L’ATTESA
Quanto è blu la mia notte
nella lingua ferita, non lasciare
che diventi animale, nella sua piuma
senza più covare.
L’occhio si vuole piccolo
per essere bambini dalle mille braccia,
per portare tanto covone.
Un’insania la luna prima del buio.
Sei tu, sono io il messaggio dell’alba,
l’uomo ogni giorno cercato.
LETTURA BREVE
E soffro in cielo
e soffro in terra,
fiamma mi distende,
cuore non domanda.
Ma seppellito ogni giorno
ogni giorno rinasco.
Amaro- e dolce-
è il mio ritorno.