A TU PER TU CON BENEDETTA RAINA. “DAVVERO: ma non troppo sul serio…”

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Ogni giorno, ci troviamo a confrontarci con la vita e, a volte, non è facile capirsi e accertarsi. Di conseguenza possiamo dire che non è facile vivere ogni giorno con filosofia. A esprimere questo non è un intellettuale o un filosofo, bensì Benedetta Raina – Alessandria classe 2001 -, una giovanissima cantautrice, collocabile nel panorama musicale dell’indie-pop italiano. Lo scorso 13 dicembre 2019 Benedetta ha lanciato in radio e sulle piattaforme digitali “Davvero”, il suo nuovo singolo. Esso è proprio un invito a capirsi e ad accettarsi, a prendere la vita alla giornata e a dimenticarsi un po’ di tutto. “Davvero” parla di questo e con un ascolto più attento si coglie l’intenzione da parte dell’artista di comunicare una realtà che nasconde molte insidie: la realtà di quei problemi apparentemente lievi che fatichiamo ad ignorare e ci ostacolano.

Ciao Benedetta, grazie di essere con noi. Ti faccio i miei complimenti perché il tuo singolo è molto intenso e profondo. Ho letto che fin da piccola coltivi una grande passione per la musica e nei primi anni delle superiori inizi a scrivere i primi testi e a comporre le prime vere canzoni, prima in inglese e poi, più tardi, in italiano, affrontando le tematiche di un’adolescente della generazione, in bilico tra speranza e sconforto e alla continua ricerca di conferme negli altri. La prima domanda che ti faccio è di parlaci un po’ di te, di dirci se ti va qualcosa proprio sui tuoi primi passi da autrice…

Ho iniziato a scrivere da piccola, parliamo di 13anni. All’inizio scrivevo in inglese perché era una lingua che mi piaceva molto. Ma anche perché erano testi che volevo nascondere, non condividere ancora. Testi molto adolescenziali, di ribellione che nascondevo nella lingua inglese. Poi ho iniziato a scrivere in italiano, che è la lingua che sento di più, poiché è la mia, più pura e diretta.

C’è qualcosa che ti ha spinto a scrivere? Quando hai pensato di intraprendere la tua vita artistica?

La scrittura è stata il mio primo grande amore, ancora prima della musica. Già alle elementari mi piaceva tantissimo scrivere. Poi, scoprendo la passione per la musica, le due cose si sono collegate. Per la mia vita artistica. Negli ultimi cinque anni ho capito cosa voglio fare nella vita e cioè di dedicarmi alla musica a tempo pieno.

Parliamo del nuovo singolo “Davvero” (Noize Hills Records), ci dici qualcosa su questo?

Certo! “Davvero” è nata un po’ di tempo fa, nell’estate 2018, in un momento in cui ero in sintonia con me stessa. Ero riuscita a capire quell’equilibrio che faccio fatica trovare, ovvero riuscire a non foclizzarsi soltanto sulle cose negative che ci capitano. “Davvero” non è un testo semplice, dove esprimo il mio punto di vista sulla vita, che a mio parere dovrebbe essere vissuta dando valore alle piccole cose e anche senza pensare troppo, perché a volte il pensare troppo immobiilizza.

Sì, ci sta che sia un testo ambiguo, come mi dici, ma che però esprime la nostra quotidianità. Se riflettiamo anche questa è molto ambigua e dinnanzi a questa ambiguità non solo nasce la grande sensibilità e fragilità umana nella quotidianità, dove ci sono tante sfide non facili. In questo senso “Davvero” è un inno al coraggio, a non avere paura, pur se le sfide non sono facili.

Prima di passare all’altra domanda, voglio ricordare che alla fine del 2018 inizi a collaborare con l’etichetta Noize Hills Records. Nel 2019 invece pubblichi “Basta”, il tuo singolo di debutto. Questa canzone nasce proprio come il primo esperimento in italiano, finalmente senza lo schermo di una lingua straniera. Come mi hai detto “Basta” nasce in un momento in cui hai detto proprio “basta” e preso in mano la tua vita. Nella canzone c’è un messaggio forte e chiaro e cioè: “Siamo noi i padroni della nostra vita”. Questo è ciò chi ha trasmesso questa canzone.

Sei una ragazza molto matura, hai attraversato quasi del tutto la tua adolescenza, di cui possiamo dire (poiché ci siamo passati tutti) che è un periodo più complesso della nostra vita. Ti va di dare un consiglio agli adolescenti?

Beh, io sarò adolescente ancora per breve e devo dire che un po’ questo mi deprime, poiché, anche se complessa, credo sia un momeno bello della nostra esistenza, anche perché crescendo, in questo ultimo anno, ho sentito crescere in me più responsabilità e le cose non le vivi più nello stesso modo. L’adolescenza, per quanto sia complessa, va vissuta e anche se pesante dopo la si rimpiangerà. È questo quello che mi sento di dire: viverla così com’è.

Grazie Benedetta per la bellissima risposta. Ci vuoi dire di qualche tuo progetto, farai un album?

Diciamo che per un po’ ci muoveremo solo con l’uscita di altri singoli. Per un album ci vuole più tempo, ma spero di farlo presto.

E io te lo auguro di vero cuore. Ti ringrazio molto per il tuo tempo e un grande in bocca al lupo per tutto.

Giuseppe Sanfilippo

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