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ANDREA CASABIANCA: “IO, LA MUSICA E I MIEI SOGNI…”

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Da oltre 20 anni, Andrea Casabianca vive il mondo dello spettacolo e si trova a proprio agio a vivere esperienze sotto i riflettori. Ha iniziato nel 1999 con le prime apparizioni televisive, poi si è ritrovati nelle vesti di cantante e di attore. Ogni volta, un’esperienza speciale, incarnando corpo e anima di un personaggio sempre diverso. “Per me cantare è recitare, i miei personaggi mi hanno fatto crescere a livello artistico, umano e personale, oltre ad avermi dato la possibilità di esprimermi come artista poliedrico e trasformista quale io sono” racconta Andrea, 47 anni portati col sorriso sulle labbra, originario di Rimini dove lavora nel settore alberghiero. Certo è che, appena può è sempre pronto a tuffarsi in progetti nuovi, proprio come quello che di recente l’ha portato a vivere l’esperienza del grande schermo.

Partiamo proprio da due esperienze recenti ed entrambe speciali.

Nel 2019 ho fatto un’apparizione nel film “L’incredibile storia dell’isola delle rose”, girato a Roma, nel quale ho vestito i panni di un oste di una trattoria in stile anni Sessanta. Il film ha ricevuto 2 David di Donatello, averne fatto parte è stato davvero speciale! Nel 2021 ho preso parte alla pellicola “Rimini” della regista tedesca Sarah Winkenstette, andato in onda come film tv in Germania.

Traguardi speciali, ma cinema e tv erano nel tuo destino…

Diciamo che la vocazione per la musica ce l’ho sin dalle scuole medie quando il mio professore di musica mi fece esibire su un piedistallo davanti a tutta la scuola come esempio musicale, per trasmettere ai miei coetanei la necessità di entrare in sintonia con un brano, di apprendere il senso del ritmo, la musicalità, il battito delle mani sull’accento forte… Lo ammetto: il professore mi soprannominò “il nuovo Claudio  Villa”!

Un ricordo che ha segnato la tua carriera.

È vero! Io ero contentissimo di esibirmi per gli altri, davanti agli occhi degli altri, perché era come stare su un palco e a me, lo confesso, è sempre piaciuto stare su un palcoscenico. La teatralità ce l’ho nel sangue. A 15 anni ho iniziato a frequentare lirica per un anno e mezzo presso un maestro Baritono, come Tenore che mi ha formato la voce. Poi ho lasciato la lirica per dedicarmi alla musica leggera… ho sempre voluto diventare una pop star affermata e internazionale, in grado anche di fare musical, cioè canto, danza e recitazione.

Su un palco, con brani speciali, sei riuscito a salire…

Nel 1999, a 24 anni, cantai per la prima volta per la gente in tv. Proposi, Perdere l’amore di Massimo Ranieri, un brano davvero speciale. Ho avuto altre occasioni dove ho cantato pezzi di Claudio  Baglioni, Renato Zero, Marco. Masini, Frank Sinatra… Non ho mai avuto paura a mettermi in gioco, perchè sono del Leone, e il Leone è un segno ambizioso, intraprendente, che non ha paura del mutamento, del cambiamento e soprattutto non ha paura dell’opinione della gente.

Ti sei messo in gioco e la tua carriera è costellata di traguardi speciali.

Per tre anni ho partecipato all’Accademia di Sanremo; ho preso parte al festival di Villa Rotonda a Faenza nel 2002 in cui nella finalissima sono arrivato secondo. Mi sono buttato nel programma La Corrida condotta da Gerry Scotti in cui nell’edizione 2002 sono arrivato terzo classificato; ho fatto apparizioni televisive in un programma di Rimini dal 2003 al 2005 e che si chiamava “Tutto fa’ Brod….way”. Nel 2013 sono arrivato terzo al Festival di Saint Vincent a Ivrea, mentre al festival del Valmarecchia show vinsi nel 2007 un premio della critica per un brano inedito La recitazione per me è importantissima. Ho bisogno di recitare quotidianamente. Vivo di forme d’arte, non posso farne a meno.

Insomma, il mondo dello spettacolo lo vivi da dentro.

Il mio rapporto col mondo dello spettacolo è molto bello, perché è naturale per me esibirmi in questi ambienti. Io vivo per lo spettacolo! Svelo un altro aneddoto: sono dello stesso segno zodiacale della rock-star Madonna, la mia artista preferita che mi ha insegnato tanto a livello di spettacolo. Da lei ho capito che non basta fare il proprio lavoro in silenzio, ma bisogna soprattutto far parlare di sé. Nel suo caso non basta solo vendere i dischi, o fare concerti, ma bisogna recitare personaggi che la fantasia crea, recitare un fatto clamoroso per far parlare di sé e recitare per il cinema.

Che progetti vuoi realizzare?

Avrei innanzitutto voglia di un manager, un produttore e un contratto discografico! Lo ammetto: mi piacerebbe vendere la mia musica in tutta Italia e non solo, oltre a mettere in atto concerti e musical dove poter esprimere la mia arte, con attorno gente del settore che creda in me. Trovo che sia importantissimo credere in se stessi, ma è altrettanto importante avere gente competente attorno a sé stessi. Il successo non si fa da soli, serve necessariamente un team qualificato per puntare in alto! Così, fra qualche anno spero di essermi affermato nel mondo della moda, della musica e degli eventi. Mi vedo con un team e con la capacità di trasmettere qualcosa di speciale al mio pubblico. Lasciatemi sognare: mi vedo con una stella sul marciapiede di Hollywood, sulla Walk of Fame!

Luca Fina

CANALI SOCIAL
Facebook: Andrea Casabianca
Instagram: @andreacasa75

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