Dieci Minuti,il film liberamente tratto dal libro di Chiara Gamberale Per Dieci Minuti e’un’ opera dalle mille sfaccettature: lieve ma introspettivo,elogiativo della Donna ma in modo non volutamente banale.La regista Maria Sole Tognazzi ha da sempre come metro di misura il tema del viaggio,percorso questa volta da Barbara Ronchi,che interpreta (con bravura sempre più accentuata)Bianca,un personaggio a metà tra la piece teatrale e cinematografica. Scritto a quattro mani con Francesca Archibugi,la Tognazzi descrive il viaggio emotivo di Bianca con trasporto coinvolgente,perché è essenziale per tutti appunto fermarsi e dedicarsi a qualcosa che ci dia uno stimolo nuovo,anche per Dieci minuti.
La Trama
Bianca ,giornalista e moglie,affronta un momento di crisi totale dettata dall’ abbandono del marito dai tratti fortemente infantili,e dal lavoro che non la soddisfa più. A darle una sferzata è la vulcanica dottoressa Brabanti( Margherita Buy),che le dà la chiave di svolta:dedicare 10 minuti al giorno a qualcosa che non ha mai fatto.Ad affiancarlo in questo percorso di crescita la sorella(Fotini’ Peluso).Niente è dato per scontato nel film,ne’ l’ eccessiva drammatizzazione,né l’ accentuazione su un singolo personaggio, dandogli in tal modo una dimensione corale,che avvolge lo spettatore a tutto tondo.
Un tempo che si dilata
In questo lungometraggio la Tognazzi vive i dieci minuti di Bianca in maniera orizzontale,lenta: il tempo si allunga,si allarga a una dimensione piena,che porta la protagonista sulla via di una luce liberatoria,conducendola (superate le fragilità più evidenti)senza forzatura alla liberatoria riappropriazione di sé stessa.
Sara Nicoletti
