La “Meglio gioventù”

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LA “MEGLIO GIOVENTÙ” di Daniele Giordano

La “Meglio Gioventù” inizia così la stagione 2024/25 del Teatro Regio di Torino, iniziando dal primo giorno di ottobre per concludersi il 29 giugno. Il sipario si aprirà con una trilogia inedita, dedicata alla celebre Manon Lescaut ispirata al romanzo dell’abate Prévost che guarda caso non è poi tanto semplice raccontarla in poche battute, districandosi tra incredibili colpi di scena, diciamo solamente che compositori come: Daniel Auber, Jules Massenet hanno dato la loro versione, anche Giacomo Puccini, ha dato la sua, l’ha fatto nel 1893, poiché il Teatro Regio e la Città di Torino aprirono non solo le porte… anche quello del suo successo… allestendo in quella data la sua prima in assoluto di questo Dramma Lirico dal ritmo serrato, con passione disperata come la preghiera di Des Grieux: <No! no… pazzo son e sola perduta, abbandonata>. Non mancherà lo spazio dedicato alla danza, il Gala con il primo ballerino italiano Étoile del Teatro alla Scala di Milano: Roberto Bolle and Friends (Prod, Artedanza srl). Una programmazione variegata che non passerà inosservata, incuriosendo il pubblico affezionato, con attenzione alle nuove generazioni per la qualità di scelte, legando la gioventù alla magia del teatro oltre aver abbassato i prezzi per venire incontro alle necessità del momento. Tutti gli appuntamenti, informazioni, costi e orari, potete trovarli su www.teatroregio.torino.it Come giornale, parlando con il Sovrintendente Mathieu Jouvin del perché si è voluto dare questo nome al cartellone, ha così affermato: < Insieme al Direttore artistico Cristiano Sandri, stiamo portando avanti una varietà di titoli capaci di intrigare il pubblico, la frase di Paul Nizan che ho scelto, invita a una riflessione critica sul concetto convenzionale della giovinezza come periodo di felicità… suggerendo che potrebbe essere più intricato e sfaccettato di quanto comunemente possa pensare. Esso rappresenta un’affermazione provocatoria che porta con sé temi come la nostalgia, l’ambiguità, il conflitto, la sfida in rapporto al sistema e alla storia! Questo è il motivo fortemente voluto come titolo della Stagione con La meglio gioventù, espressione estremamente musicale presa da una raccolta di poesie in lingua friulana di Pier Paolo Pasolini, nascendo da uno dei canti più dolorosi e commoventi degli alpini. Inevitabile il rimando al film di Marco Tullio Giordana (premiato a Cannes) che ho amato moltissimo. Le fotografie scelte per illustrare la Stagione, sono un’evocazione della bellezza e fugacità della giovinezza. Un invito a vivere il presente, allo stesso tempo, guardando il futuro con fiducia. Cristiano Sandri Direttore artistico aggiunge: < La Stagione che presentiamo, propone una selezione di titoli che abbracciano sia il grande repertorio, sia opere meno frequentate, in particolare rarità come Hamlet di Ambroise Thomas che rappresenta il proseguimento del nostro impegno nel promuovere e sostenere un’ampia gamma di esperienze artistiche, offrendo al pubblico una varietà di opzioni, dalle opere più celebri a quelle meno conosciute, suscitandone curiosità, guardando con occhio attento le opere di Massenet, Auber e Thomas ricche di fascino. Il tema della gioventù, è da considerarsi un fil rouge che lega le nostre proposte artistiche, per cui la giovinezza, non è solo un’età ma un concetto universale del quale il pubblico avrà la possibilità di esplorare in profondità dell’anima umana, attraverso le meraviglie delle opere!
Se dovessimo analizzare la parola “gioventù (dal latino Juventus)”, si riferisce per lo più all’aspetto di una persona, in questo caso troverà senza ombra di dubbio un’avventura musicale di tutto rispetto, sentendo in chiusura il Sovrintendente: Manon, Manon, Manon sarà al centro d’interesse europeo perché il Teatro Regio ospiterà dal 24 al 26 ottobre 2024 la Conferenza d’Autunno di Opera Europa, la principale organizzazione europea che riunisce tutti i Teatri e Festival Lirici che attualmente conta 233 membri provenienti da 44 paesi. L’incontro rappresenta un’importante opportunità per tutti i soci nel confrontarsi sviluppando collaborazioni e progetti innovativi. Questo porterà il Teatro Regio e la Città di Torino ad avere dei riflettori accesi su tutta la città.

Daniele Giordano

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