GRAFFITI IN ITALIA 30 ANNI DOPO con Miky Degni – Segnidegni

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Fu una grande avventura quella iniziata a metà degli anni ’80.
Dopo 30 anni mi ritrovo di nuovo a parlare di graffissimo urbano, dopo la pubblicazione di Graffiti in Italia, edito da Stampa Alternativa nel 1991, e dopo aver organizzato mostre, convegni e lezioni pubbliche nelle scuole, oggi il fenomeno meglio conosciuto con l’etichetta di Street Art.

Iniziata per curiosità mi trovai ad essere coinvolto i uno dei movimenti artistici Più interessanti e controversi del secolo scorso. Un’arte che nel dare corpo a sogni colorati, visioni, deliri esprime ancora oggi in Italia E nel mondo come poche altre antagonismo cultura e rabbia sociale.
Ma il graffissimo non ha prodotto solo rabbia, ma anche nuove professioni che hanno generato nuove occupazioni nel mondo del lavoro. Come pubblicitario ho avuto modo di sperimentarlo in prima persona creando campagne per grandi marche internazionali.

Quello che oggi chiamiamo arte nel retail è il mio modus operandi dal 1990. Se ne parlerà il 28 novembre alla Camera di Commercio di Milano. Un convegno organizzato con lo Studio legale Negri-Clementi.

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