La parte è tua!
Si parte!
Impara la parte, leggi, leggi, impara e mima!
Se devi, piangi.
Se devi, ridi.
Se devi, vai.
Se devi, resta.
Qualcosa devi pur dover fare…
Suvvia memoria, sii attiva e lesta.
Sarà un bel gioco di festa.
Verrà la prima ma prima le prove, dai che la cosa si muove!
I costumi, i vestiti, la parte visiva che fa rima con riva, approdo di sforzo ossequioso al copione, quel pezzo di esso che devi incamerare.
Come?
A più non posso!
Duro quest’ osso da leggere e sfogliare ma sei attore, sta lì il tuo dovere.
Arriva la prima, emozioni e palpito, il palcoscenico il tuo pulpito a tempo determinato.
Se tutto fosse assennato…
Che noia, sarei disgustato.
La recita va tra odore di costumi in naftalina e abiti di tutti i giorni usati per maschere.
Senti il fiato degli attori vicini, ne vedi battere addirittura il cuore,
stantuffo d’ azione inculcata a memoria.
È solo la tua piccola infinita storia.
Applausi saranno?
O fischi assortiti?
Da dove verranno?
Se qualcuno verrà…
Ma si, è così che sarà e sarà comunque bene.
Hai studiato e letto, straletto, ripetuto e interpretato, vissuto sul palco e prima, adrenalina prima e dopo.
Che vuoi di più?
Perfetta interpretazione di vita vera tramite vita finta e, per questo, altrettanto vera.
Vita di attrici ed attori.
È tutto.
A voi, Signori.
ROViRO’