“Il ritorno”: A tu per tu con Vasco Barbieri

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Dal 16 settembre 2022 è disponibile sulle piattaforme digitali e in rotazione radiofonica “IL RITORNO”, il nuovo singolo di Vasco Barbieri classe 1985. In seguito a un coma che gli fa perdere la memoria dei primi anni, il 30 aprile 1993 Vasco si risveglia a una nuova vita. Il coma gli causa gravi danni alla vista, a cui reagisce compensando con il senso dell’udito, sviluppandone la sensibilità sino a “vedere le frequenze”. Il pianoforte, dunque, diventa il suo rifugio per inventare il suo mondo e ne approfondisce l’apprendimento con lezioni private e poi seguendo un corso estivo di teoria e pratica musicale presso un Summer Camp in Ohio. Il liceo Classico e un corso di recitazione sono i primi strumenti di cui si avvale per capire la realtà in cui è tornato. Tuttavia gli restano senza risposta tante domande: si laurea pertanto in Filosofia, attraverso cui sviluppa una propensione per il potere e la musicalità della parola. Si occupa di informatica e comunicazione web, affinando un approccio per immagini nella comunicazione dei contenuti. I suoi punti fermi diventano allora la tastiera musicale di suo nonno, un quaderno di pensieri e la tastiera del computer. E’ proprio in questi anni che la ricerca dell’autore sull’essenza della comunicazione si traduce in un concept album intitolato The Turtle, scritto in lingua inglese ed edito il 25 settembre 2020: racconta in forma musicale lo sviluppo a orecchio dell’artista in un mondo che tende sempre più a una comunicazione grafica. Le canzoni di Vasco Barbieri convogliano le emozioni dell’anima del poeta scrittore e la sua filosofia “olistica”, mostrando il suo lato artistico e umano che lo ha reso fra le più interessanti promesse della musica italiana esportata all’estero. Dato il lockdown causa Corona Virus, sfrutta l’occasione per iscriversi a una scuola di musica classica, l’Aimart, dove studia composizione, pianoforte classico e canto. Il 4 giugno 2021 il suo ultimo singolo Hey con il relativo video ha ottenuto il Premio alla Resilienza alla XIV Edizione 2021 del Festival Internazionale Social Clip “ Tulipani di Seta Nera” “per aver saputo esaltare la capacità di resilienza appartenente alla natura umana e aver interpretato e trasmesso, in chiave onirica, un augurio di “risveglio” essenziale per la rinascita e l’inclusione di ogni individuo”. Allora firma un contratto con La Red&Blue di Marco Stanzani per la promozione del video di Hey, che lo porterà a suonare sul Lago di Iseo e poi nella Villa del Bene presso Volargne, in provincia di Verona. A settembre del 2021 Barbieri si iscrive allora alla Saint Louis College of Music per continuare a perfezionare i suoi orizzonti musicali. Dopo “Portami con te”, esce “Il Ritorno”. Proprio di questo brano parliamo direttamente con Vasco.

Ciao Vasco, “Il ritorno” è il tuo nuovo singolo. Si tratta di un brano che presenta due livelli di lettura: uno più particolare che ti vede protagonista.  Qui cantando in prima persona, guardi le stelle e torni a sentirti parte di un cosmo molto più immenso che merita di essere scoperto e a cui vuoi affidarti, come se ti sentissi immerso nel fiume della Via Lattea. L’immensità del cielo ti fa sentire bambino e ti fa  venire la forza di rinascere e di tornare a far parte del Tutto, come se ogni stella segnasse il tuo cammino. Una canzone che rappresenta un incitamento a rialzarsi e a tornare a vivere nel mondo uscendo dalle proprie grotte di giustificazioni. In questo modo, guardando le stelle e sentendosi parte, si può tornare ad avere speranza nei propri sogni. Mi parli di questo brano?

Questo pezzo è la mia riaffermazione nel presente, la ripresa di responsabilità e contatto con me stesso, accettandomi, nel mio essere diverso da come mi pensavo e pronto per qualcosa di nuovo.

Sei laureato in filosofia e pensando alla tua storia mi viene spontaneo chiederti: Quanto ti ha aiutato la filosofia?

La filosofia come un farmaco, un’arma a doppio taglio. Mi ha aiutato a intraprendere questa ricerca di me stesso da un lato; dall’altro lato mi ha un po’ intrattenuto nel continuare a fare questa ricerca senza mai riuscire a raggiungere un risultato definitivo. Per cui la filosofia è il motivo e l’origine per cui la vivo.

Mi piace questa tua risposta, perché c’è un messaggio immenso nella stessa che fa comprendere che non bisogna mai fermarsi ma andare avanti, a continuare a cercare anche se non c’è un risultato definitivo. E’ come se questo risultato definitivo non deve esserci, ma deve essere una continua ricerca. Mi permetto di esprimere la mia ammirazione nei tuoi confronti, per come hai affrontato la vita e ammirazione per il messaggio che ci vuoi dare. Vuoi dire qualcosa su questo messaggio che vuoi donare?  

Il messaggio che voglio dare è che non è mai detta l’ultima parola. Pensando alle mie esperienze trascorse posso dire che “c’è sempre una possibilità per rimettersi nel mondo e ricominciare e poter reinventarsi”. Per cui “Il ritorno” e tutto il mio primo album, sono stati occasioni di cantare questa sensazione di rinascita, che ogni giorno ci consente di tornare al sole.

E proprio parlando del brano “Il ritorno”, è accompagnato da un videoclip metaforico che racconta una rinascita attraverso un percorso simbolico; dopo lo smarrimento nel bosco (che rappresenta da sempre angoscia e perdizione) ci si ritrova in una radura, dove l’abbandono alla luce del sole a braccia spalancate (simbolo di speranza), concede di ritrovarsi, grazie alla fantasia. Tuttavia il ritrovarsi implica il mettersi in gioco nella vita, in un nuovo modo, senza cristallizzarsi, aiutati anche dal destino, a cui ciascun uomo è strettamente legato. Cosa ti hanno detto le persone che hanno ascoltato e visto il video de “il ritorno”?

Molti mi hanno detto che si sono ritrovate in questo percorso di rinascita e di reimmissione in questo mondo. Quindi c’è molta condivisione e il brano credo che sia entrato nel cuore delle persone.

Sul questo “essere entrato nel cuore”, mi faccio testimone perché ascoltando il brano anch’io mi sono ritrovato, ho trovato frammenti della mia vita. Per tale ragione mi sento di dire da persona e non da giornalista “Grazie per questa canzone.” So che stai lavorando ad altri pezzi, ma non diciamo nulla e aspettiamo di ascoltarli.

Chiudo questa intervista ringraziandoti di questo tuo tempo e augurandoti un buon lavoro.

Grazie a te Giuseppe e alla redazione, un caro saluto.

Giuseppe Sanfilippo

 

 

 

 

 

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