L’ILLUSIONE DELLA MAGIA

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C’è stato un tempo dove la Magia camminava pari passo all’uomo tramandandosi nei millenni… sin da tempi oscuri e remoti ogni comunità o tribù aveva in seno sciamani stregoni, guaritori… magari con autentici sotterfugi pur di rare credibilità al loro operato, i capi si affidavano a loro temendoli… poi venne quella consegnata duemila anni orsono… con la Stella Cometa…dalla chiesa! Con il I secolo d.c. pare che la parte ecclesiastica, forse per acquisire maggior credibilità (già all’epoca), trucchi di statue parlanti, sanguinanti, giochi di magia e qualsiasi altra diavoleria fu messa al bando, erano guai per coloro che continuavano a praticare tali arti… avrebbero subito atroci torture. Tali pratiche furono paragonate di affinità col diavolo, iniziando così il periodo più oscuro della chiesa stessa: L’Inquisizione! Sorvoliamo questo ignorante e sofferto paragrafo, catapultandoci tra il diciottesimo e diciannovesimo secolo, la magia soffri in Europa, a causa del sorpassato metodo d’intrattenimento, dovuto alle nuove diavolerie capaci di stuzzicare la curiosità del pubblico più esigente, con meraviglie differenti, siamo nel periodo vittoriano, meno manipolazione… più attrazione meccaniche, affascinando prima i grandi, poi i bambini. Che dire allora dell’Illusione, deve molto ai prestidigiatori italiani, in quel periodo riuscì ad allontanare i ciarlatani, borsaioli dalla magia, dando l’importanza di un mestiere onorevole, uno tra questi fu John Henry Anderson (1814 – 1874) lo stregone del Nord, dedicò una vita a smascherare gli imbroglioni, potremmo paragonarlo un antesignano del CICAP. Quello che lascia perplesso, nello stesso tempo incredulo, conquistandoti da quel che vedi… e non sai se è Illusione o Magia! Abbiamo voluto addentrarci in quel fascinoso mondo acclamato da tutti Re e Regine, Potenti Capi di Stato, giacché queste due parole insieme evocano un fascino al quale pochissime persone resistono, è come una calamita attira a prescindere dall’età dell’individuo. Uno di questi giochi, il più longevo si presume fosse quello dei bussolotti, ricordando il prestigiatore Giovanni Bartolomeo Bosco (1793 – 1863) con lo scambio delle teste dei due colombi, oppure Erik Weisz (1874 – 1926) l’escapologo Harry Houdini. Se non si è ancora capito stiamo descrivendo le sensazioni che uno spettatore riceve assistendo a uno spettacolo di Grande Illusione durante i Magic Show indetto a fine anno dal Circolo della Magia Torino presso La Casa del Teatro Ragazzi e Giovani in Torino. Certamente ricorderete i grandi avvenimenti portati da Walter Rolfo in Piazza Castello di fronte a Palazzo Madama, sul palco allestito passarono i migliori prestigiatori e illusionisti alcuno anche sopra… tutto questo avrete modo di vederlo sorprendendovi, vi porteranno con le loro illusione in un mondo irreale, suggestivo da scervellarvi su come riescono a ottenere simili risultati. In questo contesto, tre personaggi hanno dato vita esibendosi ad un matinée superlativo, con l’apertura del sipario il maestro di cerimonia Antonio Argus, con esperimenti di Mentalismo, spettacoli in continua evoluzione sin dalla notte del tempo arrivando sino ai giorni nostri, oppure il fantasista e clownesco Mago Arturo oltre farvi ridere e interagendo con i bambini piacevolmente… Che dire dell’esibizione di un’impertinente giraffina Gi e Ra suo partner Raffaele ventriloquo, rivisitazione di Moreno e il pupazzo Rockfeller. Il clou del pomeriggio lo hanno assaporato in entrambe fasce di recita (ore 16.00 e 18.00) con la grande illusione di Alberto Giorgi e la sua assistente Laura Gemmi, in una fantasmagorica sorprendente attrazione da lasciare il pubblico con la bocca spalancata… tanto è il mistero che avvolge il suo numero… in breve consiste di tagliuzzare a pezzetti la povera assistente sino a farla entrare in una di quelle lampade a petrolio… inutile dire che le mani degli spettatori erano diventate rosse a furia di battere le mani! Si replica sino all’otto marzo!

Daniele Giordano

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