Sognando Hollywood, dall’Italia è volata negli States per realizzare il suo sogno di sempre: affermarsi come attrice e modella, entrando nel jetset delle star americane. D’altronde, a Roberta Sparta manca poco (o nulla) per competere con le star a stelle e strisce: balla è bella, brava è brava. Così, al pari dei cervelli in fuga di casa nostra, dall’altra parte dell’Oceano c’è un’italianissima che sta compiendo passi da gigante verso il cinema che conta. Il suo segreto? Sopravvivere alla concorrenza di Los Angeles e competere contando solo su se stesse.
Partiamo dall’inizio: chi è Roberta Sparta?
Una ragazza che si è diplomata al liceo scientifico ad indirizzo linguistico di Vicenza e che da piccola sognava di fare la manager aziendale. Ed invece… sono finita a Los Angeles dove faccio l’attrice e modella. Sono arrivata negli USA per la prima volta nel 2008 dopo essere stata accettata all’Accademia Americana d’Arte Drammatica di Los Angeles.
E adesso invece… chi sei?
Attualmente faccio l’attrice e la modella a tempo pieno; mi ritengo molto fortunata in quanto è un campo molto instabile per di più qui a Los Angeles dove la concorrenza è a dir poco spietata. Recitare in inglese senza accento, essere considerata per ruoli “americani” e non solo esotici, sono sicuramente obiettivi che ho raggiunto con costanza, sacrificio e duro lavoro. E ne sono molto fiera…
Non solo, dal momento che il 2017 ti riserverà una grande soddisfazione.
L’anno prossimo diventerò cittadina americana e, pur non essendo legato alla mia carriera artistica, questo traguardo rappresenta il risultato o la conclusione di tutti i sacrifici che ho fatto in questi anni. I visti, gli avvocati, paure e tante rinunce sia umane che materiali.
Riavvolgiamo ancora una volta il nastro. Tu, attrice: come nasce questa avventura?
Ho iniziato a fare la modella per caso mentre frequentavo il liceo. Finiti gli studi mi sono trasferita a Milano dove ho iniziato a fare provini pubblicitari con ruoli parlati ma c’era un piccolo problema : il mio accento veneto! Ho così iniziato a prendere lezioni di dizione con Nicoletta Ramorino presso il Centro Teatro Attivo ed è stata proprio lei che mi ha incoraggiata a studiare recitazione. Dopo qualche mese al CTA, ho iniziato a studiare con Davide Nicora all’Actors Milano e anche grazie a lui è nata l’idea di andare negli Stati Uniti. Davide mi ha preparata per affrontare il provino d’ammissione all’Accademia Americana.
Da allora, tanta strada. Iniziamo con le collaborazioni di maggior prestigio.
In Italia ho lavorato con Francesco Patierno e Diego Abatantuono in “Cose dell’Altro Mondo” ; a livello pubblicitario una delle campagne più importanti che ho girato è stata la pubblicità di “Caff è Hag” con Luke Scott , figlio di Ridley e devo sempre ringraziare il mio amico e direttore casting Christian Bani della Global Video di Milano che ha creduto in me sin dall’ inizio . Negli USA invece ho girato un episodio per una serie tv di e con Morgan Freeman; ho prestato la mia voce ad un corto della Disney che ha vinto un Emmy come “Miglior Corto Animato” e sono stata la protagonista di un film sci-fi “The Single Alien” che è stato distribuito nelle sale ed è ora disponibile in DVD a livello mondiale.
Il mondo del cinema: visto da dentro… com’è?
Tanti sacrifici e tanto duro lavoro! L’attore è il precario per eccellenza. È come se ogni giorno facessimo 3/4 colloqui di lavoro, cioè le audizioni. Tutto questo richiede molto studio (diversi accenti , diversi personaggi) e molta preparazione mentale , soprattutto qui a Los Angeles. E poi arrivano i “NO” ed i momenti di dubbio ed i mille ripensamenti ma quando arriva quel SI, un nuovo ruolo , una nuova opportunità per dare vita ad un personaggio e l’adrenalina … è tutto il resto è dimenticato!
