Sulla strada della fotografia si è incamminata da poco, ma Sara viaggia spedita e pur avendo solo 18 anni, la sua carriera pare tutta in rampa di lancio. Studentessa di Grafica e Comunicazione ma innamorata della fotografia, di questo hobby sta facendo pian piano un qualcosa di sempre più serio ed è lei stessa a sperare che possa trasformarsi in un lavoro. “Nella vita mi piace mettermi in gioco” garantisce lei, bellezza genuina e fascino da vendere, una femminilità che le piace mostrare senza mai scadere nella banalità.
Com’è iniziato il tuo percorso?
Mi ha contattato un’agenzia pochi mesi fa, ho avviato una collaborazione ed ho iniziato ad approcciarmi a questo mondo. Ho capito che faceva al caso mio, così ho chiesto qualche ulteriore informazione ad una compagna di scuola che aveva mosso i primi passi sotto i riflettori. Ho iniziato a candidarmi e… ho ricevuto riscontri che non avrei mai immaginato! Sono stata scelta per una sfilata, sono stata selezionata per una vacanza-lavoro e mi sono messa in gioco nel mondo degli shooting e dei concorsi di bellezza. Se penso che fino a due mesi fa questo settore mi era praticamente sconosciuto, direi che di strada ne ho fatta!
E questa strada… ti piace!
Proprio così! Sento che sto bruciando le tappe, sto facendo un percorso splendido e sono impegnata su più fronti. So che questo è un mondo particolare, dove conta l’immagine che si dà di noi stesse; da una parte mi trovo incline a seguire questo percorso perché curo molto la mia immagine sia fisica che nel parlare e nel comportarsi. Al tempo stesso è un ambiente nuovo, tutto da scoprire, ma in cui occorre prestare attenzione.
Dicevi: curare te stessa fa parte del tuo dna.
Io tendo molto ad avere a cura di me stessa, sono giovane a livello anagrafico ma sono cresciuta molto indipendente, sono una persona che insegue i miei obiettivi, tendo a non scoraggiarmi, a puntare avanti, a vedere nuovi traguardi. Insomma, ho forza d’animo che serve per lavorare in questo mondo.
Dove ti piacerebbe arrivare?
I miei obiettivi riguardano il mondo delle sfilate e dei brand, ma mi piacerebbe essere pubblicata su riviste, farmi riconoscere e far conoscere il mio nome, diventare un nome conosciuto. Mi piace l’idea di arrivare al mio obiettivo con tanto lavoro.
Anche sui social stai avendo molta visibilità.
Nei social tendo a mostrare la persona che sono, con i miei pensieri, le mie idee, senza filtri e senza ipocrisie. Questo modo di fare è premiante: vedo arrivare i primi contatti e vedremo se nascerà qualcosa di importante.
Nella vita offline, come ti piace essere?
Nel quotidiano tendo ad essere una persona tranquilla, con la testa sulle spalle, con poche distrazioni, sempre attenta nel vestire e nel pormi con le persone dove cerco di dare il meglio di me stessa esteriormente e comunicativamente. Non sono una persona attaccata all’estetica, ma voglio essere sempre al top come persona. Infatti mi reputo perspicace, empatica, sempre pronta a contare prima di tutto su me stessa e poi sugli altri. Ho anche un difetto… che forse è un pregio: la testardaggine! Se mi impunto su qualcosa cerco ogni via per ottenerla anche a costo di dover superare numerosi ostacoli.
Come è stata percepita la tua decisione di mettersi in gioco sotto i riflettori?
Quando ho scelto di mettermi in gioco, ho trovato pieno appoggio nei miei amici, in chi mi vuole bene e nel genere femminile. Chi mi conosce superficialmente, forse mi ha giudicata perché… sto facendo quel che loro vorrebbero fare. Io vado avanti: credo in me stessa, nelle mie doti, i miei obiettivi sono più importanti del giudizio degli altri.
Manuele Pereira
