In scena al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano dal 17 al 20 maggio 2023
“Ai miei tempi non era così” è una drammaturgia nata dalla potenza creativa di Maurizio Battista, Fabrizio Gaetani, Gianluca Giugliarelli e Gianni Quinto. La poliedrica scrittura ha dato vita ad un eccellente testo portato in scena dallo stesso Maurizio Battista che svolge anche il duplice ruolo di regista. Lo show è una produzione AD Management. L’artista romano nel suo divertente colloquio con gli spettatori lancia al pubblico un suo quesito.
Maurizio Battista dice.
“Siamo veramente sicuri che il passato coincida con l’idea di “vecchio” e il presente con l’idea di un “nuovo” che ci costringe ad arrancargli dietro, fino a farci invecchiare prima del tempo? E chi l’ha detto che la felicità consista in un accumulo di “effetti speciali” o non piuttosto, com’era una volta, nel sapersi divertire con talmente poco che eravamo noi a sentirci “speciali”?
Maurizio Battista con la sua simpatica alchimia acrobaticamente si giostra come un novello funambolo attraverso il non scontato e l’ipocrisia. I suoi continui giochi di parole sono accompagnati dalla musica dei Los Locos. Daniele Si Nasce interpreta Renato Zero. Sul palco Battista è affiancato da Dodo. I due con il loro innato sarcasmo svolgono il ruolo di ponte tra passato e presente mettendo a fuoco tutte le incoerenze e gli imbrogli che in ogni tempo illudono e plagiano l’essere umano e le sue fatue convinzioni.
A fare da sfondo una appropriata scenografia riproduce una vecchia sala cinematografica dove si proiettano film d’epoca. L’arredamento scenico ci fa capire che il tempo inesorabile passa lasciandoci solo sfumati ricordi di un passato che non solo non tornerà più ma che il presunto progresso tenderà a farlo dimenticare.
Battista, facendo sfoggio delle contraddizioni della società contemporanea fa un elogio ad un trascorso non proprio remoto esaltandone l’umanità ma denunciandone a sua volta le sempre presenti incoerenze. Il comico esalta le mai dimenticate gite fuori porta ora sostituite dalle fredde proposte delle vacanze con prenotazione esclusivamente on line. Il comico rimpiange il rapporto quasi fraterno che c’era in trattoria con il cameriere e lo stesso ristoratore. Un tempo il titolare del locale veniva ai tavoli per sincerarsi del servizio e tante volte scambiava con i clienti battute amichevoli di sport e politica. “Ai miei tempi non era così” è un coinvolgente ed ironico mosaico che non dà tregua. Un continuo e divertente dialogo che il pubblico apprezza.
Giuliano Angeletti
