio nel 1950. In seguito, acquistata da un ‘antiquario, la comprò un illustre personaggio cittadino, il sensitivo Adolf Gustavo Rol, appassionato di storia napoleonica, la fa restaurare dal Centro Conservazione e Restauro della Venaria Reale (Torino, ora in mostra permanente) per donarla poi all’Ordine Mauriziano.

Oltre a essere un genio militare e grande legislatore (paragonabile solo a quella di Giulio Cesare), altro esempio, fu la costruzione del Ponte di Pietra, sostituendo quel piccolo ponticello in legno con uno progettato dal Corpsdes Ponts et Chaussèes (in questa scuola operavano i migliori ingegneri parigini), questo ponte chiamato Ponte di PO, col la sua lunghezza di 150 metri fu costruito tra il 1810 e il 1813 caratterizzandolo con cinque arcate, per unire le due sponde, dalla piazza Vittorio alla collina (non c’era ancora la Gran Madre).A questo proposito si favoleggia che all’interno del pilastro centrale vi è un tesoro, qualcuno in epoca più recente disse: Se si dovesse cercarne il prezioso contenuto, abbattendo il ponte… Piazza Castello e Palazzo Madama…  verrebbero demoliti, poiché pare che sotterrati nella Via PO, ci sarebbero dei tiranti nascosti per sostenere il ponte! Sarà vero o falso, un fatto è certo… che al ritorno dei Savoia a Torino, pensarono di abbatterlo… meno male che prevalse il buon senso.

Questo passo di storia, sembra scritta ieri, invece è passato più di trecento anni dalla sua nascita (figlio di Letizia Ramolino e Carlo Buonaparte), in effetti dobbiamo riconoscergli questo lasso di tempo quelle cose che hanno dato il via dopo anni al nostro sistema di vita. Accenniamo in ordine sparso alcune che istituì: Il primo impero francese,Codice Civile (detto anche Codice Napoleonico), dichiarò Torino Città Imperiale, aggiunse tre api sul suo simbolo araldico del nostro stemma con il toro dorato su fondo azzurro, il Consiglio di Stato, una Banca Centrale, la Legion d’Onore, i Licei…e l’antenato dell’euro…  così pure un suo progenitore dell’F B I, creato nel 1908,

Nel 1810 tramite un concorso indetto personalmente, per creare un sistema adatto a conservare i cibi da portare durante le campagne militari (brevettato in seguito da  Osterhoudt nel 1866) fuuna scatoletta, apribile con una chiavetta.

Lo sapevate,la prima biografia su Napoleone fu pubblicata in Cina nel 1828 personalmente amava i grissini e le nostre Reggie, non è ancora tempo di cioccolatini e praline ma pare che nasca ’idea di mescolare cacao e nocciole per la carenza di cacao. Il gianduiotto invece si pensa al cappello di GIAN D’ DOIA (Gianduia) per la somiglianza del bicorno di Napoleone… ma questa è un’altra storia!

Daniele Giordano

Antoine Jean Gros, Napoleone sul campo di battaglia

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