Ci racconti un aneddoto del grande schermo che ti ha riguardata?
Quando stavo girando con Diego (Abatantuono ) e Francesco Patierno, nonostante avessimo vari take buoni, mi dicono che voglio fare un altro take, il ciak in italiano… ormai sono proprio mezza americana. Inizia la scena e Diego rispondendo alla mia battuta parla con il suo famoso accento “eccezziunale veramente”; stavo per scoppiare a ridere ma grazie al mio stoicismo “Spartano” ho continuato. Diego stava andando fuori copione ma io ormai lo seguivo senza farmi troppe domande. Il regista chiama “cut”, stop, e sia lui che Diego scoppiano a ridere… era per me l’ultimo ciak nel film e avevano ben pensato di farmi uno scherzetto. Ovviamente sono finalmente scoppiata a ridere anch’io. E’ stato un set veramente speciale!
Rimpianti ed errori: ce ne racconti, se ce ne sono?
Rimpianti direi di no perchè se voglio veramente una cosa la prendo e se non esiste la invento, mi ritengo molto determinata e forse anche un po’ pazza sennò come sarei finita da Dueville ad Hollywood con il sogno di fare l’attrice? Ci sono degli episodi in cui avrei voluto avere più fiducia in me stessa e più consapevolezza delle mie capacità.
Tu nel quotidiano: che donna sei?
Cerco di dare una struttura alle mie giornate soprattutto quando non sono sul set; dedico sempre un paio d’ore, se non di più, alla recitazione. Provo monologhi, scene, studio l’accento americano, la lingua spagnola che qui costituisce una buona fetta del mercato pubblicitario e televisivo. Mi alleno, sempre almeno 5 giorni alla settimana , se non 6 , sia perchè mi piace ma anche perchè fa parte del mio lavoro e mangio sano.. Insomma sono abbastanza noiosa. Mi concedo qualche sgarro quando esco con gli amici… Adoro l’arte moderna, andare al cinema , le attività all’aria aperta (una su tutte sciare!) e cucinare che vuol dire sgarrare perché mi cucinerei una bella lasagna altro che insalata!!
Ecco, il cibo fa parte del tuo ego…
Mi piace molto cucinare, soprattutto alla sera. Una volta arrivata a casa lascio la giornata fuori e preparo una buona cena. Non mi piace restare vestita mentre lo faccio, per fortuna ho comprato le tende per la casa!
Attrice ma anche modella e fotomodella… di che genere?
Lavoro molto in campo pubblicitario e come modella- fotomodella fissa per alcune ditte di abbigliamento e di intimo. I servizi fotografici che preferisco sono per la campagna di lingerie pizzi , tacchi a spillo e via ! J
Tu e gli States: perchè vivere lì?
Sono arrivata qui per studiare e con la voglia di migliorarmi come attrice. Non è stato facile e molte volte ho pensato di tornare a casa e ho avuto momenti in cui sono stata in Italia per vari mesi ma poi sono sempre tornata qui. È come se avessi una missione irrisolta qui. Continuo ad insistere e a combattere per affermarmi nel mondo del cinema Americano e credo proprio che sia la difficoltà di questa “missione” e la concorrenza di Hollywood che mi tiene qui
Progetti futuri: cosa ti aspetta?
Ho quattro progetti previsti per il 2016. Tre film scritti e diretti dal regista inglese Brian Skeet “Disorientated” , “House of Death” e “ In Search of the Miraculous”. Purtroppo non posso rivelare molto riguardo la trama o il mio personaggio ma i copioni mi hanno catturato sin dalla prima pagina e non vedo l’ora di essere sul set… Il terzo progetto si chiama “In Articulo Mortis” tratto dall’omonimo romanzo scritto da Michael Segal che verrà girato entro la fine del 2016.
Alberto T.
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