Giulia Bizzotto, il coraggio di mettersi in gioco

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Le sue fotografie sono un trionfo di bellezza, eleganza e femminilità, eppure oltre l’immagine c’è la storia di una ex ragazza timidissima e di una mamma solare e intraprendente che non smette mai di mettersi in gioco. Giulia ha 33 anni, è cresciuta in provincia di Vicenza e la sua vita “è totalmente segnata dalle peculiarità di un vero capricorno”. In lei c’è determinazione, pignoleria e il desiderio di vivere (e superare) nuove sfide. Una, forse, l’ha segnata in modo particolare. Era il 2017, Giulia era già mamma della splendida Emily quando le venne proposto di partecipare ad un concorso di bellezza. Un’avventura nuova, da scoprire, in cui mettersi in discussione. Perché, alla faccia dell’apparenza, il suo carattere è sempre stato quello di una ragazza “timidissima, mi vergognavo a parlare persino al supermercato con la cassiera, figuriamoci a sfilare, presentarmi al microfono di fronte ad una piazza colma, fari puntati addosso, buio, solamente io piena di luce”.

Ed invece, sei salita in passerella.

Ho sfidato le mie paure più grandi e mi sono scontrata con il mio essere testardamente chiusa, con il mio perenne ed attuale sentimento di sentirmi inadatta e non all’altezza. Mai mi sono sentita anche solo il 10% di quel che c’è scritto su quelle fasce da concorso.

E le soddisfazioni sono arrivate.

Ma, lo ripeto: è iniziato tutto per caso, per sbaglio, ho avuto fortuna… I concorsi, gli eventi, il ruolo di ombrellina per Pirelli hanno fatto sì che molte di queste mie insicurezze non influenzassero così tanto la mia vita. Avevo voglia di mettermi in gioco perché, superato il primo scoglio, ho capito che questo mondo mi piaceva. Mi piace farmi fotografare, mi piace postare una foto in cui sono venuta bene, mi piace in quel momento vedermi bella. Mi piace curare la mia immagine, non tanto per vezzo ma per passione, per l’estetica.

Hai messo in gioco la tua immagine anche sui social, dove sei seguita…

Mi appassiona la dinamicità dei social e il loro potere: proprio quest’ultimo a volte tradisce e mortifica con un’immagine la persona che c’è dentro. Come si fa a far capire a chi guarda una foto in cui poso sopra ad una moto che sono una ragazza normale e con valori ben saldi? A mio dire questo è il grande cruccio dei social; non permettere pienamente ad una persona di esprimere tutta se stessa e permettere a troppi occhi e pochi cervelli di parlare a sproposito. Questo non mi piace.

C’è una raccomandazione che ti sentiresti di dare?

A mia figlia ed alle altre ragazze direi di fare attenzione e di pesare le parole così come le immagini. Una foto quando viene postata non è più solo tua. Cosa vogliamo che vedano di noi tra qualche anno? Che immagine vogliamo lasciare? I social sono meravigliosi quanto pieni di insidie. Non mi definisco ‘influencer’, non lo sono. Mi piace essere libera di postare nei social ciò che più mi aggrada in quel frangente.

Anche perché la tua vita va molto oltre l’immagine.

Mi sono diplomata al Liceo Classico a Bassano del Grappa, dove vivo attualmente. Ho frequentato la facoltà di sociologia presso l’Università di Trento che mi è costata fatica e dedizione per il solo fatto che l’ho svolta da pendolare con treni alle 5:30 in partenza e 18:05 al ritorno. Ho sempre lavorato ed il mio carattere timido ed introverso mi è stato molte volte nemico. Sono un’impiegata, in particolare sono responsabile presso l’ufficio amministrativo nell’azienda in cui lavoro. Mi impegna 8 o 9 ore al giorno, moltissimo tempo cui dedico impegno e concentrazione. Sono pignola. Molto.

Come si coniuga allora il tuo mondo lavorativo con quello artistico?

I social per me sono un bellissimo passatempo, un gioco, un momento in cui davvero distrarre i pensieri.  Complice nè è la mia immagine che ammesso e non concesso sia piacente, mi aiuta molto. Ma al tempo stesso uro molto il rapporto con gli altri perché mi piace parlare, parlo tanto. Nel privato, a lavoro, a casa, con mia figlia. Inoltre, non sono in linea con coloro che postano foto puramente ‘nude’, senza arte nel farlo, senza la sensibilità di capire che non siamo oggetti.

Che sfide vedi per il tuo futuro?

Attualmente, nonostante i miei 33 anni, ho diverse proposte in atto, alcune già confermate. Avendo il mio lavoro d’impiegata posso permettermi di accettare e non accettare ciò che non fa per me.

La modella per me è un gioco esattamente così come è nato. Voglio che la mia bambina lo veda così e non voglio fare nulla per cui un domani possa vergognarsi della sua mamma. Tra 10 anni, ma anche molto meno, sogno di vedermi sposata e con almeno la gioia immensa di un altro figlio. La mia vera e più profonda vocazione sono i figli. Ecco, io sono questa. Contraddittoria? Non lo so, ma l’amore per la famiglia è il motore che muove e direziona le mie scelte.

Luca Fina

 

CONTATTI SOCIAL
@giulia_bizzotto_90

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