L’ATTESA e LETTURA BREVE, due poesie di Gian Piero Stefanoni

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L’ATTESA

Quanto è blu la mia notte

nella lingua ferita, non lasciare

che diventi animale, nella sua piuma

senza più covare.

 

L’occhio si vuole piccolo

per essere bambini dalle mille braccia,

per portare tanto covone.

 

Un’insania la luna prima del buio.

 

Sei tu, sono io il messaggio dell’alba,

l’uomo ogni giorno cercato.

 

LETTURA BREVE

E soffro in cielo

e soffro in terra,

fiamma mi distende,

cuore non domanda.

 

Ma seppellito ogni giorno

ogni giorno rinasco.

Amaro- e dolce-

è il mio ritorno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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