Nella nostra lingua ci sono alcune parole che al singolare sono maschili e al plurale femminili e viceversa, cambiano cioè genere – in Italiano vi sono due generi: maschile e femminile – facciamo alcuni esempi, rispettivamente di vocaboli che dal maschile passano al femminile e dal femminile al maschile:
CASO 1:
- i lenzuoli= le lenzuola
- il dito= le dita
- un paio= due o più paia
- riso= risa
- uovo=uova
- miglio=miglia
- l’orecchio= le orecchie
- il carcere= le carceri (termine corretto anche se usato al plurale maschile o al singolare femminile)
- un centinaio= due o più centinaia.
CASO 2:
- La eco= gli echi
- il/la sìnodo= i sinodi
- il/la pàrodo=i parodi (le paradoi).
In conclusione di questo articolo, ci preme sottolineare che i casi di cambio di genere da femminile a maschile sono molto più rari quelli da maschile a femminile.
La rubrica Rispettiamo l’Italiano vi dà appuntamento a giovedì prossimo con altre curiosità riguardanti la nostra lingua.
Martina Naccarato